Non mi aspettavo mica che questa notizia l’avrebbe data, chessò, “Il Foglio”, che non pubblica una garbata letterina di precisazioni nemmeno se gliela mandi due volte. Né mi aspettavo che l’avrebbero raccontata i giornali grandi e piccini. O i Tg 1, 2 e 3. Oppure le reti Mediaset. O la “nuova” La7. Oppure Sky, magari durante un Calcio Show.
No, questa notizia, che pure, come si dice in questi casi, “c’è tutta”, non l’ha data nemmeno la controcorrente Current Tv all’una di notte. E, soprattutto, non l’ha raccontata nemmeno il giornale che dice di dire “ciò che gli altri non dicono”, cioè FQ, il Fatto Quotidiano, che quando fa così a me piace chiamare “il Pacco Quotidiano” (non è che il sarcasmo può valere solo se chiami il Corriere della Sera “Pompiere della Sera”, no?).
Speravo allora che questa notizia, per spiegare com’è che funziona il giornalismo libero, quello che si chiede il perché e il percome, si riuscisse a raccontarla bene e tutta in uno dei “templi” del giornalismo libero, quella Columbia University di New York dove, a spiegare cosa sono la libertà e la stampa in Italia, sono atterrati i giornalisti Travaglio e Borromeo e il giudice di Cassazione Piercamillo Davigo.
Ospiti di Alexander Stille – figlio di Ugo Stille, il direttore che vent’anni fa mi chiamò al Corriere della Sera e del quale conservo un affettuosissimo ricordo -, i sopra citati Italians non hanno fatto nemmeno per errore un riferimento alle “cose di casa nostra” che fosse, diciamo così, un po’ diverso e un po’ più esaustivo dalla solita messa cantata su Berlusconi e il berlusconismo che ci impedirebbero – mannaggia – di raccontare “la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità”.
Ed ecco dunque la notizia.
Anna Finocchiaro (capogruppo Pd al Senato, magistrato in aspettativa) ha querelato il gip di Cremona, Clementina Forleo (appena diventata mamma di una deliziosa bambina di nome Stella, auguri). La Forleo a sua volta ha denunciato la Finocchiaro per calunnia.
Forte, no? E mica soltanto per il fatto (nessun riferimento al giornale) in sé, ma anche e soprattutto per l’antefatto (ancora una volta, nessun riferimento).
La vicenda riguarda un “summit” che si è tenuto il 6 giugno 2007 nell’ufficio della Finocchiaro. L’incontro è stato raccontato da Ferdinando Imposimato – ex senatore Ds ed ex magistrato – in due verbali ai magistrati di Brescia.
Fu un incontro – dice Imposimato – in cui si decise di inviare un’ispezione ministeriale alla procura di Milano, il cui fine nemmeno tanto coperto era quello di mettere sotto procedimento disciplinare per “incompatibilità ambientale” l’allora gip di Milano, Forleo, che si stava occupando delle famose scalate bancarie dei “furbetti del quartierino”.
Più avanti, se volete conoscerlo nei dettagli, trovate una sintesi della ricostruzione di questo incontro tratta dal mio libro Roba Nostra (Il Saggiatore, con prefazione – ohibò – di Travaglio e postfazione di Antonio Ingroia).
Racconto questa vicenda per una ragione molto semplice: non mi piace che su questa storia tutti tacciano. Ma lo faccio anche perché, mentre tutti tacciono, la signora Finocchiaro spara querele, invece di spiegare cosa è accaduto quel giorno in quella stanza, mentre il PQ ogni santo giorno non solo si vanta di dire “ciò che gli altri non dicono”, ma fa pure la morale a tutti.
Ebbene, il PQ non ha dedicato un rigo a questo argomento. Non vuole raccontarlo. Non vuole proprio toccarlo. Non lo ha fatto nemmeno in occasione della festa per il suo primo compleanno, in Toscana, dove per l’occasione si è parlato di corruzione. Tra gli invitati alla festa c’era anche il pm milanese Francesco Greco. Ma anche lui, silenzio. Eppure Greco è uno di quelli che sulla vicenda Forleo qualcosa potrebbe dirla. Per esempio, potrebbe spiegare chi e perché ha “custodito” nei cassetti, senza mai dire da quale altro ufficio le avesse ricevute, le carte che invece dovevano finire sulla scrivania del gip naturale delle “scalate”, cioè Clementina Forleo.
Né ha sprecato, il pur solitamente informato PQ, un solo rigo per raccontarci, così, per amore della pura cronaca, come mai l’allora procuratore aggiunto di Milano, Edmondo Bruti Liberati, avesse sentito l’impellente bisogno di scrivere (online, nelle mailing list dei magistrati) un duro quanto inopportuno commento contro la pronuncia del Tar Lazio che dava ragione alla Forleo e sconfessava il Csm che l’aveva cacciata da Milano e trasferita a Cremona (immaginate se una cosa del genere l’avesse fatta un altro, o la stessa Forleo).
E sempre per la completezza della nostra beneamata cronaca, ci saremmo aspettati di leggere da qualche parte o di sentire da qualcuno che i protagonisti in toga dell’impropriamente denominato “caso Forleo” sono stati – dopo la “eliminazione” del gip milanese – tutti promossi: Piero Gamacchio è diventato presidente di sezione del Tribunale, Filippo Grisolia (quello che per pura coincidenza, il 30 luglio 2007 – cioè il giorno successivo a quello in cui Clementina Forleo si assenta per malattia -, deposita il parere sul “deficit di equilibrio” da cui sarebbe stata affetta la stessa Forleo) è diventato presidente di sezione della Corte d’Assise, Francesco Greco è diventato procuratore aggiunto ed Edmondo Bruti Liberati procuratore capo, quest’ultimo con la ostentata “benedizione” di destra e sinistra (rientra anche questo tra gli esempi di “inciucio buono”, come il PQ ama definire le cose che sponsorizza?).
Con un certo ritardo rispetto alla diffusione del racconto di Imposimato, ecco arrivare la querela di Anna Finocchiaro contro Clementina Forleo. Anche in questo caso, giornali e tv fanno i distratti. Un trafiletto può bastare. Ma c’è un giornale che si distingue per capacità di distrazione (non possiamo dire “di massa” perché non lo consente il numero di lettori). E’ l’Unità di Concita De Gregorio, che alla notizia dedica poche righe senza spiegare nulla, nemmeno “l’antefatto”: a leggerlo, chiunque penserebbe che Forleo abbia tirato un ceffone alla Finocchiaro, o qualcosa del genere. Eppure, Concita sulla vicenda poteva farsi illuminare. Per esempio, da Luigi (de Magistris). Che sull’Unità tiene pure una rubrica e sull’argomento sa di tutto e di più. Anche perché proprio lui ha scritto la postfazione a un libro in cui si parla abbondantemente di questo “summit”. Il libro è “Il caso Forleo”, di Antonio Massari (che è anche giornalista del FQ). Niente. Su questo, zitta Concita, zitto Luigi – che ignora persino i frequentatori del suo blog che chiedono lumi sulla vicenda Forleo – e zitto Antonio.
Zitto pure quell’altro campione della legalità, della libertà e della “democrazia dal basso” che risponde al nome di Beppe Grillo da Woodstock, provincia di Cesena.
Nel momento in cui Forleo “serviva” (come il sottoscritto, del resto) – a lui, a de Magistris, alla Alfano, a Santoro, a Travaglio – aveva anche aperto la finestra “Forza Clementina” sul suo blog. Dopo, silenzio assoluto e censura sistematica – ma in nome della libertà di espressione, ci mancherebbe – per tutti i commenti critici (puntualmente “bannati”) che piovevano sul suo blog.
Evidentemente, chi gli scrive i testi e gli ha programmato il rilancio politico-economico, per lui molto redditizio, ha spiegato a Grillo che è meglio, per il bene della democrazia e per “non fare il gioco di Berlusconi”, si capisce, non toccare l’argomento Forleo e così tacere su quella brutta pagina scritta nel Palazzo di Giustizia di Milano nell’estate del 2007, specialmente se è una pagina di cui oggettivamente non si può dare la colpa al Caimano.
Zitto, naturalmente, anche il vicequestore di Polizia in aspettativa Gioacchino Genchi. Lo capiamo, in qualche modo. Come potrebbe parlare di questa storia senza “farla propria”? Se lo facesse, mannaggia, sarebbe poi costretto ad aggiungere al suo voluminoso libro quel capitolo – su alcune figure (o figuri) del Palazzo di Giustizia milanese – che da quel libro è misteriosamente scomparso appena prima di andare in stampa.
Zitto anche Antonio Di Pietro, che pure alla Forleo aveva offerto due candidature, gentilmente non accettate dal giudice, ma pur sempre segno di stima e di considerazione nei suoi confronti.
Di Pietro non sa bene che pesci pigliare, in questo momento, e un po’ va capito. I sondaggi lo danno in pericolosa discesa e i “suoi”, ogni giorno che passa, si rivelano per quello che sono, né “capaci”, né “fedeli” e meno che mai “leali”. Ma è certo però che se continua su questa strada – un piede di qua, uno di là, un altro su, l’altro giù – torna al 2-3 per cento degli esordi.
E Salvatore Borsellino? Che cosa è successo a Salvatore Borsellino? Il suo silenzio – mi riferisco al silenzio pubblico, poiché le dichiarazioni private in questi casi lasciano il tempo che trovano – su Clementina Forleo, alla quale, non dimentichiamolo, è stato anche assegnato il premio in memoria del fratello Paolo, è assai strano, singolare, imbarazzante.
Salvatore Borsellino sa meglio di tutti cosa significa essere lasciati soli. Anche lui si è convertito alle ragioni della “ragion politica”? Anche lui soppesa la verità – la verità dei fatti – prima di enunciarla? Anche lui si chiede, prima di parlare, “cui prodest”?
Lo so, mi si obietterà che le battaglie di principio valgono fino a un certo punto. Poi occorre vincere. Anche “facendo un patto con il diavolo”, come hanno detto e ridetto, guarda un po’, Di Pietro e Vendola, e come in giro si sente ripetere sempre più spesso.
Ecco, io non la penso così. Penso che “il diavolo” sia il Male e che se dici di voler allearti persino con il Male per far trionfare il Bene, oltre a dire una enorme sciocchezza, stai anche barando. Non può venire nulla di buono da chi è disposto ad accompagnarsi anche con “il diavolo”. Ci provò già Faust con Mefistofele e sappiamo tutti com’è andata a finire.
Credo invece che se ti batti per un principio devi farlo per affermare quel principio e basta, non devi chiederti a chi giova e a chi no. E’ una strada difficile da percorrere, è vero, anche perché, purtroppo, la politica, tutta la politica, anche quella che oggi si spaccia come “alternativa”, ride di considerazioni del genere. Le reputa ingenue, folli, autolesionistiche. Punti di vista. Nessuno è obbligato a fare ciò che non ha scelto. E poiché ognuno, alla fine, sceglie, ognuno risponde di ciò che fa. O non fa.
Per me, l’obiettivo non è “abbattere” Berlusconi o chicchessia. Per me, l’obiettivo, ma a questo punto sarebbe meglio dire: la speranza, è cambiare in meglio le nostre vite, il nostro Paese, con le idee e soprattutto con i comportamenti che devono essere coerenti con le idee (diffidate di chi sostiene che la coerenza è la virtù degli imbecilli). Faccio un esempio terra terra: non puoi parlare dei precari a 500 euro al mese e “soffrire” per loro e intanto guadagnare 500mila o qualche milione di euro l’anno. Soprattutto se quei soldi sono denari pubblici. Altrimenti non sei credibile. In fondo, il nocciolo della questione è tutto qui: la credibilità. Do you understand?
