Lo scandalo della “cricca” della Protezione civile rivela un Paese marcio “dentro”. A destra, a centro e a sinistra. Sopra e sotto. Di fronte e di profilo.
Al di là dell’accertamento dei reati e di chi li ha commessi (poiché la prima impressione è che dal grano – come cereale e come quattrini – ci sarà da separare un bel po’ di paglia), sono i dettagli non costuituenti reato a fare la differenza in questa storia. E a dirci chi siamo, cosa siamo diventati.
Non parlo di prostitute e di massaggi veri o finti, che fin quando non sono l’oggetto del reato o la merce di scambio per commetterlo, restano comportamenti privati classificabili alle voci “puttanizia e puttanicizia”, buoni soltanto per i sermoni dei moralisti d’accatto.
Parlo, per esempio, di quel “dettaglio” dei dialoghi tra imprenditori, alti funzionari pubblici e docenti universitari, ai quali si promette un lauto incarico o una pingue consulenza poiché raccomanderanno i figlioli degli amici degli amici e li faranno entrare all’università senza le “prove d’ingresso”.
Capite che cosa significa? Marci loro e marci anche i loro figli. Come gran parte del Paese, ormai.
Tutto questo avviene, per pura coincidenza, nel giorno del diciottesimo compleanno di “Mani pulite”. Si dovrebbe diventare maggiorenni a questa età. E infatti appalti e commesse e tutto quanto vengono spartiti come e meglio di prima, tutti insieme nel grande PUP, il Partito Unico del Potere, mentre il popolo bue fa il tifo sugli spalti per una partita truccata.
La ricorrenza di Tangentopoli ’92 ha dato occasione a uno dei protagonisti di allora, il magistrato Gerardo D‘Ambrosio, attualmente senatore del Pd, di affermare che la differenza tra la Tangentopoli di ieri e quella di oggi è “l’indignazione popolare”. Nel 1992 l’indignazione c’era, dice D’Ambrosio, oggi no.
Può darsi che D’Ambrosio abbia ragione. Anzi, ammettiamo pure che abbia ragione. Ma se è così, non sarebbe il caso di chiedersi perché questa indignazione non c’è più? E non sarebbe il caso, per tentare di dare una risposta, di cominciare a essere rigorosi giudici di se stessi e dei propri amici e alleati, invece di puntare il dito sempre contro “gli altri” o di cavarsela con affermazioni di principio generiche e inutili, e quindi dannose?
Se all’indignazione di ieri si è sostituita la delusione di oggi, e anzi l’assuefazione, non sarà, per caso, anche per quel doppiopesismo maledetto che affetta la magistratura, che nella Nuova Tangentopoli di questi ultimi anni si è disvelata come una delle protagoniste negative, al pari della politica e dell’economia?
Scusate l’autocitazione, ma come ho scritto in “Roba Nostra” (Il Saggiatore) due anni fa – in un momento non sospetto, quindi –, una buona parte della magistratura (facciamo la metà?) è sempre meno un potere dello Stato che bilancia gli altri due ed è sempre meno un apparato imparziale di controllo della legalità, ma svolge sempre di più un ruolo di apparato di copertura di mille nefandezze, predilige la doppia corsia della legge applicata ai nemici e interpretata per gli amici e cerca di accucciarsi sotto le ali del potere (qualunque potere) invece di tenerlo a bada per realizzare l’uguaglianza di tutti davanti alla legge.
Siccome però abbiamo detto che l’affermazione di principio non basta, facciamo qualche esempio concreto. Affinché, guardandolo bene in faccia, possiamo riconoscere quel doppiopesismo maledetto che alla fine ci ucciderà tutti, se non lo spazzeremo via in tempo.
Per esempio, Gerardo D’Ambrosio, poteva o no evitare quella coincidenza (solo una coincidenza, per carità) che sul finire dell’estate del 2007 lo portò, lui già senatore Pd, e quindi compagno di partito di D’Alema e Latorre, a farsi una passeggiata al Palazzo di Giustizia di Milano per andare a trovare i suoi ex colleghi che, coincidenza, indagavano proprio su quelle scalate?
D’Ambrosio aveva anche criticato il gip Clementina Forleo per la sua scelta (poi giudicata giusta e legittima) di far trascrivere e depositare quelle intercettazioni telefoniche che tanto preoccupavano l’attuale presidente del Copasir (il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti) D’Alema e il suo scudiero Latorre.
Era proprio necessario che una persona esperta e nota come lui andasse a trovare i pm che in quel momento indagavano su quella vicenda e ci andasse anche a pranzo (ci andò con Fusco, Perrotti, Greco, Orsi e Pedìo), mentre la Forleo veniva mazzolata dal presidente della Repubblica per la sua famosa ordinanza in cui definiva i sei protagonisti (D’Alema, Latorre e Consorte per la sinistra; Cicu, Grillo e Comincioli per la destra) “complici e non semplici tifosi” di quelle scalate illegali?
Forleo poi è stata “depotenziata” e trasferita a Cremona, le è stata tolta la scorta, recentemente è finita anche fuori strada a causa di un incidente molto sospetto causato forse da un sabotaggio alla sua auto parcheggiata nel cortile del tribunale di Cremona, ed è ancora “sub iudice” per motivi “disciplinari”.
Un processo alle streghe in cui si racconta – secondo quanto è agli atti -, che il pm Orsi, fino a quel momento entusiasta per il lavoro svolto, sarebbe rimasto molto male per la decisione presa dopo una riunione in Procura di non iscrivere D’Alema sul registro degli indagati (come invece si poteva fare, e senza alcun bisogno di autorizzazioni a procedere: cfr.
Il palazzo di vetro)
Ma chi ne parla? Chi la racconta completa, questa storia? Nessuno. Perché?
La sentite voi una voce, una sola, che si levi su questi argomenti? Magari da quelli del NoBday, da Beppe Grillo, dall’Idv, da Di Pietro, da de Magistris&Alfano, da Gioacchino Genchi, autore di un libro “bomba” in cui, guarda caso, per pura coincidenza intendiamoci, queste cosine sono sparite? Perché?
La sentite voi, una voce, una sola, che si levi da destra o da manca? Dal Pd, dalla Lega Nord, dal Pdl, o dall’Udc e dalla neonata Sel? Provate, ancora una volta, a chiedervi perché.
Ora si parla di questo Giuseppe Tesauro, giudice della Corte Costituzionale, che era in società con personaggi convolti nell’inchiesta sulla Protezione civile. E va bene. Per quanto mi riguarda, un giudice che sia in società anche con un salumiere è da cacciare senza perdere un minuto di tempo.
Vogliamo per esempio capire come mai nessun giornale, dico nessuno, e nemmeno una tv, dedichi un po’ di spazio a un processo in corso a Potenza (e ad altri simili in altre parti d’Italia) davanti al gup Luigi Barrella, in cui qualche giorno fa si doveva decidere (l’udienza è stata rinviata a maggio causa neve) del rinvio a giudizio per reati gravissimi (corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio, peculato) dell’ex capo dei gip di Taranto, Giuseppe Tommasino e dell’ex capo della procura di Taranto, Aldo Petrucci?
E tuttavia, il doppiopesismo maledetto prevale sempre. Nella denuncia come nella indignazione. Si denuncia e ci si indigna a giorni alterni e secondo convenienza. E alla fine lo capisce persino questo Paese marcio che l’indignazione invocata da D’Ambrosio non c’è perché non ci può essere, perché da tempo è stata sostituita con l’assuefazione, che in qualche modo è diventata una forma di cura omeopatica per sopravvivere e tirare avanti.
Ma facciamo un altro esempio. Guido Bertolaso si deve dimettere? Va bene. Ma anche no. Se vogliamo essere onesti fino in fondo, o almeno equanimi. Perché se il “criterio giudiziario” dell’avviso di garanzia vale per lui deve valere per tutti: per esempio, deve valere anche per gli indagati candidati alla presidenza delle regioni Campania (De Luca), Calabria (Loiero) e Puglia (Vendola). Ah, già, ma questi sono di centrosinistra…
Per quanto mi riguarda, questo “criterio giudiziario” non dovrebbe valere per nessuno. Aspetterei almeno una sentenza di condanna di primo grado e distinguerei tra i reati. Ma se si invoca il suddetto criterio per qualcuno sì e per qualcun altro no, allora non ci siamo, vuol dire che qualcuno sta imbrogliando. Siamo di nuovo al doppiopesismo maledetto che prima o poi ci ucciderà tutti.
Ma dico: come si fa? Nicastro è una brava persona, ma come può pensare che la sua scelta, oltre alle polemiche, non susciti sospetti pesanti?
Non solo perché Nicastro ha indagato per anni sull’ex “governatore” e attuale ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto (rinviato a giudizio per abuso d’ufficio, corruzione, finanziamento illecito ai partiti, peculato).
Non solo perché Nicastro si candida nello stesso luogo in cui fino a ieri ha svolto la funzione di pm (su questo argomento, torneremo prossimamente).
