
Interrotta la farsa mediatica con le malattie immaginarie di Putin, che dovevano condurlo alla tomba già da un anno, e invece niente, ecco ripartire la farsa mediatica sui sosia di Putin. I quali vengono individuati in base a bitorzoli sul lobo, nei sul viso, rughe sulla fronte, e persino mascelle sostenute da dentiere. Secondo questa stucchevole propaganda dovrebbero quindi esserci almeno 15 o 20 sosia di Vladimir Vladimirovic Putin. Un delirio. Al quale ovviamente non crede nessuno. Ma il bello è che i camerieri del sistema mediatico imperante continuano imperterriti a servire sempre la stessa minestra, la stessa sbobba immangiabile. Mentre Lloyd Austin, segretario della Difesa Usa, al quale fin dall’inizio di questa storia prudono le mani, dice esplicitamente che «sarà guerra mondiale se Pechino fornirà armi a Mosca» (già, solo gli Stati Uniti e la Nato possono dare armi a chi pare a loro e per ragioni loro).
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