Buona lettura
da “Roba Nostra” (Il Saggiatore, seconda edizione, 2009):
“E’ il 6 giugno 2007. Clementina Forleo non è stata ancora trasferita e si appresta, per poterle valutare e selezionare, a sbobinare le telefonate dei tre «Orazi» (D’Alema, Fassino e Latorre, Ds) e dei tre «Curiazi» (Grillo, Comincioli, Cicu, di Forza Italia).
A Roma sono molto preoccupati. Tanto che decidono di tenere un «summit» al volo in una qualche stanza del Parlamento. Chi partecipa a questa riunione ristretta e di cosa si discute? Lo rivela ai giudici – durante alcuni faccia a faccia ad alta tensione, quasi costretto a farlo dalla sua (ex) grande amica Forleo – l’ex senatore Ds ed ex magistrato Ferdinando Imposimato.
Dice Imposimato: «Ci fu una riunione nella stanza del capogruppo Anna Finocchiaro, dell’Unione, nel corso della quale era sopraggiunto anche il ministro Mastella, sollecitato da altri convenuti (Calvi, Latorre e altri) a un’ispesione ministeriale presso il tribunale di Milano. Il ministro aveva inizialmente rifiutato di disporre l’ispezione, perché pensava di dover attendere le determinazioni dei presidenti delle Camere…». […]
Se nessuno può fermarla con le buone, allora come si fa? La si fermi con le cattive. In che modo? Ma con un’ispezione ministeriale, no? E dunque ecco la scena: la senatrice Finocchiaro (anche lei ex magistrato), il senatore Nicola Latorre (uno dei principali coinvolti nell’inchiesta sulle scalate bancarie), il senatore Guido Calvi (avvocato di Massimo D’Alema), Clemente Mastella […] più «altri» non meglio identificati: tutti quanti insieme appassionatamente che discutono e si scervellano su come meglio servire la mela avvelenata a Clementina Forleo attraverso un’ispezione ministeriale urgente al tribunale di Milano. Ma bisogna fare le cose per bene. Quindi, meglio avere anche «le determinazioni dei presidenti delle Camere», di cui si discute nella stanza della Finocchiaro […]
Le «determinazioni» non si fanno attendere un minuto più del dovuto. Lo stesso giorno, 6 giugno, a firma congiunta – Franco Marini per il Senato e Fausto Bertinotti per la Camera – arriva la «determinazione» tanto attesa, che esprime le «preoccupazioni» del Parlamento per quelle benedette telefonate.
Ci sono tutti. Anzi, no. Ne manca ancora uno. Il capo dello Stato. E il 23 luglio arriva anche lui. Giorgio Napolitano, dall’aula di Palazzo dei Marescialli, durante un plenum del Csm, rivolge un appello ai giudici, chiedendo che «non inseriscano nei loro atti valutazioni non pertinenti». […]
Dopo, parecchio tempo dopo, quando ormai chi doveva capire la lezione l’aveva abbondantemente capita, ecco che dal Quirinale giunge una smentita, o meglio, una rettifica, che spiega come il presidente Napolitano non intendesse riferirsi a nessuno in particolare, e quindi nemmeno al giudice Forleo.
Ma intanto la macchina si è messa in moto, ed è un tritacarne inarrestabile. D’altra parte, bisogna fare in fretta. Intercettando Antonio Fazio si è arrivati a Giovanni Consorte e intercettando quest’ultimo si è arrivati a Massimo D’Alema. La partita si fa sempre più pericolosa. Saltano le regole e i vecchi riferimenti che servivano da orientamento si rivelano inutili. Non c’è più nemmeno l’alibi del «nemico» della magistratura per definizione, il «nemico di destra». Ora il nemico, il Caimano, arriva anche dall’altra sponda della palude. E questo sembra fare ancora più paura. Scappano tutti. E quelli che non si dileguano si fanno caimani pure loro. La Forleo viene lasciata sola.
Il resto è gioco di accerchiamento. Dopo la riunione segreta ospitata dalla Finocchiaro e i pronunciamenti delle tre più alte cariche dello Stato, Clemente Mastella dichiara ai giornali che la Forleo non rispetta la Costituzione e D’Alema dichiara al duopolio tv Rai-Mediaset che si è oltrepassato il segno (cioè è stato chiamato in causa lui) e i giudici vanno puniti. E’ stato detto tutto. E’ tutto pronto. Immediata, scatta l’azione disciplinare promossa dal procuratore generale della Corte di Cassazione, Mario Delli Priscoli. […]
La decisione annunciata di trasferire Clementina Forleo con la fantasiosa motivazione della «incompatibilità ambientale» è assunta dal Csm il 22 luglio 2008. Ma Forleo andrà a Cremona in settembre. Fino a quella data, quindi, il gip di Milano competente sulla storiaccia delle scalate bancarie è ancora lei. […] Che cosa è accaduto dal 29 maggio al 29 luglio 2008?
In questi due mesi, la procura e l’ufficio gip di Milano hanno fatto di tutto per ritardare la decisione di iscrivere sul registro degli indagati il senatore Nicola Latorre. Invece di fare ciò che potevano (e forse dovevano) fare, i magistrati di Milano hanno solo dato a vedere di volerlo fare con urgenza. E così hanno scippato il caso delle scalate bancarie dalle mani del gip Forleo, nonostante fosse lei il giudice competente.
Una vicenda gravissima […] Ma quando anche nel palazzo di Giustizia di Milano si arriva a questo, è giusto chiedersi cosa ci si può aspettare da altre procure e altri tribunali. Forse è anche per questo che i giornali e le tv non ne devono parlare. E infatti non ne parla nessuno. Quando lo scrivo, devo farlo su un blog, il sito di gossip «Dagospia». Ma nemmeno questo è sufficiente a far sì che giornali, radio e tv riprendano la notizia.
Vediamo dunque come sono andate le cose.
Dopo l’ordinanza del gip Forleo (quella dei «complici e non semplici tifosi») sull’operazione Unipol-Bnl-Antonveneta-Rcs, la Camera dei deputati aveva dato il nulla osta all’iscrizione dei parlamentari sul registro degli indagati, affermando che non era necessaria l’autorizzazione del Parlamento.
Restava da decidere solo il caso di Latorre, per il quale si doveva esprimere la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato.
Nella sua ultima seduta del 22 gennaio 2008, la Giunta propone al Senato di restituire gli atti all’autorità giudiziaria, come vuole la legge.
In altri termini – questo è il senso della decisione della Giunta –, poiché in questo caso non si sta chiedendo di intercettare un parlamentare, ma di utilizzare le sue conversazioni con altri indagati, quel parlamentare può essere iscritto sul registro degli indagati. Quindi Latorre (proprio come aveva stabilito la Camera dei deputati anche per D’Alema, Comincioli e gli altri parlamentari indagati) era «iscrivibile» e la procura di Milano poteva farlo già all’indomani del 22 gennaio 2008. […]
Un mese dopo l’insediamento del nuovo Parlamento, il 29 maggio, la Giunta delle immunità parlamentari restituisce gli atti riguardanti Latorre al presidente del tribunale di Milano, Livia Pomodoro. La quale avrebbe dovuto trasmetterli, come aveva fatto in precedenza per gli atti della Camera, al gip competente, e cioè alla Forleo.
Invece quegli atti alla Forleo non sono mai arrivati. Ora, è vero che Livia Pomodoro e il capo «reggente» dei gip di Milano, Filippo Grisolia, nei giorni in cui si stavano cercando pretesti per massacrare la Forleo l’hanno accusata di protagonismo, mancanza di equilibrio e persino di «scarsa produttività». Ma nemmeno questa avversione nei confronti della Forleo poteva autorizzarli a non trasmettere gli atti al gip naturale.
E tuttavia, nel cristallino palazzo di Giustizia di Milano gli atti giunti dal Senato il 29 maggio vengono trasmessi direttamente alla procura, dove rimangono chiusi nel cassetto fino al 29 luglio. Saranno tirati fuori, «per l’urgenza a provvedere» due mesi dopo (l’urgenza? due mesi dopo?), quando è di turno il gip supplente Piero Gamacchio. E proprio quando la Forleo si assenta per malattia per alcuni giorni, a causa di un piccolo incidente domestico (rientrerà il 2 agosto). […]La richiesta di Gamacchio, sostenuta dalla procura di Milano (la firmano in cinque: il capo Minale, l’aggiunto Bruti Liberati, e i pm Orsi, Perrotti e Fusco) non si discosta granché da quella della Forleo, salvo in un paio di righe in cui si dice che le intercettazioni per cui si sta chiedendo l’autorizzazione «rimangono la sola fonte di innesco di una investigazione», ossia l’unico elemento per iscrivere Latorre tra gli indagati.
Ma allora, se è così, perché tutta questa perdita di tempo? Perché trattenere le carte per due mesi e poi sventolare l’urgenza a provvedere? Se Gamacchio non avesse fatto ciò che con ogni probabilità non avrebbe fatto la Forleo (qualora le avessero trasmesso gli atti che le spettava avere), a quest’ora le cose starebbero diversamente. Non ci sarebbero state tutte le danze inutili tra Roma e Strasburgo, tra parlamento italiano ed europeo, e Latorre, D’Alema e gli altri telefonisti, anche a loro garanzia si capisce, come per ogni altro cittadino, risulterebbero iscritti nel registro degli indagati.
Ma questo, in Italia, non si può dire. Non si può dire che il «caimano» Berlusconi, bene o male, nelle aule di giustizia ci è entrato (giustamente) affinché alcuni processi a suo carico fossero celebrati. Mentre per il «caimano» D’Alema (e compagni) non ci può essere nemmeno la semplice iscrizione in un registro degli indagati. […] Per la cronaca, resta l’esito finale: Forleo trasferita e Gamacchio promosso presidente di sezione.”
Segnala il post a chi vuoi tu:
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luca
Set 28, 2010 @ 10:23:13
tu sei un grande uomo. sono orgoglioso di averti votato alle europee. erano 15 anni che non andavo a votare
agnese
Set 28, 2010 @ 11:21:09
Ho riletto l’articolo due volte!!!Bello, chiaro, incisivo.
La notizie sulla Forleo è di un’importanza rilevante, da prima pagina, ma niente.
Carlo è vero la speranza è cambiare in meglio le nostre vite sopratutto mantenendo un’atteggiamento di coerenza, ma come tu sai, perchè lo hai descritto prima nei personaggi, la coerenza è una valore che appartiene ai coraggiosi, valorosi che hanno avuto e hanno una forte determinazione a non farsi mangiare da niente e da nessuno ma questi o sono morti o sono stati allontanati in silenzio e con il silenzio come la Forleo o che continuano a vivere nel silenzio come i ragazzi della Casa della legalità.
So che nessuno riprenderà questa notizia ma so anche che se ne parlerà sottovoce come solo chi TEME FA.
TI PREGO NON MOLLARE MAI.
FORZA CARLO MA SOPRATUTTO FORZA CLEMENTINA.
Fabio
Set 28, 2010 @ 11:42:17
Caro Carlo, il “Pacco Quotidiano” è diretto da quel Padellaro che con questo editoriale: http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=9NVHZ
“bacchettò” Travaglio per aver parlato delle scalate bancarie all’epoca sull’ “Unità”… quindi perchè dovremmo aspettarci che “si facciano del male” adesso?