Ma soprattutto perché Nicastro stava indagando su uno dei filoni più delicati dell’
inchiesta sulla Sanità, quello relativo agli
accreditamenti delle strutture private. Un filone che – per ammissione dello stesso coordinatore regionale di IdV, il deputato
Pierfelice Zazzera (
Il regalo di Nichi a Massimo) – vede coinvolta mani e piedi la
giunta regionale uscente, la compagine cioè oggetto di indagine di Nicastro e di cui da questo momento Nicastro è alleato.
Ma non è finita. L’indagine di Nicastro è passata nelle mani di Emilio Marzano – l’ex capo della Procura di Bari che ha legato il suo nome alla tragedia dei fratellini di Gravina di Puglia, Francesco e Salvatore Pappalardi -, che ora è un semplice pm, in procinto di andare in pensione (il 5 aprile, subito dopo le elezioni… ma è una coincidenza).
Resta una domanda. Ma Nicastro adesso si dimetterà dalla magistratura? No, perché io me la ricordo bene la risposta di Di Pietro ai giornalisti, il 18 marzo 2009, nella sala stampa della Camera dei Deputati (ero lì, accanto a lui e agli altri candidati “indipendenti”).
“I magistrati che si candidano – disse Antonio Di Pietro – si devono dimettere. Per noi vale questo principio. E noi applichiamo la legge morale per primi a noi stessi”. Bravo. Ma ora a Nicastro chi glielo dice?
Segnala il post a chi vuoi tu:
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antonello
Feb 18, 2010 @ 11:09:55
Grande Vulpio,
finalmente…sei l’unico giornalista che scrive le grandi verità di questo paese!Non mollare mai e lascia stare le critiche degli sciacalli falliti.
Un saluto dalla toscana
Ing.Zani Antonello
Andrea
Mar 03, 2010 @ 18:26:02
Vendola non è indagato.
D’Alema è un disonesto.
Zoran Menez
Feb 18, 2010 @ 11:16:08
http://www.terranauta.it/a1828/rifiuti_e_riciclo/bertolaso_e_quel_problema_risolto_dei_rifiuti_in_campania.html
NANDO
Feb 18, 2010 @ 11:52:49
ORA NON HO DUBBI,NEANCHE IL MINIMO DUBBIO,L’ITALIA E’ VERAMENTE UN BEL PAESE ……….. DI MERDA!!;MI CORREGGO NON E’ BRUTTO COME PAESE,E’ CHE E’ PIENO DI TANTI MERDOSI.TI VIENE VOGLIA DI SCAPPARE VIA,MA SE DECIDI DI RESTARE TI VIENE VOGLIA DI NON BATTERTI A MANI NUDE.MI FERMO QUI PERCHE’ VORREI DIRE ALTRO……VORREI DIRE ALTRO MA NON POSSO ………..LA VIOLENZA GENERA SOLO ALTRA VIOLENZA.COME DISSE TRAVAGLIO,CIO’CHE FA TANTA RABBIA NON E’ SU CHI COMMETTE IL REATO,MA SAPERE CHE C’E’ QUALCUNO CHE GLIELO PERMETTE.E’ QUESTO CHE NON TI FA DORMIRE LA NOTTE!!!
Massimiliano Matalena
Feb 25, 2018 @ 13:30:13
L Italia e ” un paese ostaggio di magistrati e alti funzionari . Se l Italia vuole riprendersi deve prima dare l esempio e punire i magistrati che sbagliano e rovinano tante persone poi liberarsi dei soliti mangioni inutili di soldi pubblici tipo gente come d alema che non ho mai capito cosa caVolo ha mai fatto per l Italia ? Neanche risponde alle domande . Troppi altezzosi del cazzo
Cosimo Damiano Guarini
Feb 18, 2010 @ 14:09:28
Caro Carlo,
questo post è davvero impeccabile, brillante e VERO!!!!
Grazie per tutto quello che scrivi . . .
raduta laura
Feb 18, 2010 @ 17:28:16
senza fiato… bell’articolo… ci racconterai altre cose,
Sabato a ROma?
http://retedeicittadini.it/?p=1101
nel Lazio i cittadini si sono uniti e hanno dato vita a una lista fatta di movimenti, gente comune,associazioni,tutti stufi di essere presi in giro e pagare sempre…RETE DEI CITTADINI,
stiamo ancora raccogliendo le firme, è difficoltoso per chi come noi non ha risorse e grandi spazi in televisione dove lamentarsi , come la Bonino! ma con l’aiuto della cittadinanza che ancora spera in un “mondo migliore” ce la faremo!
sul nostro sito si puo vedere dove andare a firmare, oltre a chi siamo e come ci siamo agregati..mancano pochissimi giorni… diamoci una mano!!
non appoggeremo nessuno, tanto per essere chiari…
grazie del bellissimo articolo che ci da ragione a lottare fuori dai soliti partiti e caste di potere.
a Sabato! Teatro Colosseo,
clementina franzoso
Feb 18, 2010 @ 18:05:11
Direi che è arrivata l’ora di scrivere un altro bel libro, con tanti altri esempi di doppopesismo che, a mio avviso, ci ha già colpito a morte.
Poi magari si manderà in omaggio ai vari protagonisti – e anche a chi, ben sapendo, ha vergognosamente taciuto o glissato- unitamente a uno specchio davanti al quale possano vergognarsi.
Stefania
Feb 18, 2010 @ 18:10:43
incazzato più del solito. Ogni parola è una lama affilata.
Grande pezzo, e racconto che se lo leggessi in un romanzo mi sembrerebbe poco credibile. Lo divulgo ovunque…
Lista Civica RETE DEI CITTADINI » Blog Archive » L’Italia, un paese marcio dentro…
Feb 18, 2010 @ 20:44:03
Angelo
Feb 19, 2010 @ 11:53:00
Caro Vulpio,
io faccio molto affidamento sull’influenza di voi giornalisti ed attivisti indipendenti sull’opinione pubblica. Soprattutto perchè è un’opinione allo sbando, e sempre più minacciata dal qualunquismo, quando invece è necessario avere alternative a cui tenersi stretti.
Per questo ritengo che il peso delle vostre parole sia determinante proprio nelle menti più libere ed assillate da conflitti interiori sulla visione del mondo.
Sulla base di ciò ti invito, come già fatto in altre occasioni fra i miei blogger preferiti, di evitare, fin quanto possibile, di sparare a zero su tutti. Non perchè non abbiano responsabilità, ma perchè, nel modo in cui lo si fa (accostando episodi e nomi e contesti diversi fra loro) si rischia di appianare tutto!
Sarebbe meglio distinguere bene ogni evento, e lasciare al lettore la libertà di interpretare la casistica e quindi perdonare ciò che vuole a chi vuole.
Lascio per ultima la considerazione a me più cara, in modo che solo chi interessato a questo commento possa recepirla.
Dopo aver bruciato (letteralmente) la mia ultima tessera di partito all’età di 18 anni, sono finalmente rientrato nella politica attiva in SeL, partito che tu hai citato. Come in tutte le strutture complesse e ricche di partecipanti si stanno risolvendo contraddizioni interne con ottimi risultati per quanto mi riguarda ed una grande energia organizzativa!
L’ufficio stampa del partito certo non può in questa fase (e con i ridotti mezzi) andare a rispolverare gli eventi precedenti alla sua nascita (vedi caso Forleo). E poi c’è sempre una discrepanza fra quello che si dice a livello ufficiale (perhè non è certo buon costume azzannare un collega in politica) e quello che si pensa dietro.
Nel caso D’Alema e La Torre, un esempio su tutti, fin dagli albori della nascita del partito questi due individui sono sempre stati trattati in modo scostante dai rappresentanti di SeL e presi a cattivo esempio di una cattiva politica, ma in modo generico. Alla base, ma anche in privato fra gli stessi rappresentanti di prima, invece, se ne dicevano di cotte e di crude!
Cosa ti voglio trasmettere , alla fine dei conti, dopo tutta questa premessa? Che un lettore disinformato su un partito che io ritengo buono, dopo averne letto il nome associato ad altri su questi toni, magari sarà disinteressato anche ad informarvisi. Così facendo lo si priva di un’alternativa.
Io che sono molto più giovane di te so benissimo quanto sia facile farsi prendere la mano su argomenti che ci stanno a cuore, ma il lavoro di revisione, fatto a sangue freddo, serve anche ad evitare queste leggerezze che alla fine hanno il loro peso.
Un abbraccio sincero per il tuo lavoro
raduta laura
Feb 19, 2010 @ 12:30:49
ti posso invitare, caro Angelo, a vedere un piccolo video? http://www.youtube.com/watch?v=9Zc2GuaCr88&feature=related
poi mi racconti se Questo è un ambientalista, oppure coerente…
Gianluca
Feb 19, 2010 @ 14:25:37
Ciao Carlo,
ho 25 anni ed oggi vedo già la seconda persona morire per colpa dell’inquinamento a Taranto. La prima, una ragazza di 28 anni che aveva l’unica colpa di vivere a San Paolo (fraz. di Martina Franca) e oggi, un carissimo amico di famiglia che ha lavorato in acciaieria e che oggi si è spento invaso dalle metastasi.
Scrivo a te perché sei l’unico che ripropone l’argomento e dopo aver letto il tuo “la città delle nuvole” ti chiedo, per quanto è possibile, di continuare a incalzare le amministrazioni con il tuo lavoro di inchiesta.
