Il mese di maggio è il mese della Madonna. Ed è anche il mese in cui, il giorno 27, compie 100 anni Henry Kissinger, e il mese in cui, il giorno 9, anno 1978, muore Aldo Moro, assassinato con 12 colpi di armi da fuoco: 8 di pistola, poi due di mitraglietta Skorpion e infine altri due di pistola. Il tutto nell’arco di un quarto d’ora – all’alba del 9 maggio 1978 -, affinché Moro non morisse subito, ma soffrisse l’agonia della morte.
«Si è voluta dare una lezione preventiva a chi di dovere e additargli la fine che avrebbe fatto se avesse superato alcuni limiti invalicabili», scrivono Emanuele Montagna e Franco Soldani nel libro “Lei la pagherà cara” (Pendragon), la frase che Kissinger, segretario di Stato durante la presidenza di Gerald Ford, rivolse al ministro degli Esteri italiano Moro durante una visita ufficiale negli Stati Uniti, nel 1974. All’incontro erano presenti il presidente della Repubblica italiana, Giovanni Leone, e la moglie di Moro, Eleonora Chiavarelli, che nel 1980 riferì il colloquio, testimoniando davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta.
L’efferato assassinio di Moro, scrivono ancora i due autori, «conteneva un potente significato simbolico indirizzato alle future generazioni di ceto politico, aveva l’intento di atterrirle e funzionare da deterrente preventivo nei confronti di ogni loro velleitaria intenzione di alterare in qualche modo gli equilibri geopolitici ed economico-finanziari di potere in cui si trovava ormai incastonata (e incatenata) l’Italia postbellica… in modo che a nessuno in futuro venisse in mente di poter immaginare l’Italia come Paese indipendente e sovrano… Difatti, da quell’epoca in poi a nessuno è più venuto in mente di mettere in discussione la Nato e l’egemonia statunitense sull’Europa intera e sull’Italia in particolare, divenuta colonia a tutti gli effetti del capitale finanziario Usa».
Moro è morto (assassinato) a 61 anni. Salvador Allende, presidente del Cile rovesciato da un golpe firmato Usa-Cia-Kissinger nel 1973, è morto suicida a 65 anni: era assediato nel Palacio de la Moneda dall’esercito golpista di Augusto Pinochet e non volle consegnarsi nelle sue mani. Pinochet, un criminale, è stato dittatore del Cile fino al 1990 e ha fatto uccidere, torturare e sparire decine di migliaia di persone. E’ morto nel 2006, a 90 anni, senza mai essere processato per i suoi crimini.
La morale è la seguente. Se sei un Moro o un Allende non arrivi ai 70 anni. Se sei un Pinochet puoi vivere molto più a lungo e anche morire nel tuo letto. Ma se sei il Potere, se sei Kissinger, campi cent’anni e anche di più. Però anche tu prima o poi devi rendere l’anima a Dio. E in quel momento vorrai incontrare Moro e Allende. Solo che loro saranno in Paradiso e tu all’Inferno. Ma non pensarci. Buon compleanno Henry, l’Inferno, per ora, può attendere.
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