Secondo me sarebbe comunque utile mandare questo post ai vari Grillo, Di Pietro, Travaglio, Vendola, MicroMega, Santoro, De Magistris, e anche a Salvatore Borsellino, perchè no? Magari erano distratti dalla casette di Montecarlo…
No si sa mai… visto che le elezioni si avvicinano qualcuno per fare la differenza potrebbe dire qualcosa in più… vedi Grillo che ad Annozero ha detto finalmente che l’ambientalista Vendola ha autorizzato gli inceneritori della Marcegaglia…
cinzia
Set 28, 2010 @ 12:12:05
Come mi hai insegnato tu “informare stanca”, ma pure “informarsi stanca”. Perchè questi dati non li trovi in giro facilmente. E leggere e capire richiede un grande sforzo.
Ma a me stancano pure tutti quelli della nuova ondata dei radicalchic-veritieri della comunicazione italiana, passando per Woodstock e fino a Current. Per non parlare dei titoli di Repubblica.it sulle canzoncine anti minzolini. Basta!
Grazie a te Carlo
gianfranco fiore
Set 28, 2010 @ 14:03:36
Occorre una legge per tutelare l’onorabilità dei magistrati dagli insulti gratuiti dei loro colleghi.Alla doooressa Forleo tutta la mia stima e mi auguro che la Finocchiaro possa chiarirsi,possibile che nessuno voglia mai fare passi indietro?Siamo diventati tutti dei piccoli dittatori da Corriere dei piccoli?
gianfranco fiore
Set 28, 2010 @ 14:04:14
Occorre una legge per tutelare l’onorabilità dei magistrati dagli insulti gratuiti dei loro colleghi.Alla dottoressa Forleo tutta la mia stima e mi auguro che la Finocchiaro possa chiarirsi,possibile che nessuno voglia mai fare passi indietro?Siamo diventati tutti dei piccoli dittatori da Corriere dei piccoli?
Fabio
Set 28, 2010 @ 16:05:34
Attenzione, Attenzione!!! Quelli del FQ sembra si siano fatti un autogol clamoroso ospitando vari blogger nella loro pagina… infatti il post di Gisella Ruccia http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/28/vendola-vs-grillo/65361/ porta alla luce le inchieste di Gianni Lannes su Vendola e adesso si trova perfino nella prima pagina!
Proviamo a segnalare pure il blog di Vulpio e vediamo cosa succede: http://www.ilfattoquotidiano.it/segnala-blog/
Anna
Set 28, 2010 @ 17:18:32
Come al solito sei sul pezzo….
hai “distrutto” in qualche riga, non casuale, tutto quello che di buono mi “pareva” ci fosse nel panorama politico e dei movimenti italiano.
Perchè cavolo nessuno riesce ad andare a fondo nelle “questioni”…
Perchè nessuno è sincero fino in fondo….???
Devo salvare dal “macero”, poichè nel tuo articolo non ho trovato riferimenti a comportamenti censori tenuti dagli stessi, nei confronti della Forleo, tali da giustificare un mio cambio di opinione, SALVATORE BORSELLINO e SONIA ALFANO.
Non sono giornalisti ne ex colleghi della Forleo, non credo che si possa dire che l’ hanno usata… a che scopo???
La loro solidarietà, seppur privata è sincera.
E non credo che abbiano usato neache Te.. anzi da loro ho solo e sempre sentito parole di elogio nei tuoi confronti…
Con stima crescente.
Anna
gaetano gaziano
Set 28, 2010 @ 17:56:02
Anna Finocchiaro aprì nella Valle dei Templi di Agrigento la campagna elettorale alle ultime elezioni regionali siciliane, dov’era candidata a governatore contro Raffaele Lombardo che da noi chiamiamo affettuosamente “don Arraffaele” per il vezzo che ha di arraffare tutte le posizioni di potere e collocarvi suoi fedelissimi.
Ci illudemmo quindi e le chiedemmo di prendere una posizione netta contro l’ignobile progetto di costruire un rigassificatore da 8 miliardi di mc. proprio sotto il tempio della Concordia dove l’ineffabile Finocchiaro fece il suo comizio elettorale di apertura. Ci rispose che avrebbe studiato il problema rigassificatore e che al riguardo avrebbe detto la sua.
Al secondo giro di comizi elettorali ad Agrigento, alla domanda di un garbatissimo telecronista locale se fosse contraria al rigassificatore sotto la Valle dei Templi, rispose piccata “cu ‘u dissi, u rigassificaturi s’avi a fari!!!” (chi l’ha detto il rigassificatore si DEVE fare) perdendo l’abituale aplomb. Ciò a dimostrazione del fatto che i don Rodrigo non sempre hanno il baffino alla Figaro, a volte indossano la gonnella delle lady di ferro.
Oggi Anna Finocchiaro governa la Sicilia alleata di don Arraffaele suo avversario politico alle elezioni regionali. Dalle nostre parti (e non solo) l’inciucio lo chiamano “laboratorio politico”.
E gli elettori, direte voi?
Per loro vale l’eterna massima del marchese Del Grillo: “io so’ io e voi non siete un c***o.
Ecco chi ha neutralizzato la giudice Clementina Forleo-Imposimato ai giudici di Brescia: “nell’ufficio della Finocchiaro si decise di “far fuori” Clementina Forleo”. | Informare per Resistere
Set 28, 2010 @ 18:55:27
Gianni
Ott 01, 2010 @ 13:37:54
Per la verità …
furono proprio le smentite ai giudici di Brescia
del Dott Imposimato e del Dott Blandini,
a dare conferma che i provvedimenti disciplinari
furono cosa buona e giusta.
Informati su cosa si scrisse all’epoca.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/12/05/trasferimento-forleo-csm-unanime.html
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200712articoli/28177girata.asp
PS
Com’è noto a chi legge e si informa, la Clementina
dopo aver sbroccato nei giudizi su leader politici manco indagati,
iniziò a vaneggiare pubblicamente sui poteri “politici, economici e giudiziari scesi in campo per ostacolare il suo lavoro di giudice”
Ed altresì è noto, a chi legge e si informa,
che 3 mesi dopo ritrattò tutto,
cercando di abbindolare il mondo su teoremi costruiti da altri.
http://archiviostorico.corriere.it/2008/aprile/03/Forleo_nego_pressioni_politici_co_9_080403107.shtml
Ri/leggersi gli articoli dell’epoca,
oltre a colmare lacune ed ignoranze,
palesa le meschinità degli speculatori
che come sciacalli, volteggiano sul niente.
Buona giornata
DavidB
Ott 31, 2010 @ 12:23:00
Confermo. La Forleo, evidentemente sotto pressione, fece dichiarazioni che poi non ebbero seguito (legale). Vulpio dovrebbe ricordare questo prima di costruire casi.
0fratto0
Set 28, 2010 @ 19:59:53
vedere per credere.
dituttounblog.com – Un blog senza padroni » Blog Archive » Imposimato ai giudici di Brescia: “Ecco come nell’ufficio della Finocchiaro si decise di “far fuori” Clementina Forleo”. Finocchiaro querela e Forleo la denuncia per ca
Set 28, 2010 @ 20:24:33
Tito
Set 28, 2010 @ 23:24:24
Sei unico…
laura raduta
Set 28, 2010 @ 23:29:06
ottimo articolo, come la maggior parte.. vedo con piacere che non hai paura di dire la verità.. anche se questo ti sta sempre piu isolando..
il PQ è inqualificabile.. alle ultime elezioni hanno censurato la terza candidata alla presidenza del Lazio. http://retedeicittadini.it/?p=3947 da allora ho capito che è proprio un pacco!!!
buon lavoro, c’è grande bisogno!
Larry Minore
Set 29, 2010 @ 01:18:28
Secondo me l’equivoco sta nel concetto di democrazia: in Italia non è vero che corrisponde al concetto di libertà. Democrazia in Italia vuol dire che chi è più forte comanda. Punto.
Gianni
Set 29, 2010 @ 01:24:13
Intanto sarebbe interessante sapere quali reati il Vulpio pensa possano aver commesso Fassino, D’Alema e La Torre.
Sperando non ci faccia ridere con l’aggiotaggio.
(ricordiamo a Vulpio ed agli astanti, che la Procura di Milano ai tre politici ha giusto mandato gli auguri di Natale).
Poi sarebbe interessante sapere a che titolo un ex ex come Imposimato sarebbe stato convocato al summit.
Le telefonate con Consorte, che tutti conoscono grazie al lavoro sporco di persone, queste si, attualmente a processo, non rivelano nulla di illecito.
Lo stesso Consorte vive quei processi farsa con serenità.
Al momento, per comodità, ha giusto patteggiato cose ininfluenti che gli hanno consentito di riavere una montagna di soldi e di riprendere a fare il manager finanziario.
Un italiano informato, sa quali sono i reati in questi casi tra politici e banchieri, dai tempi della Banca Romana alla Popolare di Lodi passando per Sindona e la Eurocredinord.
Per cui sa che l’affaire BNL/Unipol è patacca da giornalismo incapace e da PM da talk show.
La Forleo è stata giustamente mandata tra le mucche e la nebbia, per i litri di pipì extravaso.
Mi è più facile pensare che certi personaggi siano un po’ paranoici, piuttosto che pensare a complotti orditi da 100 giornali,1000 politici, Magistratura tutta, fruttivendoli e pellicciai foggiani…. riuniti in megassociazione a nascondere.
Su Vulpio. Si dia una calmata
Otto Buchner
Set 29, 2010 @ 14:04:38
>Per cui sa che l’affaire BNL/Unipol è patacca da giornalismo >incapace e da PM da talk show.
Come l0’inchiesta why not di de magistris ?
gaetano gaziano
Set 29, 2010 @ 17:08:25
Di quali reati possano esser incriminati i “compagni” Fassino, D’Alema e La Torre non potremo saperlo perché tutte le indagini a loro carico o sono state velocemente archiviate o, peggio, sono stati “fatti fuori” i giudici che indagavano, com’è successo a Luigi de Magistris e a Clementina Forleo.
Al popolo bue dei “compagni”, che non vedranno mai condannati i loro beniamini perché i processi vengono insabbiati o trasferiti i giudici, resterà “l’orgoglio” di sapere che i leader della sinistra-proletaria sono stati contenti di “avere una banca” (Fassino) o di “sognare con Consorte” (D’Alema).
Vulpio deve darsi una calmata? Per fortuna che ancora oggi esistono giornalisti coraggiosi che ci raccontano la verità in un contesto generalizzato di pennivendoli che magari si nascondono dietro un nickname per fare un semplice commento
Gianni
Set 30, 2010 @ 01:57:55
Le archiviazioni sono la logica conclusione
di spunti di indagine rivelatisi insussistenti.
E’ la norma.
La velocità è proporzionale alla mole di elementi da valutare.
Qui diciamo… erano una moletta.
E la solita scusa degli incapaci, che frignano perchè ci hanno tolto l’inchiesta, è infantile.
Lei ha letto qualcosa ascrivibile a reato in quella vicenda?
Sente puzza di aggiotaggio? di insider trading? di corruzione? di peculato? di furto dello stereo?
Il diritto moderno ha rovesciato l’impostazione del processo inquisitorio.
Da qualche secolo, non è che uno si deve difendere dal niente.
E’ l’accusa che deve dimostrare un reato compiuto.
L’interessamento di leader politici della sinistra,
all’esito di una importante operazione finanziaria
fatta dal gruppo finanziario della Lega delle Cooperative …. è atto dovuto.