Ciao e grazie mille.
Marinagri
Feb 19, 2010 @ 14:49:34
Ottimo articolo e grazie per le preziose informazioni !
Sì, qualcuno si è proprio dimenticato di chi ha collaborato alle sue indagini e alla sua carriera politica, e che ora è stato lasciato solo.
Ma si sa, ci sono problemi più importanti da affrontare, no ?
Che delusione………
Angelo
Feb 19, 2010 @ 16:04:47
Caro sig. Vulpio, Lei scrive verità vere, almeno per quel che io ho potuto leggere di suo……..per favore, resti fuori dalla politica e scriva sempre così com’è il suo libero pensiero. Io la seguiro, la leggerò sempre.
La sua “voce” fuori dal comune.
cari saluti.
Paolo Barnard
Feb 19, 2010 @ 20:06:46
C’è un gioco che non è chiaro qui, in questo luogo. Ed è il dire ma non dire del tutto, i sassi mezzi lanciati, le mani mezze nascoste. “E’ ora di scrivere un libro con tutte le verità”, dice tal Clementina, e io approvo in pieno, perché quelli che io ho definito i ‘falsari paladini’ dell’Antisistema stanno distruggendo questa democrazia tanto quanto Berlusconi e i suoi. Allora Vulpio e Clementina, chiunque tu sia, scrivetelo sto libro e vuotate il sacco. Paolo Barnard
giulio
Feb 20, 2010 @ 00:21:05
De Magistris, Genchi, Travaglio, Di Pietro condannati alle Gemonie e le critiche all’attuale governo fatte passare per “antiberlusconismo militante”.
Per chi sperava in una possibile unione delle forze, non dico sane, ma almeno le meno corrotte del paese, ogni speranza è svanita e non ha che a ritirarsi silenziosamente e in buon ordine.
Ora non resta che attendere quali risultati positivi potrà ottenere questo paese da questo “nuovo corso”.
Io continuo a stimare moltissimo il dott Vulpio in quanto acuto giornalista di inchiesta, ma mi piacciono di meno in meno i suoi nuovi amici o presunti tali.
Preciso che non intendo parlare di Paolo Barnard la cui vicenda penso sia ben conosciuta dai frequentatori del bloggger e che è anche lui autore di molte inchieste e di molti articolo degni del massimo rispetto.
clementina franzoso
Feb 20, 2010 @ 02:07:20
L’unione delle forze ci può essere quando c’è coerenza senza doppopesismi, altrimenti, caro sig. Giulio, si è poco credibili.
Credo che Carlo abbia messo in luce proprio questo aspetto, che i De Magistris, i Di Pietro e i Travaglio hanno volutamente oscurato.
Non a caso, del resto, questo bel pezzo non apparirà mai sulle colonne de “Il Fatto” nè persone veramente libere saranno mai intervistate da tale quotidiano.
Non sempre il fine giustifica i mezzi, e le verità a metà nuocciono a tutti, dal momento che se si ipotizza l’esistenza di un “nemico”, in uno Stato di diritto esso va combatutto con le armi della ragione e della legalità, altrimenti si è perdenti in partenza.
Anche io, come il sig. Angelo, spero che Carlo non ceda nuovamente a tentazioni politiche, per la sua onestà intellettuale e per la libertà sua e di noi tutti.
p.s. Carlo, a quanto pare Tommasino, dopo essere stato autorizzato dal Csm (sic!) a far parte della commissione esaminatrice dgli aspirani notai, è tornato a Taranto…e il Csm dov’è? Forse aspetta che nel Triangolo delle Bermuda si riesca a salvare anche lui?
Paolo Barnard
Feb 20, 2010 @ 05:17:09
Ma qualcuno in questo spazio si rende conto che i problemi di cui qui si dibatte da tempo sono rilevanti per meno del 5% degli italiani? Si rende conto che Berlusconi non è e mai sarà un pericolo per la democrazia perché “se Silvio Berlusconi attacca la democrazia, è però biodegradabile dalla democrazia. Il vero Potere no”. Si rende conto che quest’ultimo ha rubato 118 miliardi di euro ai cittadini per salvare il sedere alle banche? e che non è Berlusconi che sta facendo fallire 30 aziende al giorno in Italia (+40%), non è B. che ha fatto sparire dall’Italia 22,8 miliardi di euro in capital flight in un anno, non è la crisi del CSM che ha ridotto la ricchezza italiana di 433 miliardi di euro in 2 anni e che ci dà 1.600.000 lavoratori senza nessuna tutela sociale. Non è la morte di Toghe Lucane che impedisce all’11,2% degli italiani di pagare le spese mediche e addirittura il 20% non fa visite specialistiche per povertà. Non è Bertolaso che ha esautorato il parlamento italiano e la nostra costituzione, è il Trattato di Lisbona. Non sono Ghedini e Letta che hanno permesso che il 61% di tutti i contratti di lavoro felssibile in Italia sia per pura evasione delle tutele sociali. La morte della gustizia per il 95% degli italiani non è il lodo Alfano, ma un tasso di povertà arrivato al 17%, e chi l’ha deciso? Alfano? No, Joseph Cassano alla AIG di Londra. Ora, se ci serve una resistenza civica, ci serve per queste cose prima di tutto, ma non l’abbiamo, perché dei falsari di nome Travaglio, Di Pietro e Co. hanno ipnotizzato la resistenza italiana e la fanno impazzire dietro al processo breve o a Papi, mentre il Potere fotte la gente reale a milioni. E’ solo per questo che chi conosce le porcherie dei suddetti falsari ha il dovere di tirarle fuori TUTTE E SUBITO, per scuotere dall’ipnosi gli attivisti e riportarli a una lotta fatta di urgenze per prima cosa e poi anche il resto (CSM, lodo ecc.) E dico a te Vulpio e alla tua socia. Se no siete anche voi quelli delle “verità a metà che nuocciono a tutti”. Capito? Barnard
vincenzo
Feb 20, 2010 @ 19:28:46
alle europee avevo votato nell’ordine: de magistris, vulpio, alfano. oramai credo solo in te.
non mollare mai.
Sebastiano
Feb 20, 2010 @ 20:37:13
Ma perchè de Magistris, nonostante si impegni tanto sui processi per mafia a Palermo, tace invece sull’inchiesta Toghe Lucane?
Qualcuno lo sa spiegare?
Bubba
Feb 20, 2010 @ 22:19:06
Non sarà perchè Toghe Lucane era come tutte le altre sue inchieste: un flop?
Sebastiano
Feb 21, 2010 @ 21:22:28
Bubba, sarà meglio che ti informi. Capisco che è un pò difficile.
Ma sul web, con un pò di sforzo, riesci a trovare diversi atti giudiziari su Toghe Lucane, che la dicono lunga……
Bubba
Feb 22, 2010 @ 00:53:41
Non ho letto gli atti e non ho intenzione di farlo.
So come sono finite le altre sue inchieste: in un nulla. Non solo quelle che gli avrebbero “scippato”.
Non a caso a Catanzaro De Magistris era soprannominato “Gigineddu flop”.
Cerca in rete, se già non l’hai fatto, le lettera di denuncia di Ugo Colonna su De Magistris e Sonia Alfano.
LIUK
Feb 22, 2010 @ 00:43:51
caro Carlo,
credo che stai ancora rosicando del fatto che non sei riuscito ad essere stato eletto alle europee dello scorso giugno.
E per questo ti devi accanire anche contro le rarissime persone politiche pulite e amanti della legalità rimaste in questo misero paese.
Parlo di Sonia Alfano de Magistris, Grillo,Di Pietro, Genchi….sono convinto che la pensi esattamente come loro, ma non vuoi dirlo. anzi devi screditarli e basta.
Io ho espresso la tua preferenza sperando che ce la potessi fare. Ma non ce l’hai fatta . Peccato. Però peccato anche che ti sei chiuso in un fortino,in una botte di ferro dalla quale lanci frecciate a tutti,ancora rabbioso per l’invidia.
Senz’altro anche de Magistris Sonia & co. avranno fatto i loro sbagli..ma credo , se di errori ne hanno fatti, di gravità molto minore rispetto al resto della melma politica.
Ripensaci. Sii collaborativo e dai un contributo anche tu. Per migliorare l’opposizione(vedi la posizione di De magistris su De luca) e non per seminare odio Non serve una poltrona per farlo.
Riccardo
Feb 26, 2010 @ 23:00:03
Il male minore ci sta fottendo. E infatti siamo come rane cotte a fuoco lento: l’ assuefazione al tepore crescente fino al punto di cottura ci ha atrofizzato le coscienze e dopo aver perso l’ uso di braccia e gambe anche la nostra massa critica diviene amorfa, e avviene la paralisi dell’ indign-azione. Ciò che nel passato poteva farci saltar fuori dalla pentola alzando la temperatura (la mitica Opposizione) oggi giace inerte davanti al male minore della loro stessa sopravvivenza, e sembra che di volta in volta chi assurge a vate della resistenza civile viene ricacciato a forza nella pentola, a crogiolarsi nel male minore, in attesa di tempi peggiori. E per questo io non me la sento di metterli in croce, perché in fondo ci siamo dentro tutti nella pentola.
Vulpio, alla tua domanda sul perchè Genchi non abbia scritto nel suo libro la storia della scalata alla BNL e gli intrecci politico-affaristici-giudiziari di cui la Forleo è rimasta vittima, mi aspetterei una risposta da te. Perché?
un elettore tuo e di De Magistris
rina
Feb 22, 2010 @ 01:55:07
Meno male che non è stato eletto, si è salvato dall’ipocrisia anche di chi lo crede “rabbioso” e “invidioso”.
Del resto questi toni – privi di argomentazioni sul merito – parlano chiaro e somigliano sempre più ai “vergognati” e agli “sparisci” con cui Travaglio sta arricchendo il suo repertorio non potendo parlar d’altro.
Sebastiano
Feb 22, 2010 @ 03:06:34
@ Bubba. Ma se non leggi i documenti, come diavolo fai a giudicare? Parli per sentito dire? Evviva !
Ottima merce per i burattinai…..
Ma con simili personaggi che non sono in grado di informarsi, dove mai si può andare a finire?
Bubba
Feb 22, 2010 @ 17:58:39
Chissà se De Magistris ha fatto come dici tu prima di giudicare il trattato di Lisbona:
De Magistris: “Un saluto agli italiani in Irlanda. Adesso avete una responsabilità molto rilevante, quello di votare il referendum del trattato di Lisbona… io mi auguro che passi, appunto, il voto positivo dell’Irlanda, in modo che il trattato di Lisbona entra in vigore e sarà un passo in avanti per la democrazia in Europa, perché il parlamento europeo avrà più poteri, avrà più importanza, e non saranno i governi a comandare, ma il popolo attraverso i loro rappresentanti in parlamento. In Irlanda, anche gli italiani irlandesi hanno un ruolo fondamentale”.
Commento di Paolo Barnard: “Le parole di De Magistris ricalcano per falsificazione quelle di George W. Bush che definiva la Guerra al Terrorismo “un passo avanti per la democrazia”. Ma De Magistris è un nostro ‘eroe’ antisistema, uno che “marcia alla nostra testa”. Brecht ha vissuto invano. B.”.
Bravo. Leggi leggi, studia studia. Vedrai che è tempo speso bene.
LIUK
Feb 22, 2010 @ 15:30:57
x Rina : visto che mi dici di nn essere entrato nel merito :
1) non credo che il problema in Italia sia quello di vietare le candidature ai magistrati, piuttosto quello di non far candidare condannati, prescritti e rinviati a giudizio(è questo il momento in cui lo Stato, tramite il PM, sostiene l’accusa esercitando l’azione penale). I magistrati sono uomini di legge e se sono persone corrette e preparate possono davvero migliorare la res pubblica. Mi dirai che il Pm che indagava su Fitto e che poi si è candidato in Puglia potrebbe nascondere un’operazione sospeta…ma non so se sai che il Pm non agisce da solo…nessun provvedimento può essere preso da lui senza la decisione del gip…….è colluso anche il gip???? mi viene da ridere…dovrebbero esserci complotti di magistrati contro Fitto…..e spero che non credi a ciò perché queste sono argomentazioni berlusconiane…..
2)E’ vero, De Luca , Loiero e Vendola sono indagati/imputati
Su de Luca e Loiero la posizione di de Magistris Sonia Alfano Genchi (ma non i dipietristi) è chiara: la coerenza prima di tutto..
Quanto a Vendola , del pool che sta indagando su di lui 2 pm su 3 sono orientati ad archiviare e cmq, sebbene indagato , non ci sono fatti allarmanti che possono mettere in dubbio la sua credibilità…se ci sarebbero, sarei il primo a togliergli la fiducia…
rina
Feb 22, 2010 @ 16:52:43
Caro sig. Liuk,
il merito era un altro, ossia il doppiopesismo di cui si stanno nutrendo le persone in cui avevamo creduto.
Come spiega che nessuno, se non Vulpio, abbia raccontato in un precedente blog, quello che accadde a Milano il 29.7.2008 per salvare Latorre da un’iscrizione che – dopo quello il Parlamento aveva detto e ripetuto – era un atto dovuto?
Come spiega che proprio alcuni di quegli illustri magistrati, tutti rigorosamente di sinistra, si fossero poco prima accompagnati al reuccio Gerardo D’Ambrosio dopo che questo si era violentemente scagliato contro il Gip delle loro inchieste?
Non era il caso che quanto meno per motivi di opportunità si astenessero in quel momento da quell’incontro, cui seguì temporalmente quello che sappiamo grazie a Vulpio?
Se la risposta è che nulla di male c’è nell’andare a pranzo, non vedo perchè poi partire lancia in resta contro la famosa cena in casa Mazzella. Forse che i pranzi sono una cosa e le cene un’altra?
Come spiega che questi signorotti, che applicano la legge per i “nemici” e la disapplicano per gli “amici”, sono sempre alla corte di re Marco, come un altro loro illustre collega, che disprezza il processo breve (come lo disprezzo io) solo per gli altri e in particolare per il “nemico”, e poi il processo breve di fatto se lo fa per sè e per i mariti bancarottieri delle sue accompagnatrici? (Con tanto di ricchi premi e cotillons per i compagni di merende che lo hanno “aiutato”).
Come mai nè re Marco e il suo “Il Fatto”, nè i de (con la d minuscola, per carità) Magistris di turno, nè il prode Genchi – pur sapendo – raccontano queste nefandezze che fanno carriera e che se fossero messe in atto da magistrati non appartenenti a certe parrocchie avrebbero già richiesto l’intervento del boia?
E’ stata questa la rovina della nostra democrazia.
Come ha detto qualcuno, non si potrà poi imputare la colpa a un uomo solo: tutti, nella loro parte, attiva o omissiva – compresi gli Ingroia e i Caselli che si sono limitati a guardare – avranno partecipato al massacro.
LIUK
Feb 22, 2010 @ 23:39:46
X Rina
Mi scusi Sig.ra Rina, ma lei che per caso è l’alter ego di Vulpio?? sta scrivendo per suo conto?? mi risponde seccata alla mia osservazione sulla rabbia e l’invidia di Carlo Vulpio; risponde al mio commento con uno stile giornalistico insolito per risposte da blog , come se stesse componendo un articolo……… giusto per sapere chi è il mio interlocutore( io sono Luca , ho 21 anni e studio Giurisprudenza)
Il mio iniziale commento era diretto non a questo specifico articolo ( seppur in esso contenuto), bensì voleva e vuole essere una generale critica negativa a come Vulpio sta impostando questo blog.
Ciò che riporta Vulpio in questo articolo è davvero allarmante: se davvero D’Ambrosio avesse allungato la mano tra i suoi ex colleghi per fare un favore ai nuovi colleghi politici sarebbe sconvolgente. Un fatto del genere sarebbe gravissimo.Mi auguro si faccia chiarezza. E spero vivamente che Vulpio continui a farla. Continui a informare i cittadini sui misfatti che stanno accadendo in Italia.
Al di là di questo ciò che vorrei mettere in evidenza è che Vulpio ha preso come suo principale bersaglio e nemico politico L’idv , e la società civile ad essa legata nelle varie forme( popolo viola ,Il Fatto..) con lo scopo di trasformare le piccole magagne in veri scandali, sopravvalutando invece quelli che sono i problemi gravi e le minacce alla democrazia di Berlusconi e i suoi amici
per esempio: non sarebbe meglio criticare chi candida condannati prescritti e imputati??
o parlare del processo breve , delle intercettazioni, del legittimo impedimento, della riforma del processo penale, del lodo Alfano costituzionale?????
Questi sono i problemi dell’Italia ( e non solo), non invece il fatto che si candidano magistrati(di reati ce ne sono talmente tanti che è obiettivamente facile per loro far carriera, non hanno bisogno di costruirsela politicamente inventandosi dei reati inesistenti);
e neanche il fatto che L’idv alle europee si era alleata con una lista locale che ha impedito a Vulpio di ottenere la poltrona al Parlamento europeo;
PS: quanto alla notizia su D’ambrosio , questa invece , se accertata, sarebbe davvero grave. Queste sono le vere notizie.
LIUK
Feb 23, 2010 @ 00:00:09
ho commesso un ERRORE: volevo dire SOTTOVALUTANDO quelli che sono i problemi gravi e le minacce alle democrazia di Berlusconi e i suoi amici.
rina
Feb 23, 2010 @ 01:07:42
Caro sig. Liuk, non sono e mai sarò l’alter ego di nessuno, anche se lei come altri è evidentemente libero di pensare il contrario.
Credo nella mia libertà e rispetto quella altrui.
Ho risposto alla sua perchè sono fermamente convinta – riportandomi ai contenuti di questo pezzo di Vulpio -che per salvare questo paese non serva attaccare un “nemico” proteggendo gli “amici” a tutti i costi, giungendo a definirli “integerrimi” quando si sa bene che non lo sono.