Tutto il resto è noia.
gaetano gaziano
Set 30, 2010 @ 18:12:19
Bella e dotta l’espressione “il diritto moderno ha rovesciato l’impostazione del processo inquisitorio”.
Complimenti!
Peccato però che lo scippo delle indagini o il trasferimento dei magistrati che indagano avviene sempre quando ad essere inquisiti sono i “compagni” dal nome illustre come Fassino, D’Alema e La Torre.
Tutto ciò per lei si chiamerà noia, per i cittadini onesti si chiama indignazione.
Andrea Losi
Set 29, 2010 @ 02:00:27
La ringrazio per l’articolo, che effettivamente mi ha colmato un vuoto d’informazione sulla vicenda Forleo.
Le faccio notare che il banner “Forza Clementina” è ancora presente sul blog di Grillo.
giovanna nicolosi
Set 29, 2010 @ 09:14:46
Grazie per l’articolo,ma come si fà per una donna come me (che deve fare i conti per poter arrivare a fine mese)seguire storie come queste,capirle richede sforzo e tempo,e dopo si sente una grande delusione.Ma dove sono gli ideali,ma che cosa vuol dire DEMOCRAZIA nel nostro paese?
Fabio
Set 29, 2010 @ 09:30:46
Cito un articolo di Massimo Fini:
“E’ un sistema feudale, dove scorrazzano oligarchie onnipresenti e onnipotenti, le quali agiscono con dei propri ‘bravi’ in chiave moderna, che potrebbe anche essere tranquillamente definito delinquenziale e che comunque non ha nulla a che vedere con la liberaldemocrazia. Questi partiti, queste oligarchie di potere, queste aristocrazie mascherate, che hanno tutti i privilegi delle aristocrazie storiche (non lavorano, non pagano le tasse su un a parte consistente dei loro profumatissimi emolumenti, hanno, di fatto, un diritto penale diverso da quello cui è soggetta la maggioranza della popolazione, girano con imponenti scorte) senza peraltro averne nemmeno gli obblighi, schiacciano l’individuo singolo, l’uomo libero che, per quel tanto di dignità che gli è stata lasciata, non vuole assoggettarsi a questi umilianti e ambigui infeudamenti, cioè proprio quel soggetto di cui il pensiero liberale intendeva valorizzare capacità, meriti, potenzialità e che sarebbe il cittadino ideale di un a democrazia, se esitesse davvero, e ne diventa invece la vittima designata. Non siamo che sudditi. Che ogni tanto, con le elezioni, vengono chiamati a legittimare questo sistema infame e a scegliere da quale oligarchia preferiscono essere dominati e umiliati.”
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=16587
lucia
Set 29, 2010 @ 10:38:48
Cav…….olo! La Finocchiaro e compagni sono in vera difficoltà…Non trovano che tale “Gianni” a fargli da portavoce, tra una mungitura e un’altra di mucche (o Vacche) di casa sua.
cvulpio
Set 29, 2010 @ 12:41:28
Sarà mica proprio “lui”, il Gianni Consorte da Chieti? O forse no, visto che confonde gip e pm… Bah… In ogni caso, cara Lucia, voglio rassicurarlo. Sono calmissimo.
Hasta la vista!
Gianni
Ott 01, 2010 @ 14:08:23
Visto che non replica alla sostanza e cialtroneggia su banalità…
La mia definizione di PM da talk show nasce proprio
dagli sbroccamenti della Clementina,
che come ebbe a dire il Procuratore Gen della Cassazione,
usò toni, argomentazioni e conclusioni che travalicavano il ruolo di un gip sconfinando in quelle di un pm.
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/caso-forleo/forleo-unipol/forleo-unipol.html
C’è chi si crede Napoleone e chi,
nel salottino dell’ex sodale Santoro o davanti a radio e tv,
si sente PM.
PM da talk show appunto
Salvatore Borsellino
Set 29, 2010 @ 11:33:38
Caro Carlo, ti invio il post che ho pubblicato oggi sul mio sito http://www.19luglio1992.com :
Su segnalazione di una amico, Benny Calasanzio, leggo sul blog di Carlo Vulpio, un post nel quale si parla di una notizia che è stata trascurata (o oscurata ?) dalla quasi totalità dei media, cioè la querela da parte di Anna Finocchiaro al gip di Cremona Clementina Forleo e la conseguente denuncia della Forleo alla Finocchiaro per calunnia. Rimando al blog di Carlo per i particolari della notizia che sicuramente avrebbe meritato una attenzione e una evidenza ben maggiore ma sento la necessità di soffermarmi in questa sede sul fuoco amico (amico ?) che da parte di Carlo Vulpio viene indirizzato verso Gioacchino Genchi, il Fatto Quotidiano (denominato Pacco Quotidiano), Marco Travaglio, Beppe Grillo, Concita De Gregorio, Antonio Massari, Luigi De Magistris, Antonio Di Pietro e, buon ultimo, me stesso, Salvatore Borsellino.
Tralascio di occuparmi di quanto scrive degli altri, penserà ognuno di loro se lo riterrà opportuno, a farlo, ma ritengo indispensabile prendermi carico della parte che mi riguarda.
Scrive Carlo Vulpio : “E Salvatore Borsellino? Che cosa è successo a Salvatore Borsellino? Il suo silenzio, mi riferisco al silenzio pubblico, poichè le dichiarazioni private lasciano il tempo che trovano – su Clementina Forleo, alla quale non dimentichiamolo è stato anche assegnato il premio in memoria del fratello Paolo, è assai strano e singloare, imbarazzante. Salvatore Borsellino sa meglio di tutti cosa significa essere laciati soli. Anche lui si è convertito alle ragioni della “ragion politica”? Anche lui soppesa la verità – la verità dei fatti – prima di enunciarla? Anche lui si chiede, prima di parlare “cui prodest”?
Bene, caro Carlo, devo dirti innanzitutto che a Clementina Forleo io mi sento legato da un profondo affetto, che mi sento di poter dire reciproco, e che io, che vivo del mio lavoro, che non sono ne un giornalista ne un politico e che non dispongo ne di segreterie ne di addetti stampa, non mi sento affatto “imbarazzato”. Ho sempre ritenuto e continuerò a ritenere che la solidarietà espressa in privato, con la voce tramite una telefonata o per iscritto, tramite una mail privata, siano, almeno dal punto di vista umano, che è quello che ho sempre privilegiato, di gran lunga più importante di un comunicato stampa, mezzo che, tra l’altro, adopero molto raramente e solo in occasione di avvenimenti che riguardino direttamente la mia lotta per la Verità e la Giustizia sulla strage che è costata la vita a mio fratello e su quanto a questa strage è legato. E’ per questo che non mi sono lamentato della mancanza di solidarietà, espressa pubblicamente, in occasione della citazione in giudizio civile, tuttora pendente, che ho subito da parte del giudice Alberto Di Pisa per avere espresso il mio parere in merito alla opportunità della sua nomina a capo della Procura di Marsala, cioè proprio della Procura di cui, prima del suo assassinio, era stato a capo mio fratello Paolo. Per la verità non ho ricevuto quasi nessuna comunicazione di solidarietà neanche in privato, ma probabilmente questo è dovuto al fatto che, anche in questo caso, ho tralasciato di emettere un “comunicato” al riguardo.
Forse non mi conosci abbastanza, caro Carlo, per sapere che, prima di “convertirmi ragion politica”, prima di “soppesare la verità dei fatti prima di enunciarla”, prima di chiedermi “prima di parlare ‘cui prodest'”, dovrei ammalarmi di qualche malattia senile che sovverta completamente il mio modo di pensare. Per il momento continuerò a pensare che prima di continuare a distruggerci, ad attaccarci e a denigrarci vicendevolmente dovremmo pensare che c’è un nemico comune da combattere e che così non facciamo e non continueremo a fare altro che il suo gioco.
Salvatore Borsellino
Carlo Vulpio
Set 30, 2010 @ 01:13:09
Caro Salvatore,
intanto grazie per essere intervenuto. Finora, sei l’unico delle persone da me citate ad averlo fatto (e ho l’impressione che tale rimarrai, ma potrei sbagliarmi e in tal caso ne sarei contento).
Ti rassicuro subito, caro Salvatore: nessun “fuoco” da parte mia, né “amico” né “nemico”. Solo fatti.
Fatti così importanti ai quali chi sa – e chi dice di svolgere un ruolo al servizio della libertà, della democrazia, della verità e della giustizia – ha il dovere di rispondere.
Per favore, Salvatore, non chiamare anche tu “attacchi” ciò che invece sono fatti stringenti e questioni dirimenti, da cui non si può prescindere, magari in nome della necessità – che è sempre più soltanto un alibi – di far fronte al “nemico comune”.
Quando accade ciò che ho raccontato (non solo in questo post, ma anche in quelli già pubblicati e negli altri che pubblicherò, oltre che nei miei libri), quando accade tutto questo e chi dovrebbe parlare non parla, ma si gira dall’altra parte e addirittura censura, ecco, io non so più chi sia il “nemico comune”.
So bene invece che in questi casi, per chi pone le questioni che ho posto io, che pone il giudice Forleo, nel modo in cui sia io sia lei le abbiamo poste, scatta l’isolamento, l’ostracismo, il silenziamento.
Tu, questo crescendo pericoloso lo conosci meglio di tutti noi. E sai meglio di tutti noi che questi non sono “fatti personali”, ma “fatti pubblici”, che richiedono testimonianze pubbliche, prima che producano esiti nefasti – che possono essere tragici, com’è stato per tuo fratello Paolo, o più semplicemente odiosi, risolvendosi nell’abrogazione e nella manipolazione della memoria come nei regimi totalitari.
Caro Salvatore, bisogna entrare nel merito e spiegare. Altrimenti saremo fatti a pezzi, chiunque “comanderà”. Se non entriamo nel merito e non spieghiamo, se non chiediamo conto e ci intruppiamo facendoci “massa”, se continuiamo a evocare il “nemico comune” per giustificare o tollerare altre nefandezze, beh, se facciamo questo e ignoriamo i fatti, magari passandoci sopra con un carro armato, allora avremo perso.
Ma voglio dirti anche un’altra cosa. Se applicassimo questo stesso “schema” alla tua tragedia familiare – che è anche la nostra tragedia, perché il vostro non è un dolore o un fatto privato -, potremmo non saper distinguere più non soltanto il “nemico” (comune o meno), ma anche gli assassini di tuo fratello.
Altre parole non servono.
Ti abbraccio
Carlo
ivan bugini
Set 30, 2010 @ 02:29:37
Condivido tutto quello che ha scritto Salvatore Borsellino e mi auguro che Carlo Vulpio mediti soprattutto sull’ultima frase.
Approfitto per inviare un affettuoso saluto a Clementina Forleo, a Salvatore Borsellino e naturalmente anche a Carlo Vulpio.
Siete tre persone che stimo ed apprezzo per il vostro coraggio.
ivan bugini
gianfranco fiore
Ott 01, 2010 @ 14:53:58
Il duca di mantova ai suoi cannonieri che non volevano sparare per non colpire gli alleati rispose che spagnoli o francesi tutti nemici sono.Hannah Arendt rimase colpita dalla banalità da uomo comune di Eichmann ma non mancò lo strale a David Ben Gurion reo di mischiare politica e diritto,un peccato veniale vita la Shoah ma nessuno se la sentì di rispondere alla troppo buona Arendt. Sono questioni chiare ma meno chiare sono le vicende Italiane dove le antipatie personali e politiche da guelfi e ghibellini lasciano poi il passo agl’inciuci e alle consorterie mafioso massoniche e chi pensa ai fatti con la sua testa rischia di essere ko strano.Rvitiamolo.