Credo anche che così facendo finiremo per imbatterci, se non ci siamo già imbattuti, in un vicolo cieco.
felice basile
Feb 24, 2010 @ 22:02:42
Corriere della Sera 23/02/2010 “La corruzione e’ dilagante l’Italia e’ gia’ schiacciata” Nell’intervista, l’ex ministro dell’interno Giuseppe Pisanu sostiene che e’ necessario un profondo rinnovamento del ceto politico e che siano gli elettori a guidare questo processo con una nuova legge elettorale che consenta ampia liberta’ di scelta e che rinnovi il contratto sociale ora piu’ che mai compromesso.Citando il nuovo libro di Galloni,che riferisce l’ultimo colloquio con Dossetti prima della sua morte,in cui ammonisce che,finita l’epoca dei partiti ideologici,si deve tornare alla cultura politica della Costituzione.Certamente vengono da li’ i valori e le regole di cui abbiamo bisogno per vincere non soltanto la corruzione ma anche la piu’ estesa malattia politica che sta piegando l’Italia.Infine ricorda un pensiero che assillava Aldo Moro negli ultimi tempi della sua vita:questo paese non si salvera’,la stagione dei diritti e delle liberta’si rivelera’ effimera,se non nascera’ in noi un nuovo senso del dovere.Ho voluto riproporre alcuni passaggi di questa intervista perche’ mi ha meravigliato e ci sono tre citazioni che fanno riferimento ad aspetti fondamentali della democrazia di cui noi tutti ci dobbiamo riappropriare.Uno e’ il diritto di preferenza che ci e’ stato scippato dalla legge elettorale.Due e’ la difesa della Carta costituzionale che vogliono continuare a demolire.Tre e’ il senso del dovere, che per chi gia’ lo esercita risulta essere sovversivo.Infine non ha esagerato Pisanu ad affermare che il nostro paese e’ corrotto e che e’ preoccupato della tenuta della societa’ civile e del patto sociale,allora se non e’ solo fumo negli occhi che la politica inizi a dare esempi virtuosi. Vi pare normale vivere in un paese laddove se non hai un avviso di garanzia non sei nessuno?Vi pare normale vivere in un paese laddove non hai un fallimento alla spalle non conti una mazza?Vi pare normale che tutti questi affaristi si aggiudicano appalti a suon di mazzette ,dispensando marchette a favore di sciacalli politici?Vi pare normale che dei giudici siano asserviti alla malapolitica?Vi pare normale che un giornalista audace e coraggioso come Carlo Vulpio non possa scrivere sul suo giornale e deve scrivere solo sul blog?Bene ha fatto ha mettere in evidenza quel maledetto doppiopesismo di politici e magistrati che fa dell’Italia un paese marcio dentro.
rina
Feb 25, 2010 @ 01:53:36
Già. Vulpio dovrebbe mandare questo pezzo a “Il Fatto”: vediamo se glielo pubblicano…
Sarebbe la prova del nove per misurare chi veramente sono questi uomini “liberi”.
carlo vulpio
Feb 25, 2010 @ 12:41:44
Cara Rina, la mia segreteria mi informa di averlo già “fatto”, precisamente il 18 febbraio alle 17:52. E di aver mandato questo post anche a Micromega.
Sto aspettando che pubblichino, sono sempre così attenti…
Così come sto ancora aspettando l’invito di Santoro ad Annozero, che il 23 aprile 2009 non mi chiamò a partecipare (come mi era stato promesso) alla puntata sulla libertà di informazione e i rischi di autoritarismo: si giustificarono dicendo che lo avrebbero fatto dopo le elezioni, poiché in quel momento ero candidato alle Europee e ragioni di “par condicio” impedivano la mia presenza in trasmissione.
Ecco, mi pare che le elezioni si siano tenute il 6 e 7 giugno 2009 e che da allora siano passati otto (diconsi: otto) mesi…
bamboccioni alla riscossa
Feb 27, 2010 @ 14:03:57
Carlo,
il tuo articolo lo posso ripubblicare anch’io sul mio sito. Lo so: non è “il Fatto” o “Micromega” e bla-bla-bla. Ma un paio di migliaia di letture – tra il mio blog e i siti che di solito mi riprendono – te le fai.
Insomma: se ti va, rispondimi qui. E poi ci mettiamo d’accordo meglio via mail.
Un abbraccio.
Antonio
P.S. Quasi dimenticavo: complimenti. Hai scritto davvero un “pezzone”. Anzi, oso e dico di più: forse è il più bel editoriale che ho letto nell’ultimo anno. Davvero.
carlo vulpio
Feb 27, 2010 @ 20:20:21
Caro Antonio, certo che puoi pubblicare il post sul tuo blog. Ci mancherebbe. Se non altro per la lode sperticata che mi rivolgi… (scherzo, naturalmente). Serio, invece, è il ringraziamento per l’attenzione che mi riserva, e non da ora, “Bamboccioni alla riscossa”.
Paolo Barnard
Mar 01, 2010 @ 14:58:28
Carlo Vulpio, come Michele Santoro, bacchetta la malapolitica con una ipocrisia cristallina. Vulpio saltò sul carro vincente dei peggiori falsari civici che l’Italia abbia mai conosciuto nella sua storia – IDV Travaglio Genchi e soci – ci si gongolò a pieni polmoni, e SOLO DOPO, ripeto, SOLO DOPO che i falsari lo ebbero bellamente scaricato egli si erse a fustigatore di questa “Italietta marcia dentro” falsari inclusi. Questo è desolante per non dire peggio. Ora, agli errori si può porre rimedio, e a questo Vulpio deve porre rimedio nei due seguenti modi:
1) un auto buffetto sulla guancia, pubblico, per esseresi fatto abbagliare dal sogno della celebrità e per non essere stato in grado di pagare fin da subito i prezzi pesanti che noi giornalisti sepolti vivi paghiamo, cioè i prezzi della morale a scapito della fama.
2) vuotare il sacco in grande stile e una volta per tutte assieme alla sua ‘spalla’ di alto rango su tutto quello che sanno delle porcherie commesse dai ‘paladini’ falsari di cui sopra, e su come Travaglio le copre da bravo cane da guardia quale è.
Io parlo chiaro e non la mando a dire (Vulpio non mi risponde su questo da mesi).
Paolo Barnard
carlo vulpio
Mar 01, 2010 @ 17:33:47
Caro Paolo Barnard, ti sbagli su tutto.
Primo: non sono mai saltato sul carro di nessun vincitore. Tanto è vero che dissi che mi candidavo “per legittima difesa”. Perché dovevo salvare la pelle – non so se è chiaro – dalla malavita e dalla malagiustizia.
In quel momento, mi sarei candidato anche con un altro partito (del quale avessi condiviso almeno due o tre cose, ovvio), se mi fosse stato chiesto.
Lo dissi subito: “Il seggio a Strasburgo non è in cima ai miei pensieri”.
Secondo: questo non vuol dire che abbia “fatto finta”. Al contrario. Ci ho messo l’anima, l’impegno, insomma ci ho creduto. E non sono stato “scaricato”. Per la semplice ragione che non mi sono mai messo “in carico” a nessuno.
Sono stato usato, invece, questo sì. Il che è persino peggio, certo, ma non toglie dignità al mio percorso, che è stato trasparente e di alto profilo, se permetti, PRIMA, DURANTE e DOPO.
Anche se adesso i soliti imbecilli teleguidati dai soliti furbetti in malafede, invece di stare ai fatti, e di argomentare su questi, infestano la rete con la litania della mia rancorosità…perché non sanno dire altro e non hanno altro da dire.
Tu mi attribuisci l’ipocrisia, quelli il rancore… che palle. Stare ai fatti e controargomentare magari, no, eh?
Terzo: la mia forza e la mia serenità stanno proprio nel fatto che certe cose le ho dette sempre. Ripeto: PRIMA, DURANTE e DOPO la mia esperienza elettorale.
Non ho aspettato i risultati elettorali e le manovre sulle opzioni degli altri candidanti “indipendenti” per dire ciò che pensavo.
Non ho aspettato un programma tv, magari di Santoro, o dei “progressisti”, per manifestare le cose in cui credevo (e credo).
E’ tutto agli “atti”, come si dice: comizi, interventi pubblici, interviste.
Ecco perché posso sfidare chiunque, te compreso, a trovare un solo candidato nella storia d’Italia che abbia svolto una critica politica diretta e pubblica, nel pieno della campagna elettorale, persino nei confronti del partito che lo candidava.
Il “sogno della celebrità”, poi, mi fa ridere… Ma cosa credi? Ho un concetto troppo alto di me stesso per inseguire questa Fiera delle Vanità popolata di esauriti e autocentrati e infelici e insoddisfatti e frustrati che senza “celebrità” non sanno stare. A me della “celebrità” non frega assolutamente nulla.
Infine. Mi parli come un pm o un maresciallo che invita la persona interrogata a “pentirsi” e a “vuotare il sacco”. Io non ho nulla di cui pentirmi, né sacchi da svuotare.
Quando voglio raccontare qualcosa, lo faccio sul mio blog oppure scrivo un libro. Due cose che, ti garantisco, non ho mai smesso di fare – PRIMA e DURANTE -, e che farò anche DOPO.
Ciao. Stammi bene.