Al Freedom
Set 29, 2010 @ 12:26:40
Dopo aver letto tutto l’articolo e i commenti fino ad ora postati, mi rendo conto che per scrivere “cosa era successo” e capire che “tanti piccoli dettagli” sono inutili, quando abbiamo già stabilito che il male alla Forleo è stato fatto, mi rendo conto che ci hai messo tutto l’impegno che potevi per sparare a zero su qualsiasi cosa ti venisse a portata di “penna”.
E solo perchè non sono entrati nel dettaglio della storia citando particolari che arricchiscono “il fatto” che bene o male già conosciamo.
Infatti mi chiedo: ci sarà qualche argomento che nella tua carriera hai tralasciato o non hai raccontato con tata dovizia di particolari?
Ecco: non vedo comunque il motivo per darti addosso visto che hai fatto sempre bene il tuo lavoro.
Un saluto,
Alf
gina
Set 29, 2010 @ 13:03:15
Prendetela con Salvatore Borsellino fai lo stesso errore che facevano certi “stimatori”di Falcone e Borsellino.Dovresti sapere che certi attacchi sono più lesivi del silenzio,perchè vengono dal “fuoco amico”,come li chiama giustamente Salvatore.
Credo che il minimo che puoi fare è chiedere scusa a Salvatore Borsellino.
donato
Set 29, 2010 @ 16:29:32
Ho letto il libro di Vulpio “Roba Nostra, ed anche la pre e la post fazione, e dopo averlo letto mi sono convinto che Vendola mi aveva fregato, e che, però, non glielo avrei più permesso; ho visto spesso , nella trasmissione “il graffio”, il giornalista che mi ha soddisfatto solo nella Trasmissione con il Procuratore Laudati: pacato, logico, preciso nelle domande e nelle puntualizzazioni. Poi…ha sempre prevalso, anche quando aveva evidenti motivi di giustizia, la sua carica polemica per…la polemica.
Quasi tutti i post di Vulpio contengono degli elementi “corrosivi” che – badate bene- non intaccano la sostanza che passa nella sua (spesso) drammaticità, a prescindere dal come viene evidenziata.
Ovvio che Vulpio non è perfetto -tra l’altro ha scritto o scrive ancora su un giornale che sta agli antipodi di come lui vede il giornalismo- come non sono perfetti gli altri.
Ma Carlo Vulpio a me piace, specie nei suoi libri, ma mi piacciono anche Grillo e il PQ pur sapendo che …non sono perfetti .
Buon Cammino
Donato Curcio
Larry Minore
Set 29, 2010 @ 17:50:38
Vulpio, nell’articolo, rimprovera a Borsellino di non essersi espresso a favore della Forleo per un preciso motivo, non contribuire a isolarla, per via che l’isolamento, secondo Borsellino stesso, quando c’è di mezzo il potere, sarebbe l’anticamera di qualcosa di peggiore. Borsellino risponde dicendo che è suo diritto non avere una posizione pubblica. Mah!
gianluca
Set 29, 2010 @ 17:58:38
Caro Salvatore,
in questo ultimo anno… il nostro rapporto di stima e di reciproca confidenza… e’ cambiato in modo repentino. E non per mia volonta’. Mi sono chiesto piu’ volte, senza riuscire a darmi una risposta soddisfacente e logica, cosa sia potuto accadere per interrompere i nostri contatti in maniera cosi’ traumatica . Le tue condizioni precarie di salute e l’affetto che nutro ancora nei tuoi confronti ,non mi hanno fatto pero’ desistere dal cercarti per telefono e per mail. Insistentemente. Ho coinvolto anche alcuni tuoi ”fedeli” collaboratori pregandoli di farti sentire la mia vicinanza e, nel contempo, ho manifestato loro l’auspicio di poterti parlare. Niente…! Sei sparito..! Essendomi sempre comportato in modo corretto e non personalistico e non avendo avuto privatamente nessuna risposta, sono ora a chiederti pubblicamente cosa sia successo? Il fatto di essere un soggetto pensante senza nessuna tessera sindacale e/o di partito in tasca, pensavo fosse un requisito positivo e non negativo. Il fatto di non ‘’ guadagnare’’ con la politica e di non essere rappresentato da nessuno schieramento attuale , pensavo potesse creare tra noi un rapporto privilegiato, basato esclusivamente sulle idee, sul confronto e sulla stima. Nelle nostre conversazioni telefoniche amavi dirmi che preferivi un amico vero che la pensa diversamente da te e che ti dice di aver sbagliato, ad un finto nemico che ti dia sempre ragione per meri interessi personali. Siccome ho investito tempo e speranze nel Movimento delle Agende Rosse, credo di essere almeno in credito di una risposta convincente. Non credi…?
Se non per me, fallo almeno per tutte quelle persone che come me ti hanno dedicato la loro presenza ed il loro tempo. Quelle persone , e sono tantissime, che hanno abbandonato in massa il Movimento delle Agende Rosse perche’ non lo hanno piu’ sentito vicino alla memoria di Paolo Borsellino. Fallo almeno per chi, come me, era presente a Piazza Farnese, a Piazza Navona, di fronte alla Bocca della Verita’, accanto a Pino Masciari davanti al Quirinale e a fianco del ”primo” Genchi, (quello che non si sentiva ancora Cristo sceso in terra..).
La mia presenza fissa e credo apprezzata su http://www.19luglio1992.com e la mobilitazione sulla rete, non sono stati episodi occasionali….ma la testimonianza e l’impegno di una persona che si aspettava qualcosa di concreto e di innovativo dal tuo movimento. Con il tempo, le cose sono cambiate.. Fino a quando sono stato il demolitore di Berlusconi e della ‘’cricca’’,sono stato considerato funzionale al vostro progetto, quando invece ho iniziato a manifestare dubbi e sconcerto sulla strategia del movimento e sui suoi cambiamenti… e dubbi su persone ad esso collegato, sono stato ‘’ de facto’’ espulso da esso. Senza un chiarimento, senza un confronto. Per molto tempo, visto che sono una persona razionale, ho tenuto sopite le mie convinzioni ed il mio disappunto. Con il passare del tempo, pero’, gli accadimenti e gli svliluppi giudiziari, le vicende ed i comportamenti di alcuni politici ed ex magistrati, quelli di ” finti collaboratori di giustizia” , la testimionianza mirabile e commovente di Clemetina Forleo e non ultimo il bellissimo pezzo di Carlo Vulpio, mi hanno confermato clamorosamente quelle che erano le mie convinzioni e i mie dubbi su talune persone..
Ti rinnovo alcune domande e concetti che non hanno mai avuto risposta.
1 Perche’ un movimento nato come apartitico si e’ via via appiattito sulle posizioni strumentali e giustizialiste dell’ Italia dei Valori… ? E perche’, nonostante il tuoi divieti, spesso vi erano durante le manifestazioni , proprio le bandiere dell’ Italia dei Valori …? Cosa centrano quelle bandiere con la memoria di tuo fratello.. ?
2 Le prerogative e le finalita’ iniziali del Movimento, non erano quelle di ritrovare l’Agenda Rossa di Paolo, di aiutare la magistratrura e scoprire gli esecutori materiali ed i mandanti della strage di Via D’Amelio ?
3 Non ti e’ sembrato quantomeno improprio sdoganare e dare dignita’ morale e processuale ad un pregiudicato, ex drogato e ladro come Ciancimino jr….? Un mentitore di professione decisosi fintamente a collaborare con la giustizia , solo perche’ inteteressato a salvaguardare il bottino di svariati milioni di euro che il padre Don Vito Ciancimino, mafioso, ha rubato alla brava gente di Palermo…?
3 Cosa centra il movimento delle Agende Rosse con la tua partecipazione la No-bday , la vicinanza ai grillini e a movimenti radicali di estrema sinistra spesso anticlericali…? Io stesso ho visto e sentito, davanti alla Bocca della Verita’, svariate persone del Movimento augurarsi una Piazzale Loreto per il premier, un grave incidente alla Gelmini quando era ancora incinta e un cancro al Papa. Pensi che queste siano persone con le quali creare un dialogo e una alternativa…? Queste sono bestie. Queste persone hanno solo nemici e risentimento, io ho avversari politici da combattere lealmente.
4 Cosi facendo, non ti sei reso conto di marginalizzare e di escludere sostanzialmente le persone di estrazione liberale e di destra, parlo di quella destra vicina ai temi della legalita’ e quindi lontana anni luce dal Pdl.. ?
3 Puoi confermare a tutti la tua sorpresa ed il tuo disappunto di allora….per essere venuto a scoprire che Sonia Alfano aveva creato ” impropriamente” un sito sulle Agende Rosse senza neanche avvertirti.. ? Decisione che ti ha poi creato molti malumori tanto da doverti poi costringere a censire gli iscritti al movimento esclusivamente sul tuo sito…
4 Come mai ti sei dimenticato di Clementina Forleo, coma mai non hai preso nessuna posizione contro Sonia Alfano e soprattutto nei confronti di Luigi De Magistris ( strano magistrato e politico inconcludente) che in sfregio del lavoro e delle precedenti indagini di Gabriella Nuzzi proprio su De luca, hanno poi appoggiato un pluri inquisito come lui…? Uscire dalla sala durante il convegno come hanno fatto loro mentre di Di Pietro appoggiava De Luca, li ha contraddistinti come persone prive di coraggio e opportuniste. Il loro comportamento e’ stato veramente intollerabile come riscontrato da molti anche sulla rete. Il successivo comunicato stampa di distinguo da Di Pietro che fara’ poi seguire la stessa Sonia Alfano, non ha convinto neanche i bambini. Se fossero state 2 persone ”super partes ”,si sarebbero dimesse di fronte ad una simile scelta del loro’’ ducetto’’ . Sentire parlare di questione morale certa gente mi fa venire il vomito. Come mai, per aver mosso delle domande lecite a Sonia Alfano sul sito , sono stato quasi minacciato di essere denunciato dal famoso avvocato Fabio Repici…? Come mai non hai mosso un dito in difesa’ della mia liberta’ di stampa..? Ripropongo le domande, certo di non offendere nessuno e sicuro che chi come lei ha appoggiato la campagna mediatica di Repubblica contro il premier e si e’ battuta per un anno contro la legge bavaglio, non potra’ avere paura di semplici doamnde. Le avevo chiesto se corrispondesse al vero, come letto tramite la stampa, se prima di candidarsi e venire eletta come indipendente nelle file dell’ Italia dei Valori, aveva sporto una querela nei confronti dello stesso Di Pietro in relazione alle indagini sull’ Autoparco…? Esiste una procedura o una legge per cui tutti i familiari delle vittime di mafia sono stati assunti come lei alla Regione in qualita’ di funzionario.. ? Pensi anche tu, come detto da Sonia Alfano recentemente, che Ultimo sia paragonabile a Riina… ? A cosa era dovuta la sua partecipazione al convegno di Forza Nuova, schieramento neo-fascista.. ? E’ vero che Beppe Alfano era un convinto fascista…? E’ vero che in relazione all’assassinio del bravo cronista Beppe Alfano, la stessa Sonia si e’ opposta affiche’ le risultanze delle indagini non venissero rese pubbliche…?
5 Non ti crea disagio di intrattenere rapporti di cordialità con un pregiudicato come Leoluca Orlando, condannato con sentenza passata in giudicato…? Il ” killer mediatico” di Giovanni Falcone, da lui accusato di nascondere dentro i cassetti della procura le prove della colpevolezza di autorevoli esponenti della dc palermitana…? Il bravo Benny Calasanzio, tuo amico e stimato giornalista, ora purtroppo molto vicino a Sonia Alfano, mi scrisse che Giovanni Falcone incomincio’ a morire proprio quella sera in diretta televisiva. Voglio ricordare ai piu’ che Orlando ha confermato quelle accuse in una recente intervista al Corriere della Sera…! Cosa mi dici dell’accusa di Orlando che culmino’ in uno esposto presentato al CSM l’ 11 settembre 1991 che costrinse lo stesso Falcone a difendersi…. ? Io, invece, ti dico che a causa delle accuse di Orlando e per la presenza della mafia, per Falcone era diventato impossibile vivere a Palermo. Orlando ce l’aveva con Falcone perche’ il grande Giovanni aveva arrestato Ciancimino che era tornato a ‘’ fare affari e appalti con il sindaco Leoluca Orlando Cascio …‘’come recentemente ricordato da Claudio Martelli. Non ti sara’ difficile ritrovare la deposizione di Falcone fatta davanti al CSM.
6 Vorrei farti tante domande. Lascio al bravo Vulpio il compito di charire alcune cose ed a te di rispondergli.
Mi dispiace solo che tu non abbia voluto o potuto capire che Berlusconi rappresenta solo l’ultima anomalia, la piu’ grossa, di un paese venduto alla criminalita’ organizzata dalla fine della seconda guerra mondiale. Un classe politica che ha contribuito, nessuno escluso, ad affossare il nostro paese.
W Sciascia, W Paolo Borsellino, W Giovanni Falcone, W Gobetti e le persone realmente libere. Abbasso i falsi professionisti dell’antimafia. Pensare ancora che la sinistra, questa sinistra che negli ultimi anni ha avuto piu’ arresti ed avvisi di garanzia che voti, possa essere l’alternativa a Berlusconi e’ falso ed offensivo per l’intelligenza delle persone.
Cosa mi dici, ora, del Presidente Lombardo da te considerato un guappo ed ora al governo con il Partito Democratico di tua sorella… ? Ti sei gia’ dimenticato di quanto mi manifestasti il tuo disagio ed il tuo disprezzo per il bacio e l’abbraccio intercorso tra il Presidente del Senato Schifani e la Finocchiaro…? Che fai, stai dalla parte della Finocchiaro invece che dalla parte della Forleo…? Non ti e’ venuta la pelle d’oca quando apprendesti durante Anno Zero che Di Pietro fuggi’ in Costarica con passaporto del Ministero dell’Interno mentre tuo fratello veniva invece fatto saltare in aria..? Che l’ex pm interrogo’ Massimo Ciancimino…? Come mai Di Pietro, in tutte le occasioni pubbliche e private non ebbe mai il pudore di farti questa rivelazione…? Rivelazioni fatte con 17 anni di ritardo… che avrebbero potuto aiutare le indagini.
Perche’ hai minimizzato la cena tra Di Pietro ed il condannato per mafia Contrada , quando il super poliziotto era gia’ una persona super chiacchierata…? Come mai non ho letto una parola, neanche una, quando un vergognoso Vendola ha osato equiparare Carlo Giuliani a tuo fratello…? Critichi Ayala , giustamente, l’ho fatto anche io ed in tempi non sospetti…! Incominciati a domandare se quella persona o quelle persone che tradirono tuo fratello non fanno proprio parte di quella cerchia ristretta di persone che , tuo malgrado, hai frequentato in questi ultimi 3 anni….?
Nel frattempo, ho promosso una raccolta di firme gia’ spedita al Sindaco Alemanno per impedire che una strada romana venga intitolata a Craxi , uno dei colpevoli della situazione attuale, ma non il solo, molti altri di loro sono stati infatti salvati da una certa magistratura di sinistra durante la prima Repubblica. Mi sto muovendo per promuovere ed organizzare, con l’aiuto del volontariato catttolico, un convegno che ricordi il ruolo e l’alto profilo morale e professionale di Paolo Borsellino dal titolo : Il nostro eroe e’ Paolo Borsellino, non Mangano. Ci sara’ un capitolo a parte sul ruolo di Scalfaro e di Parisi in quegli anni. Senza strumentalizzazioni, ma neanche facendo finta che le simpatie di tuo fratello fossero di sinistra, consapevole del fatto che, se fosse ancora tra noi, Paolo non voterebbe nessun partito e non farebbe la comparsa fissa in tutte le trasmissioni di approfondimento politico-giudiziario. La mia cultura liberale e soprattutto la mia formazione cattolica non mi consentono di scendere a compromessi. Se sbaglio, lo faccio in buona fede. E poi chiedo scusa e mi rimetto all’opera . Solo il tempo, che e’ galantumo, ci dira’ chi tra noi 2 aveva ragione .
P.S. Se pensi di abbattere il male alleandoti con il diavolo, mi dispiace dirtelo, hai sbagliato tutto…!
Ti saluto comunque e ti auguro buone cose, anche se riterrai di non rispondermi . Ho aspettato piu’ di un anno prima di pubblicare la lettera. Niente di personale, chiaramente.
Ciao. Gianluca.
Giovanni
Set 29, 2010 @ 18:04:15
Ottima cosa dare questa notizia. Ma, mi chiedo, perchè cavolo – per esempio – prendersela con Salvatore Borsellino accusandolo vigliaccamente di un’omertoso silenzio?
A quel che mi risulta quel grande uomo che è Salvatore divide la propria vita tra il lavoro e il girare in lungo e in largo a proprie spese l’Italia per raccontare le cose spaventose e inquietanti che ancora molti non conoscono. Mica è un’agenzia di stampa, un quotidiano (certo che…uno pubblica mille notizie bomba, gliene sfugge una e subito ad etichettarlo come omertoso, ma che razza di ragionamento è?)…ma come si permette scusi? Ha trovato la notizia? Bene, Le fa onore come d’altronde tutta la sua carriera di giornalista. La diffonda, è una sua scoperta, ma questo sparare a zero che senso ha?
Ma l’ha mai sentito Salvatore parlare della Forleo? Sembra che parli di una figlia.
boh
notitiae
Set 29, 2010 @ 22:11:04
Grazie per le notizie freschissime e per la qualità dei post, Complimenti.
Da NotitiAE… Link http://notitiae.wordpress.com
lorenzo
Set 30, 2010 @ 00:09:25
Se ho ben capito la “replica” di Borsellino è sintetizzabile nei seguenti termini: abbiamo un (uno solo) nemico da abbattere e dovremmo (chi?) rimanere uniti per sconfiggerlo costi quel che costi, ipocrisie e omertosi silenzi compresi.
E dunque: chi se ne frega della Forleo e della sua vicenda? Basta sodalizzare “privatamente” con lei (a questo punto conviene chiedersi perchè la Forleo stia ancora a “dargli corda”), e poi andare a braccetto con la Finocchiaro e con quelli che dopo averla usata l’hanno completamente isolata: i Travaglio, le Alfano, i de Magistris (che per grazia ricevuta non fa più il magistrato), con Genchi (che a quanto pare tace su cose che sa – vorremmo fa questo punto saperle un pò tutti) sulla vicenda Forleo ma che non dice perchè potrebbe essere dannoso alla lotta contro questo “nemico” comune,
Capisco il dolore di Borsellino e la sua affannosa e giusta ricerca della verità, circa la morte del fratello Paolo e della sua scorta, ma delle due l’una: o questa sua lotta lo accieca sul resto (e dunque sulla ricerca di altre verità) oppure si lascia consapevolmente strumentalizzare da oscuri personaggi per i quali “tutto il resto (tolto il Caimano) è noia”, e tanto vale allearsi anche con il diavolo (sic).
Gianni
Set 30, 2010 @ 01:22:01
Vede Vulpio … l’ho incrociata sul web in fase post Europee.
Ebbi modo a suo tempo di prenderla in simpatia,
per l’atto di coraggio e di onestà intellettuale
nell’aver denunciato pubblicamente le porcherie di Di Pietro
coperto dagli amorali neopoliticanti alfano & demagistris.
Ora che fa… mi cialtroneggia?
Le ho detto di menzionare reati eventuali della banda.
Le ho detto di spiegarci il ruolo di Imposimato al summit.
Ci dica quali sono i suoi sospetti e le sue piste.
Senza questi elementi lei appare un montapanna.
Scoprire l’acqua calda, cioè i rapporti che dal sempre
il mondo cooperativistico ha con la Sinistra italiana,
non è premiante.
Nei Tribunali seri si parla d’altro.
PS
Leggo il msg a lei del fratello minore.
En passant pure l’altro dell’ex amico gianluca.
Direi che voi autoproclamati eroi solitari vi attirate
e quando vi conoscete vi schifate reciprocamente.
En passant pure i seguaci, schifati, pare diventano ex.
Lei, il fratello minore, la forleo, de magistris, la alfano, d’arcais, i fatti quotidianamente, grillo, genchi, di pietro….
quanti eroi solitari si arrabattano per un po’ di notorietà.
PPS
Confermo comunque a lei ed alle lucie varie
che causa i noti demeriti,
la forleo è sempre in zona fog & cow.
E pure li se ne lamentano.
Certo che ne combina per ritrovarsi tutti i colleghi Magistrati
che mai la difendono e mai la rimpiangono.
gigia
Ott 02, 2010 @ 19:38:31
Il “misterioso” Gianni colpisce ancora: con le banalità un tanto al chilo, col livore di chi, evidentemente, non è così disinteressato di come vorrebbe far credere, con le citazioni “quali vangelo” di articoli di giornali notoriamente enbedded rispetto a certe vicende che riguardano i “compagni che sbagliano, ma anche no”, e, da ultimo, anche con le menzogne vere e proprie.
Caro sig. Gianni (a proposito, come già le ha fatto notare qualche altro intervento, perché si ostina a rimanere anonimo?) visto che è così ben informato non le dovrebbe sfuggire che la Forleo continua a rimanere tra nebbia e mucche (come sprezzantemente Lei definisce Cremona, non s’è capito perché) non certo “per demeriti” ma semplicemente perché IL CSM SI RIFIUTA DI OTTEMPERARE ALLA SENTENZA DEL TAR, che non solo dà ragione al magistrato in questione, ma chiaramente afferma l’ILLEGITTIMITA’ DEL SUO TRASFERIMENTO.
Inoltre, dimentica forse a monte un piccolo particolare: il traferimento della Forleo non è stato disposto per questioni disciplinari, bensì forzando la normativa sul c.d. “trasferimento per incompatibilità”, anzi più che forzando violando la legge (come, ripeto, ha statuito il TAR, si vada a rileggere la sentenza).
Onesti saluti.
lucia almiento
Set 30, 2010 @ 07:37:39
Caro signor Gianni : ci vorrebbe cortesemente fare i nomi di chi nella zona fog e cow (migliore a questo punto della zona grigio topo milanese) si “lamenta” della Forleo?
Lavoro nell’ambiente e non mi risulta che corrispondano al vero le sue evidentemente avvelenate (perchè cosi tanto??? Sarà lei davvero il Consorte da Chieti o qualche emissario dei furbetti o qualche magistrato frustrato) parole contro il magistrato in questione che, ricordiamoci, non ha ceduto a compromessi nè alla proposta di comode poltrone.
Se poi volesse farci anche il suo nome e uscire dal suo pavido anonimato sarebbe ancora meglio (anche per lei).