Paolo Barnard
Mar 01, 2010 @ 19:11:12
Mi sono dovuto ridurre a spararti in faccia sul tuo blog per avere una tua risposta. Già questo dice molto Carlo Vulpio.
Trovo davvero bizzarro che uno si segga fianco a fianco a dei malfattori recidivi per un’intera campagna elettorale e poi si giustifichi dicendo “sì, mai io li criticavo”. Non facevi prima a scansarli a priori i malfattori? Sono certo che tu e i tuoi fans avrete la bontà di concedere la stessa linea di difesa a chi lavora per Feltri o Minzolini o sta sui palchi con D’Alema.
Il sottoscritto – esaurito, frustrato e insoddisfatto (sono i prezzi dell’etica a tutti i costi caro Vulpio) – non è scemo però e la tua difesa non regge neppure il vaglio della più casuale moralità. Travaglio puzza di putrescenza etica a mille chilometri, Di Pietro cominciò a puzzare sedici anni fa. Ma tu gli stavi a braccetto ieri l’altro, la rete è zeppa di quelle scenette.
Tante belle parole Vulpio, ma i fatti sono questi. Fatti, non altro se non fatti. Il sacco da svuotare c’è, lo sai benissimo, e lo so anch’io ora, purtroppo. Purtroppo per questo motivo http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=177
Stai bene anche tu. Barnard
Dario De Rosa
Mar 02, 2010 @ 11:14:50
La mia mail è rivolta soprattutto a Paolo Barnard, che ritengo uno degli ultimi esempi da seguire (un ottimo maestro) in quest’Italia corrotta fino al midollo; so la tua storia professionale, i prezzi che hai pagato per la libertà e la grande competenza in ciò che fai.
Detto ciò, abbiamo anche visto cosa è successo negli ultimi tempi a Vulpio, e ciò che ha raccontato è il semplice accadere degli avvenimenti. Possiamo mica crocifiggerlo per un errore (dal nostro punto di vista) commesso? Anzi io credo che la sua mancata elezione sia proprio la conseguenza della vera indipendenza che ha sempre mantenuto anche durante la campagna elettorale (vedi intervista su Micromega, ecc…).
Siete entrambi da ammirare per i vostri percorsi, e quindi dico a Barnard: non c’è bisogno di dividersi in questo modo, cioè di dividere e creare confusione nei lettori.
Ho avuto le conferme che ho annusato durante le europee (nelle quali per la cronaca ho annullato la scheda): Vulpio vero indipendente, De Magistris ed Alfano (queste grandi delusioni) sul carro dei vincitori paladini egocentrici della vera informazione…
Con stima inalterata per entrambi.
Paolo Barnard
Mar 02, 2010 @ 15:52:33
Caro De Rosa, e cari lettori di questo blog, io sto usando il caso Vulpio per dire quello che ritengo terribilmente vitale per tutti noi persone degne, e cioè che è impossibile creare ossigeno partendo da una discarica. Dalle discariche bisogna innanzi tutti andarsene, proprio ripudiarle totalmente e combatterle senza se né ma, poi e solo poi si potrà pulire l’aria.
Ho sentito con le mie orecchie, a Ferrara anni fa, Vulpio dire che talvolta il Corriere gli ritoccava gli articoli, e che lui in quel caso ritirava la firma… la firma? Ma uno SE NE VA dal Corriere, uno libero neppure ci vuole né può stare al Corriere. Questo è il punto, e da lì in poi il Vulpio che ha fatto? Ha fatto quello che dico sopra, si è armato di tutta la sua buona volontà per “pulire l’aria vivendo fra le discariche e nutrendo le discariche”, quello che fanno tutti i paladini, senza capire che “non puoi servire due padroni”. E infatti che fine ha fatto? E’ finito a mezz’aria, con un passato mezzo credibile di frequentazioni e amicizie putride che lo hanno infettato, e oggi chi è? è uno che agita la spada della probità quando solo ieri sedeva accanto a gentaglia che puzza di marcio da anni, ma da anni! Deve essere condannato per sempre? No, ma deve rifletterci sopra e farci riflettere, cioè far riflettere tutti coloro, specialmente i giovani, che pensano di avvicinarsi all’impegno.
Io ho perso il lavoro e tutta la mia carriera, Gabanelli mi offrì di rientrare a Report con la cenere sulla testa, la mandai dove potete immaginare. Minoli mi “aspetta da anni” a RAI Educational, ma se prima la RAI non si impagna a difendere i freelance nei procedimenti legali io non ci torno. Ho denunciato gli editori per Censura Legale, non mi vogliono più neppure in cartolina, ho denunciato il mio editore Fazio (Chiarelettere) e i suoi falsari, e i libri me li scordo adesso. Vivo con la pensione di mia madre, e mi sento uno straccio, ma non cedo. Non so se potete capire cosa si prova tutti i giorni a essere ridotti come me. Ma non cedo.
Va capito che in questa tragedia in cui siamo tutti trascinati, e che non è Berlusconi né la Mafia ma ben di peggio (l’ho descritta nei mei lavori), l’unica risicatissima speranza di salvarci è di puntare i piedi sul principio morale a 360 gradi sempre e a qualsiasi costo, ovvero, nel caso Vulpio quanto segue: benvenuto Vulpio fra i sepolti vivi, prendi le distanze dalla cricca di falsari del tuo passato raccontaldola tutta la storia di chi sono e cosa stanno facendo, proprio bruciati i ponti alle spalle. Uno che lascia la discarica non può più neppure mandare gli sms a Santoro, né immaginare di “incontrare Travaglio e chiedergli…”, perché uno libero, se veramente è libero, da gentaglia come Santoro e Travaglio prende fucilate in faccia a vista.
Che ci sia in Italia un gruppo di servitori della proprio popolo, e Vulpio sia fra loro, che riscoprano la vecchia arte del coraggio e del sacrificio fino alle estreme conseguenze. Chi ha cambiato la Storia prima di noi, chi ci ha liberato dalla barbarie degli assolutismi e dei fascismi, era fatto di quella pasta. O siamo capaci di esserlo, oppure è meglio che la smettiamo di ingannare la gente e ce ne andiamo al mare. B.
giulio
Mar 03, 2010 @ 13:02:57
Per Paolo Barnard.
Io credo che lei idealizzi l’attività dei resistenti.
Essi erano flessibili, cedevano, mentivano,si battevano e pure sacrificavano la loro vita con uno scopo ben fisso: creare il maggior danno possibile ai nazifascisti, accelerando con questo, nei limiti delle loro possibilità, la liberazione del loro paese.
Io non sono in grado di suggerirle qualcosa, ma la sua posizione di “colui che non cederà mai” non so se sia in misura di creare il maggior danno possibile alla “vermine” che infesta il nostro paese.
Ho letto un bel pò di suoi articoli e se io padroneggiassi l’italiano come lei, se avessi le sue capacità in quanto giornalista di inchiesta e pure il suo coraggio ( non entro nei dettagli), non credo che mi chiuderei nella torre d’avorio del “non cederò mai”.
Oggi qui, cosa rara, fa bel tempo e auguro a lei delle belle giornate e molta attività perchè abbiamo bisogno di persone come lei, come Vulpio, come la Nuzzi e come (ora guasto tutto!) De Magistris.
vincenzo
Mar 03, 2010 @ 14:50:54
caro Paolo,
sinceramente un pochino ti invidio, così come invidio Carlo.La vostra storia vi fa onore, la tua ancora di più.Ti stimo perchè non ti sei mai piegato a nessuno e camminerai sempre a testa alta, probabilmente io non avrei mai la tua forza. Rivedo in te la storia di mio padre, non si è mai piegato a squallidi giochi di potere, da buon funzionario dello stato ha servito il paese in silenzio, si è sacrificato per l’Italia, a mandato a puttane la carriera , insomma ha fatto quello che ogni cittadino dovrebbe fare.Come ricompensa ha sempre avuto calci nel culo da chi ha governato e governa questo paese.
Però le dico una cosa, la stima della gente perbene come lui, come lei , come Carlo è una delle cose più belle e gratificanti che un uomo onesto e libero possa avere.Non stancarti mai Paolo, agli occhi di qualche italiano potrai sembrare un fallito ma per me e per tanti altri sei un eroe così come lo è Carlo.
Ora ti racconto la mia storia, la storia di un cittadino che nel suo piccolo ha detto no al sistema marcio.