Dato comunque il tenore dei suoi commenti – di “avvertimento mafioso” – consiglierei alla dottoressa Forleo (dato quello che le è accaduto anche a Cremona e e cioè all’incidente occorsole) di portare a conoscenza delle autorità competenti tali interventi del misterioso “Gianni”.
Gianni
Ott 01, 2010 @ 03:35:41
Lei sarà pure dell’ambiente, ma informata mi pare poco.
Dal Presidente del Tribunale di Cremona al Prefetto di Cremona … pare che la Forleo dia sempre grattacapi ed a Cremona non nascondono i disagi da lei causati.
Come a Milano. E come in Magistratura.
Le suggerisco quando ignora qualcosa di utilizzare google.
Se prova a digitare forleo cremona ad esempio le appare
http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/08/Forleo_malattia_tre_mesi_Confermato_co_8_100308026.shtml
Mafiosetti sono i suoi consigli per le autorità competenti.
I miei messaggi, potendoselo permettere… son scanzonati.
Gianni Candida. Le serve anche il codice fiscale?
PS Avvelenata è lei, che si erge a difesa dell’indifendibile Forleo, che viene sanzionata dal Consiglio Superiore della Magistratura, mai difesa e mai rimpianta dai colleghi dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Un motivo ci sarà…non trova
clementina forleo
Ott 01, 2010 @ 22:34:51
Carissima signora Almiento,
la ringrazio per il suo intervento e il suo suggerimento.
Ho già provveduto ad incaricare i miei legali per procedere contro tale Gianni – da identificarsi a cura della Polizia Postale – sia per diffamazione sia soprattutto per essere sentito dal P.M. di Lodi che indaga sul mio strano incidente sulla cui dinamica la consulenza della difesa non lascia dubbi su una manomissione del mio veicolo che era parcheggiato quel giorno proprio in Cremona.
Affermando infatti che a Cremona “do sempre grattacapi” deve saperne qualcosa di più di me e del mio Presidente che è persona che mi stima come posso ben provare e come emerge da una mera ricerca su google.
L’articolo che cita, evidentemtente studiato a tavolino dal buon don Flebuccio de Borloli, si riferisce al vergognoso diniego della scorta da parte del Prefetto di Cremona (al riguardo il Tar Lazio ha recentemente accolto il mio ricorso relativo al suo palesemente illegittimo diniego di accesso agli atti) mentre è evidente come il collegamento della mia assenza per malattia dopo quell’incidente da cui mi sono salvata per miracolo a disagi nell’ufficio è un dato oggettivo che dimostra evidentemente solo la mia laboriosità.
Gianni
Ott 08, 2010 @ 05:02:27
Provate ad immaginare cosa sarebbero i tribunali italiani
se ogni politico, magistrato, giornalista e vippume vario
soggetti/oggetti di decine di migliaia di post al giorno,
denunciassero tutti i critici e detrattori per diffamazione
e mobilitassero le forze di polizia per indagare in merito.
UN TRILIARDO DI CAUSE L’ANNO!!!
UN TRILIARDO DI ATTI DELINQUENZIALI IN PIU’!!!
Chi conosce ad esempio i frequentatissimi blog di Grillo, Di Pietro e del FQ di Travaglio & C
o le pagine facebook dei vari popoloviola e fanatici simili,
sa che il 90%, contenuto in messaggi quasi sempre anonimi,
son parolacce e volgarità, denigrazioni ed insinuazioni, violenze verbali e minacce, etc etc;
sa che è Grillo a pubblicare simpaticamente il manifesto mortuario di D’Alema
ed i suoi adepti dimostrano di aver inteso il messaggio;
sa chi infanga e offende dal Capo dello Stato al CSM dai Presidenti delle Camere ai leaders di partiti avversi
ad esempio.
Il mondo degli esagitati, trascinati da urlanti populisti da strada, è bello corposo
e proprio per questo è facilmente individuabile.
Difficilmente invece annoverabile tra questi, chi si firma e brandisce Corriere e Stampa.
Gianni
Ott 08, 2010 @ 05:04:52
Vede Dott.ssa, io sono il cittadino Gianni Candida, come già comunicato alla Sig.ra Lucia Almiento
Immagino che il suo sprezzante “tale Gianni” sia solo a causa della sua non lettura dei messaggi.
Lettura che neanche la anonima Sig.ra Gigia pare sia solita fare.
Perché ritiene IO l’abbia diffamata?
Al limite saranno stati i giornalisti che han dato notizie su di lei.
(come vede evito i manganellatori tipo Il Fatto Q o Il Giornale
e propongo Corriere.. Repubblica…Stampa cioè noti “pompieri”)
Nei miei commenti uso le parole degli articolisti, o i virgolettati dei protagonisti.
Se avesse letto l’articolo del Corriere da me allegato,
avrebbe senz’altro notato che la frase “non nascondono i disagi da lei causati”
é quanto il giornalista attribuisce al Presidente del Tribunale di CR. Lo ripropongo per verifica
http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/08/Forleo_malattia_tre_mesi_Confermato_co_8_100308026.shtml
Lei con semplicità liquida tutto con i tavolini allestiti contro di lei.
Il fatto è che col solito metodo google,appaiono articoli di altre testate che raccontano le stesse cose.
Usano le stesse formule. .
All’articolo del Corriere, su google seguono in ordine di apparizione
http://www.e-cremonaweb.it/index.php?option=com_content&task=view&id=8004&Itemid=281
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/clementina-forleo-contro-il-prefetto-di-cremona-per-lassegnazione-della-scorta-418182/
http://www.unionesarda.it/Articoli/News/170997
……………etc etc
Mi viene facile pensare che stiano raccontando fatti veri.
I grattacapi “a mia conoscenza”, su cui lei basa gravi sospetti, sono quelli indicati nell’articolo.
Tribunale CR, Prefetto CR, Procura gen della Cassazione per gli arretrati, il CSM per la terrorista.
Di mio non c’è assolutamente nulla. E’ la stampa ….
Gianni
Ott 08, 2010 @ 05:08:02
Forse hanno infastidito alcuni termini e colorature da me utilizzati?
Ho riletto il tutto. Insulti e parolacce non ce ne sono.
L’ho detto… son scanzonato
Invece dell’abusato turòon, Turàs, tetàs, attingo ad altre abbondanti caratteristiche
cremonesi: mucche (allevamenti, latterie, caseifici) e nebbia.
Già dal secondo post, per edulcorare ulteriormente utilizzo l’anglismo.
Per vaneggiare s’intende dire o fare cose vane.
Il farla fuori dal vaso, è cosa che il suo ex amico Santoro rivendica addirittura prioritariamente.
Non dovrebbe risultare a lei una offesa.
Sbroccare è concetto simile. Uscire, travalicare dalla brocca.
Infatti lo accosto alle parole del Procuratore generale della Cassazione sul travalicamento dei ruoli.
Lei stessa del resto, nelle sue poche righe storpia il nome del direttore De Bortoli presentandolo come don Flebuccio. Non è coloratura?
Direi che invece è realmente da diffamazione rappresentare l’assente De Bortoli che trama con i suoi per screditare lei. Non trova?
Non credo che un giudice possa considerarmi condannabile per così poco.
E poi io non son nessuno e siamo su un blog di 4 gatti.
Ammesso lo facesse… come reati gravi nella vita, ho 4 o 5 divieti di sosta per lavaggio strade.
Visto che Travaglio di condanne di ‘sto tipo ne raccoglie a mazzi, al gabbio non dovrei finire.
In tasca non ho una lira ed il conto è a + 134,16.
Titoli, immobili ori, gioielli, quadri e tappeti …. gnente
Attività attuale: disoccupato
Da breve inventario materiale pignorabile annoto:
glorioso pc in uso pentium 3 1000
impianto hifi Pioneer compatto anno 92 (non vanno le cassette)
TV Panasonic 32 tubo catodico (no led/lcd) + decoder digitale esterno + VHS/DVD Kenwood
n 6 pz librerie Ikea Basic e 3 pz libreria Ikea Billy (ca 12 anni)
lavatrice e lavastoviglie funzionanti da incasso senza coperchi
stoviglie, pentolame misto, libri e cd.
Il tutto stimato attorno ai 100/150 euro.
Si figuri che manco Carlo Vulpio dedicherebbe un post alla vicenda “Forleo querela Candida”
Nonostante il rischio di passare per omertoso.
Gianni
Ott 08, 2010 @ 05:11:34
Per la Polizia Postale
Come già detto in altri post il mio nome è Gianni Candida.
L’IP che visualizzate è legato a normale utenza domestica intestata a Panaro Dora,
la mia cara ottuagenaria madre.
Vogliate cortesemente non considerarla consapevole complice di un disegno criminoso, anche se costantemente tifa per me.
Son qui solo per accudirla (ieri ha fatto la cataratta) come vedete dagli orari spesso la notte è lunga. Siccome in questo comune ci abita pure la mia attuale compagna, a casa non mi trovate mai.
Vi lascio il mio cell 377.3194929 e la mail gcandida@libero.it
Consideratemi a vostra completa disposizione in ogni momento.
Cordiali saluti
Per il PM di Lodi
Sono altresì a sua completa disposizione.
Con lo spirito di collaborazione che mi contraddistingue, segnalo che a causa delle normative lombarde antismog 2010, ho dovuto rottamare la mia precedente Ford Escort SW TD nera immacolata, targata BL389KN, posseduta fino a dicembre 2009 e ho preso qualcosa di più recente.
Così ci portiamo avanti.
Cordiali saluti
gianfranco
Ott 09, 2010 @ 22:53:47
Fai il bravo.
clementina forleo
Ott 30, 2010 @ 00:40:33
Mi scusi, mi accorgo solo ora trattarsi che si tratta di un non imputabile.
Massimo Sernesi
Set 30, 2010 @ 10:24:33
In effetti, il punto è questo.
Quali sono i reati imputabili?
Attualmente non se ne vedono, ma le azioni volte a zittire e a bastonare sono gravi di per sè e fanno comunque sospettare che ci sia qualcosa nascosto sotto la sabbia.
E’ possibile avere dei politici che, semplicemente, si fanno processare, si difendono in aula e sui media, e ottengono gli onori del caso se e quando vengono dimostrati innocenti?
E questi politici, d’altra parte, se hanno paura della gogna mediatica, non possono mettersi in panchina per il tempo di risoluzione delle controversie?
Gianni
Ott 01, 2010 @ 13:47:12
Oltre ai reati invisibili…
anche le gravi “azioni volte a zittire ed a bastonare”
paiono aver la stessa caratteristica.
PS Gogne mediatiche infami basate sul nulla assoluto, prevederebbero che a sedersi in panchina
siano i giornalisti incapaci ed asserviti.
Per tutto il tempo che desiderano.
Non trova?
Francesco
Set 30, 2010 @ 22:14:01
Ritengo che oramai siamo alla stregua di una Rivoluzione Francese all’itlaina.
Una commedia che vede la demolizione morale di tutti indistamente.
Nel nostro bel Paese ogni qual volta sorge un problema o un conflitto
interno ad un movimento non si cerca il metodo per risolverlo al fine
di crescere, bensì si apre un nuovo fronte da cui preparasi a far
fuoco sugli ex amici.
Ci sono diverse strade per arrivare alla medesima meta, tuttavia come
dico sempre è necessaria una sintesi per non confondersi e rischiare,
per l’appunto, di scontrarsi gli uni contro gli altri.