Mi sono laureato in matematica, ho lavorato in diverse aziende dove gli unici valori che si veneravano erano la produttività e i soldi, dove il dipendente era un numero, alienazione allo stato puro, se ti ribellavi eri fuori dai giochi, anche io ho condiviso questo sistema ne ho fatto parte. Dopo due anni ho detto basta, ho deciso che dovevo fare l’insegnante perchè ero e sono convinto che solo lavorando bene nella scuola abbiamo una speranza di salvare questo paese. Quindi mi sono specializzato per insegnare matematica e fisica nei licei frequentando la ssis a campobasso.Ottenuta la specializzazione mi sono inserito in graduatoria per la provincia di Firenze nella speranza di insegnare.Ma la tanto agognata supplenza non è arrivata.Ho visto amici, conoscenti e colleghi che pur di guadagnare punti hanno mandato a quel paese la loro professionalità andando ad “insegnare” in pseudoscuole private dove c’è tutto tranne che la legalità, sostanzialmente si sono piegati al sistema. Ho visto colleghi prostrarsi ai piedi di pseudoprofessori nella speranza di ottenere qualche progetto . Io ho detto no a tutto questo, sicuramente l’anno prossimo molti di loro mi scavalcheranno in graduatoria, avranno una cattedra che io non avrò, ma non fa nulla, sono contento di aver dato il mio contribuito per la legalità di questo paese. Alcuni giorni fa, inaspettatamente, ho avuto il mio primo incarico, 10 giorni di supplenza in un liceo fiorentino. Ho raccontato questa storia ai miei alunni, alla fine ho ottenuto sorrisi, stima e qualcuno di loro mi ha detto che sono un eroe. Bè ,sa cosa le dico, non avrò mai i soldi di qualche collega, se lo posso definire tale, ma in compenso so che avrò insegnato una bella pagina di legalità agli studenti e che per molti di loro sono diventato un modello da seguire.
Caro Paolo, non criticare Carlo , anzi unitevi , cerchiamo di rendere questo paese migliore.
Edo
Mar 02, 2010 @ 16:53:18
A proposito di di “doppipesismi” varii: Vorrei si indagasse sull’incetta di voti azionari delegati dai detentori Azioni SIp al Signor Tonino Di Pietro nel Consiglio di Amministrazione SIP del Giugno 1999…Troppa gente sguazza “linda” a ganasce piene!
Altero
Mar 03, 2010 @ 01:19:39
Ma di cosa ci si lamenta? Va tutto a gonfie vele: http://www.jusprimaenoctis.net/?x=entry:entry091230-005422
Paolo Barnard
Mar 03, 2010 @ 15:51:37
State invertendo i ruoli. Chi si deve unire siete voi, chi deve essere simbolo di coraggio siete voi. Io, Vulpio e altri siamo solo le fonti al vostro servizio da cui voi, i protagonisti, potete trarre qualche idea o suggerimento con cui arricchire la vostra impresa civica. Come fonte, io sono tenuto a mantenere vivo un dibattito sul tema morale che in questo caso contempla un profondo disaccordo con le azioni di Vulpio. E, al contrario di ciò che voi auspicate, più io e Vulpio ci scontriamo più voi avrete materiale per arricchire la vostra idea e azione. Ripeto: non siamo noi a dover essere uniti, siete voi, perché i soggetti protagonisti siete voi. Piantatela di vederci come i simboli, noi siamo solo fonti.
Ho detto a Vulpio cosa deve fare, e se lo farà ritornerà credibile, gli errori sono umnai. Grazie dei commenti, e solidarietà a Vincenzo. Barnard
Giacomo Bandini
Mar 03, 2010 @ 19:04:20
Il 2 febbraio il Fatto Quotidiano ha pubblicato questo articolo.
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2448155&yy=2010&mm=03&dd=02&title=quel_maledetto_doppiopesismo_d
gionata
Mar 04, 2010 @ 01:41:27
Caro dottor Vulpio, le voglio chiedere un suo pensiero su Travaglio: cosa ne pensa di lui? E’ in buona fede? E’ in malafede? E’ cambiato (in peggio )? Omette di dare certe notizie? E’ di parte? Io ho riscontrato che in molti casi fornisce informazioni vere ma non complete…Lei che idea si è fatto? Grazie…
Bubba
Mar 04, 2010 @ 15:43:58
Guarda qui per farti una idea del personaggio:
http://cronachedallimbecillario.splinder.com/post/16479495
Naturalmente il post non è a difesa di Dell’Utri, ma contro la sfrontata mistificazione che ha fatto Travaglio.
gionata
Mar 05, 2010 @ 00:43:28
Conosco quel post, non ha tutti i torti, ma questo “segugio” non mi sembra in buona fede…
SM
Mar 04, 2010 @ 10:48:48
Per Carlo:
Il finale del tuo articolo pubblcato anche su “Il Fatto” si concludeva con questa domanda: “Bravo. Ma ora a Nicastro chi glielo dice?”. Mi permetto di rispondere per conto terzi: “Di Pietro e De Magistris che si sono dimessi”. Non mi sembra difficile.
Inoltre voglio implementare questo mio commento riportando due citazioni che ho velocemente estratto da una tua precedente risposta, pubblicata qui sopra:
PRIMA DICI: “In quel momento, mi sarei candidato anche con un altro partito (del quale avessi condiviso almeno due o tre cose, ovvio), se mi fosse stato chiesto…”
POI DICI: “Sono stato usato, invece, questo sì. Il che è persino peggio…”.
Mi domando io: chi sfrutta chi?
Ciao
SM
Giuseppe
Mar 04, 2010 @ 12:03:22
Se è per questo, anche che la Lega Nord è stata comprata da B. (davanti ad un notaio) non viene detto da nessuno, neanche da Vulpio…
Marinagri
Mar 04, 2010 @ 18:49:36
@ Paolo Barnard.
Premetto che nutro molta ammirazione per il coraggio di Paolo Barnard: una incredibile eccezione in Italia. Ad averle !
Comprendo la provocazione di Barnard, e anch’io sono tra quelli che aspettano che Vulpio riveli quello che sa.
Però…..ritengo che non tutti, loro malgrado, e sottolineo “loro malgrado”, possono permettersi il lusso di pagare il prezzo che ha pagato Barnard.
Chiedo: quante persone possono permettersi di essere veramente libere a 360° gradi e libere di dire quello che sanno?
Può essere veramente libera una persona che, per esempio, non può perdere un lavoro perchè ha una famiglia da mantenere?
Può essere veramente libera una persona che conosce la verità ma non riesce a documentarla, per difendersi così da ulteriori querele per diffamazione ?
Non intendo dire necessariamente che questo sia il caso di Vulpio: è semplicemente il caso di molte persone in Basilicata….
Paolo Barnard
Mar 05, 2010 @ 02:18:04
Se uno vuole fare il ‘paladino’ dell’informazione e della giustizia deve mettersi nelle condizioni di poter essere libero fino all’estremo sacrificio. Se uno vuole fare il ‘paladino’ ma “tengo famiglia”, ma “c’ho il mutuo” ma “la carriera…” ecc. è meglio che si dia al tennis. Non mi risulta che Steve Biko abbia mai pensato “tengo famiglia”, né Peppino Impastato. Né i ragazzi e le ragazze di 20 anni torturati a morte in Cile 30 anni fa. Cazzo, siamo così eroici noi ‘paladini’ della rete coi nostri cuscini sotto il culo, e la birretta con gli amici dopo il convegno. B.
Mauro
Mar 10, 2010 @ 19:50:11
Insomma: spocchia, supponenza, boria che se fatta notare diventa tracotanza sino a cinica spietatezza…; dagli anni 90 che la “sinistra al caviale” (che già nel 70 l’arguto Tom Wolfe definì “Gauche caviar, Radical chic”) rompe il ponte con i suoi rappresentati, già dubbiosi di esserlo. Con la pretesa di coniugare gli interessi del “padrone” con quello del salariato che dormiva nella stalla, l’interclassismo di marca Dc anni 50, ma che secondo Lauren Joffrin risale a Tiberio Gracco (da terriero lottò sino alla morte per una riforma agraria…21 secoli prima della Dc?), il quale sentenzia che “la Sx per ridiventare utile deve tornare di sinistra e può anche tenersi il caviale”.Con gli storioni in estinzione!…che prendono l’ascensore a scendere quando i “(spin)doctor” consigliano d’andare a piedi e non, fintamente, in bus e treni (o sulla barca con scarpe da 2-3 milioni per rovinare la “tolda”…anziché scalzi)! O che protetto da 3 Lothar con teste “brillanti”alla Yul Brinner ci si mette a fare il “correttore di bozze” per far chiudere il giornale di partito (e poi svenderlo) che considerava di più i lettori che gli “onorevoli”?…Spocchiosi!
Mauro
Mar 10, 2010 @ 20:36:57
26/01/10 11:02 alla Gazz. del Mezz..it Uno dei 2 commenti all’articolo di De Tomaso, “Fenomeno, Niki…Palese” (scomparsi, con tutto l’articolo?)———– “…gli altri originari punti di forza di Nichi: la bravura mediatica, la capacità di raggiungere le folle più distanti,…”? Sino a pensare che Berlusconi, “il più grande ipnotizzatore del mondo”(secondo l’iconoclasta, assetato di democrazia, Kalle Lans…”con le sue aziende e tv”;in più ora, di fatto, è anche A.D. dell’azienda Rai)possa fargli una “Proposta indecente” come fu per…Di Pietro mi pare esagerato. Ma forse potrebbe dar ragione a Jean Baudrillard: “I cittadini sono sondati così spesso che hanno perso ogni opinione”! “…mezzi di comunicazione di massa, impediscono ogni mediazione, sono “intransitivi”, realizzano la “non comunicazione”…che non offre una risposta, che rende impossibile ogni processo di scambio(…).In questo consiste la loro vera astrazione. Ed è su questa che si basa il sistema di controllo sociale e di potere”. Invece per B.: Carlton Chase, regista tv: “La tv? Può essere intelligente o imbecille. E’certo che la 2a produce cittadini facile da governare”.
PS: addirittura in un’altro intervento su altro argomento, si taglia “culo e camicia” (Tremonti-Berlusc) e “la Merkel ha avuto culo” (sulla rielezione), lo stesso giorno che sul cartaceo, in 2a pagina in un articolo scrivono “c***o” per esteso(come la Clerici)? E così poi gli chiedo, come faccio a citare il labiale della mangiucchiona con la mascella volitiva?
Ma possibile che questi giornalisti ben pagati [che magari – come Paolo Conti (che giorni fa ha intervistato il Vespa sospeso dal ruolo di notaio, per cui sul forum del Corriere tra i circa 400 post, non potevo mancare di ricordare anche della moglie che quand’era al Dag faceva spiare il “signorino di laggiù”…e sul Corriere tenne a precisare che era nel suo ruolo….a proposito, visto che si “parla” di reticenza, sapete come è finita l’indagine sulla Iannini & c.?) che scrisse di Saccà 4-5 anni dopo che io l’avevo segnalato come uno “infiltrato” in Rai da B., ?]…non capiscano che io pago per scrivere ciò che loro pagati non scrivono?
graziella iaccarino-idelson
Mar 27, 2010 @ 18:04:45
Sapevate tutto su Elisa CLAPS ? anche chi l’ha uccisa ?
liliana polia
Apr 05, 2010 @ 13:16:10
sarebbe interessante seguire cronologicamente i fatti di ognuno dei personaggi per poter dire con esattezza chi…ha fatto o non ha fatto cosa.
Su gioacchino genchi metterei la mano sul fuoco…per altri rischierei di bruciarmela….Il fatto è che bisognerebbe contare su soggetti del tipo Vendola per sperare in un rinnovamento plitico. La forza del popolo gli ha reso merito contro tutti i veti possibili….ma perche lui è unvalore agiunto della politica! Nel resto d’italia ci sono tutte emanazioni di vecchie volpi navigate! Sono ancora pochi quelli che emergono(grillini, italia dei valori non tutta)….Siamo solo al principio….Fin quando gli italiani non impareranno a collegare i loro mali a chi glieli procura, non ci siamo.
Questo sara ancora un processo lungo, dobbiamo maturare anche noi….
rina
Apr 05, 2010 @ 20:18:15
Signora Liliana, mi dispiace molto per la sua mano, ma presto il fuoco avrà la meglio.
veziuccio
Apr 05, 2010 @ 22:59:35
l’opposizione di qui fa parte d’ambrosio dovrebbe scendere nelle piazze con chi si indigna e fa manifestazioni di dissenzo , uscire fuori dalle aule e andare a manifestare il loro dissenzo alla sede rai di viale mazzini assieme ai suoi elettori ,l’informazione imbavagliata consente al governo di fare danni , dobbiamo ripartire dal basso difendere chi fa inchieste chi denuncia e quei coraggiosi magistrati che sfidando il potere assoluto fa indagini e chiede arresti , la nostra soluzione sono , IDV e M5S dobbiamo rafforsarli assieme ai movimenti come quello viola e agende rosse ,uniti nelle piazze ,dobbiamo fare un fronte unico contro il berlusconismo che fa danni in qualunque direzione
MarioMIlano
Set 26, 2010 @ 17:18:56
Sarebbe onesto e’ giusto anche far sapere hai lettori, che il processo sul giudice Tommasino si e’ concluso con piena assoluzione con diritto abbreviato, chiesto dallo stesso Tommasino. Spero che la signora o signorina Clementina Franzoso legga questo messaggio
MarioMilano
Nov 11, 2010 @ 22:19:50
Peccato non leggo nessuna risposta/commento da parte di questo giornalista al mio messaggio del 26 Settembre, forse non tutti hanno la stessa idea di onesta’ e giustizia, complimenti
picodellamirandola
Mar 31, 2011 @ 22:07:19
Io voglio dire la mia, che sarà mai, se lo dico! forse qualche giudice sporcaccione mi farà arrestare? bè pazienza.
Ebbene voglio dire come i GIUDICI di Modena E Bologna siano sporcaccioni, come organizzano i festini nelle mansardine del centro storico con ragazzetti minorenni tossicodipendenti e con il contorno della cocaina fornita da qualche amico avvocato che l’ha ricevuta in pagamento da qualche “cliente”.
Gli stessi giudici che hanno coperto per anni i poliziotti assassini della UNO BIANCA, gli stessi giudici che coprono tutt’ora gli omicidi che altri poliziotti hanno commesso a Modena tra gli anni 80 – 90 ( i cosidetti omicidi delle prostitute, per chi non lo sapesse, ben 8 ragazze assassinate e ancora senza un colpevole, poche indagini su poliziotti della questura di modena e poi tutto insabbiato)
Questa è l’italietta che abbiamo, e che forse ci meritiamo, perchè quando un popolino non ha i coglioni per reagire a queste nefandezze allora vuol dire che non c’è più nulla da salvare.
giuseppe tommasino
Apr 08, 2011 @ 15:54:58
Alla FORLEO, occultatasi sotto il nome del marito, tale Franzoso, ricordo che sono stato vittima, per poco tempo grazie alla mia tenacia, di certa magistratura. Da che cosa mi doveva salvare il CSM? Rispondi se hai un minimo di dignità!
giuseppe tommasino
Apr 09, 2011 @ 19:19:25
Quando Vulpio ha scritto questo “bel pezzo” (lo dice la Forleo) tutte le reti televisive nazionali e locali, tutte le testate nazionali e molte locali avevano indebitamente (perchè l’avviso di conclusioni indagini è coperto da segreto) pubblicato la notizia del mio coinvolgimento in un procedimento penale conclusosi con la mia piena assoluzione. Tanti evince anche dalle “appostazioni” su siti informatici, almeno 136, ma forse oltre 500. Eppure il Vulpio afferma che nessuno ne aveva parlato. Quindi Vulpio deve essere solito affermare quanto non corrispondente a verità, purchè sia però corrispondente ai suoi interessi. Ovviamente silenzio assoluto in occasione della mia assoluzione. Ho dovuto subire ingiustamente due processi contemporaneamente: uno giudiziario ed uno mediatico. Nel primo mi sono potuto difendere, nel secondo mi è sta preclusa ogni difesa e le appostazioni sono sempre in rete perchè “non si possono togliere”. Ergo un blogger può massacrare chiunque senza subire conseguenze di sorta. Io comunque Vulpio lo ho querelato anche se non mi interessa l’esito perchè mi farebbe schifo accettare da lui un solo euro di risarcimento. Continuerò a lottare ed invito tutti coloro che vengono infangati gratuitamente da tale giornalista e da altri della sua risma a reagire.
giuseppe tommasino
Mag 16, 2011 @ 17:03:52
sarei curioso di sapere come i lettori giudicano la condotta di Vulpio che dopo avermi aggredito facendo ricorso al mendacio per scopi che non ha confessato, è rimasto del tutto insensibile sia alle mie richieste di rettifica e sia ai miei, ritengo, legittimi sfoghi. E’vero che io non sono nessuno, ma sono pur sempre titolare di una dignità come ogni essere umano. Mi sembra che Vulpio, autodenominatosi da tempo paladino della onestà, della verità, della trasparenza, del coraggio civico, in questo caso, modestissimo quanto si vuole, non dia un esempio di coerenza e di onestà intellettuale. A parte ciò se Vulpio ha tempo potrebbe leggere il commento di Michele Imperio “Magistrati milanesi e magistrati di puglia: nuovi demoni della storia di Italia n.7”: così capirà di quale congiura sono stato vittima. Giuseppe Tommasino
Dario Spinelli
Mag 19, 2011 @ 22:32:02
Dott Tommasino, lasci stare, non perda il suo tempo. Spero che lei non abbia visto il programma in prima serata su RAIUNO il 18/05/11. La penna selvaggia a collaborato ad un grande successo!!! Il programma e’ stato soppreso dopo meno di 24 ore. Un vero record, complimenti ai professionisti.
dario spinelli
Mag 19, 2011 @ 22:33:41
Dott Tommasino, non perda il suo tempo. Lo lasci perdere. Spero che non lei non abbia visto il programma in prima serata su RAIUNO il 18/05/11. La penna selvaggia ha contributo ad un grande sucesso. Il programma e’ stao soppresso in meno di 24 ore. Un vero record. Che professionalita’!!!!
giuseppe tommasino
Mag 22, 2011 @ 23:52:26
Grazie signor Dario. Lei ha perfettamente ragione. Ma irrita e non poco rilevare come certi giornalisti si sentano titolari di un immenso potere: proprio come certi magistrati che scambiano un servizio da rendere alla collettività per un potere concesso loro quasi per volontà divina. Bisognerebbe, poi, conoscere il retroscena dell’efferato attacco sferrato dal Vulpio nei miei confronti. Registro, comunque, l’ assordante silenzio del predetto, certamente motivato dalla considerazione che, per quello che valgo ( e cioè zero) non è il caso di intervenire. Forse su tali aspetti caratteriali del giornalista in questione i suoi estimatori dovrebbero riflettere. Giuseppe Tommasino