Da una parte Berlusconi che con ogni mezzo cerca di portare i suoi
rivali tutti sullo stesso piano (cioè ladri) in maniera che il popolo
non sia in grado di giudicare facendo una scala qualitativa mentre
dall’altra abbiamo svariate molteciplità di punti di vista così
radicali e paranoici che non transigono su nulla e condannano chiunque
si trovi al di là del proprio orticello tutto curato senza grinza
alcuna.
Questa ossessione delle prove e dei fatti che arrivano a giudicare
persino le scelte di vita privata sono paragonabili al manganello
mediatico di Mr.B.
Forse non si rammentano bene le teste tagliate durante la Rivoluzione
Francese in nome di ideali che dovevano essere i più nobili e alti. E
le teste che saltarono furono anche di quanti coloro diedero origine
alla Rivoluzione ed ai suoi ideali.
Non ci si può distruggere a vicenda basandoci su fatti probabilmente
stringenti ma che non documentano con l’esattezza di cui spesso
pretendono di essere portatori (come se fossero verità scientifiche)
senza consultare i diretti interessati o considerare la complessità
degli eventi.
Continuiamo a scannarci fra di noi, al fine di ottenere non si capisce bene cosa…
Probabilmente peccherò di malignità ma sorge in me il dubbio che lo scopo di molti è creare ancor più caos per denigrare coloro
che cercano di fare concretamente qualcosa. Credo di poterlo pensare così come alcuni ritengono insanamente di poter considerare Salvatore Borsellino complice del silenzio. Una ignobile accusa verso un privato cittadino che può aver adempiuto al prorpio dovere morale nei più svariati modi senza dover necessariamente render conto a TG e giornali.
Le insinuazioni fatte a Salvatore Borsellino meritano solo delle scuse, null’altro.
Talvolta occorre essere propostivi. Occorre fermarsi e pensare come
porre rimedio a ciò che ci sembra sbagliato proponendo valide
alternative o efficaci soluzioni anzichè sparare raffinati e velati
insulti, travestiti da critiche, che non risolvono nulla, bensì
disorientano ulteriormente questo vorticoso miscuglio di idee.
La lungimiranza in questo paese è morta da un pezzo.
luca
Ott 01, 2010 @ 00:29:09
Caro Vulpio innanzitutto dovrebbe chiedersi perché nessuno dei personaggi da lei citati le risponde e nello stesso tempo chiedersi perché solo Salvatore Borsellino lo ha fatto!
Già questo sarebbe un atto di un certo valore. Apprezzo molto la sua professionalità giornalistica ma non vorrei che paradossalmente il suo “fanatismo per i fatti” (mi perdoni ma non trovo di meglio) stesse prendendo il sopravvento sull’energia assolutamente PULITA che le ha sbattuto in faccia Salvatore Borsellino e che non avverto in lei da un po’ di tempo a questa parte. Il Diavolo è sostanzialmente un’energia che tenta di DIVIDERE oltreché di insinuare dubbi negli altri e davvero credo che non sia il caso di farlo in questo momento con certe persone che cita. La prego si rilegga molto bene la parte finale della lettera di Borsellino perché c’è molto da imparare! Io in primis ma anche lei le assicuro! e qualche altro commentatore. La ringrazio quindi perché mi ha dato la possibilità di leggere le parole di Borsellino che si deve essere sentito ancora più solo nell’ascoltare le sue parole di risposta. Grazie ancora signor Vulpio e gradirei una sua risposta!
gianfranco fiore
Ott 01, 2010 @ 22:56:32
Il fanatismo per i fatti è essenziale se non si vuole essere solo dei portaborse ai tempi del caimano o dei lucidastivali al tempo delle buonanime di Mussolini o di Stalin.
gianluca
Ott 01, 2010 @ 06:53:21
Condivido pienamente la risposta di Carlo Vulpio. Non si puo’assumere un atteggiamento diverso a seconda delle persone e delle circostanze. La rete, i
siti, i blog….sono megafoni di quello che succede. Certo, una notizia puo’ anche scappare. Ma nn e’ questo il punto. Il punto e’ l’indulgenza e
l’attenzione, quasi la paura ….con la quale si affrontano certi aspetti quando sono legati solo ad una parte politica. L’Italia e’ nata prima di Berlusconi.
Questo atteggiamento e’ profondamente inaccettabile. In ogni cosa ed azione,
praticamente, facciamo politica. Non facciamo finta di non saperlo. Le azione di ognuno sono chiare ed evidenti agli altri. La cosa grave e’ quando sfuggono al diretto interessato….! Tutta la mia solidarieta’ a Clementina Forleo. Vero
magistrato e vera donna. Troppo facile svendere la toga e poi dare lezioni di vita agli altri…!
alessandro
Ott 01, 2010 @ 15:09:24
Grande Carlo!!!
Karl
Ott 01, 2010 @ 17:05:50
BEPPE GRILLO, UN “RIVOLUZIONARIO” A PAROLE
http://www.giornalecomunista.splinder.com/post/23373626/beppe-grillo-un-rivoluzionario-a-parole
Cristina M.
Ott 01, 2010 @ 17:56:05
L’unico, tra i citati, ad aver risposto al pezzo di Vulpio è Salvatore Borsellino.
Sonia Alfano, recentemente, ha preferito intervenire sul noto social network Facebook.
Riporto un suo commento integralmente:
“scusate ma sono io che pretendo un chiarimento dalla dott.ssa Forleo! personalmente quando la stessa é rimasta vittime di quell´incidente la sottoscritta l´ha subito chiamata e scritto alle autoritá competenti per rappresentare la propria preoccupazione. NON ho ricevuto alcuna richiesta di contatto per la Forleo, tranne da parte di una regista italiana a cui ho dato il numero di cellulare. La stessa ha ricevuto un secco no da parte della stessa Forleo per un´intervista nell´ambito di una docufiction. Non ho ricevuto altre richieste e chiedo alla dott.ssa Forleo di entrare nel merito con dati oggettivi e facendo i nomi di questi firmatari. Infine, da mesi la dott.ssa Forleo non risponde né al cell né ai messaggi. Ribadisco che la stessa ha i miei contatti e chiunque puó contattarmi tramite il mio blog. E comunque, per il futuro, non faccio da segretaria a nessuno. Sono certa che la dott.ssa Forleo avrá una sua segreteria o un´assistente il cui compito sará quello di prendere contatti e fornire informazioni….spero che si abbandonino le illazioni per fare spazio alla chiarezza. Probabilmente, io ne sono certa, non c´entro nulla con queste diatribe e le dichiarazioni della stessa Forleo nel post, lo dimostrano”.
Quando l’On. Alfano afferma che “…“chiunque puó contattarmi tramite il mio blog”…un mio contatto FB via mail ha cercato di segnalare al suo staff l’idea che avevo avuto, creare una petizione avente ad oggetto il ripristino della scorta o qualche altra forma di protezione personale in favore della Dott.ssa Forleo, chiedendole di sostenere l’iniziativa.
La risposta ottenuta dal suo staff è che non appena ci fosse stato il diradamento degli impegni europarlamentari di Sonia dopo qualche settimana si sarebbero fatti vivi loro.
Quella è stata l’unica risposta ottenuta.
Complimenti per il pezzo, Carlo!
Buon lavoro!
luke
Ott 02, 2010 @ 15:04:03
anziché fare fronte comune con i difensori della legalità e della libertà di informazione trovi sempre l’occasione per denigrare persone che stanno correttamente svolgendo le loro funzioni di politici-giornalist-comici… mi deludi sempre di più.
gianfranco fiore
Ott 03, 2010 @ 08:57:46
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/342822/ A proposito di fronte comune solo La Stampa ha pubblicato le ultime del grande Matteo Brigandi .
giulio
Ott 03, 2010 @ 10:09:58
A me pare che il profilo dell’illustre giudice Brigandi sia perfettamente in armonia con gli illustri profili dei giudici del CSM che condannarono all’unanimità i “cattivi giudici”.
gianfranco
Ott 03, 2010 @ 12:23:49
http://www.romagnaoggi.it/forli/2009/9/21/136565/ Dura vita per il Prefetto di Forlì.Qualche anno fà un suo precedessore domandò in sede di uno dei tanti comitati come mai circolavano per strada tante Ferrari e Mercedes targate San Marino.Dopo qualche giorno gli montarono un servizio sulla carenza di controlli all’aereoporto di Forlì e lui che ne era responsabile come il cacio sui maccheroni fù trasferito con l’assordante silenzio della sinistra forlivese .Che Bersani che è di quelle parti batta un colpo o anche l’Emilia Romagna deve andare al PDL.
luke
Ott 03, 2010 @ 19:00:15
Ciao Francesco, finalmente un po di buon senso.Più che altro mi sembra che Vulpio e amici non siano in grado di valutare la complessità degli eventi, che abbiano cioè un livello di comprensione delle persone e dei fatti piuttosto superficiale, poco UMANO in sesno ampio. Non voglio schierarmi con la parte oscura della forza, come ci insegna la saga di Guerre Stellari. Eh si perché caro Gianfranco il fanatismo dei fatti è importante come dici tu, ma il fanatismo che vi si può annidare dietro è pericoloso. E ogni tanto ne annuso l’odore in certi commenti. Ti prego Vupio, spiegami che cosa è accaduto subito dopo le elezioni europee, aiutami a capire questa tua battaglia!
gaetano gaziano
Ott 03, 2010 @ 23:16:55
Eh già,
quando i fatti sono stringenti ci si rifugia nella “complessità degli eventi”, come faceva il “Divo Giulio” nel film di Sorrentino.
Vorrei ricordare che Vulpio la sua lotta coraggiosa contro il “fare sistema” di certi magistrati e politici con il mondo del losco affarismo e della criminalità organizzata la sta portando avanti da molto tempo prima di essere candidato alle elezioni europee.
Sara
Ott 04, 2010 @ 12:50:43
Sarà sicuramente una mancanza di attenzione o di acume da parte mia, dott. Vulpio, ma anche rileggendo il suo post non sono riuscita a capire perchè Finocchiaro ha querelato Forleo.
Giulio
Ott 05, 2010 @ 19:49:33
Il punto è che Travaglio sostiene, se ho ben capito, che D’Alema e latorre non sono stati indagati proprio perchè i magistrati non avevano materiale su cui indagare dato che non è stato dato il via libera dal parlamento all’utilizzo delle intercettazioni. Vulpio sostiene invece che D’Alema e Latorre potevano benissimo essere indagati. Non ho la più pallida idea di come stiano le cose e chiedo cortesemente lumi da Vulpio(nei cui confronti nutro una stima davvero grande per l’onestà intellettuale spesso dimostrata).
Giulio
Ott 29, 2010 @ 20:20:34
Mi dispiace di non aver ricevuto risposta. Saluti
giulio
Ott 06, 2010 @ 12:14:35
Manca il link alla deposizione di Imposimato.
Vicenda poco chiara.
http://cerca.unita.it/data/PDF0113/PDF0113/text45/fork/ref/07353b67.HTM?key=Massimo+Solani&first=81&orderby=0&f=fir
http://liberiesenzapadroni.blogspot.com/2010/10/il-vulpio-furioso.html
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200711articoli/27988girata.asp
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:tT2PpnBLL38J:www.informarmy.com/2009/05/il-csm-e-clementina-forleo-ovvero-dei.html+imposimato+finocchiaro+forleo&cd=44&hl=it&ct=clnk&gl=it
http://toghe.blogspot.com/2009/05/il-csm-e-clementina-forleo-ovvero-dei.html
Innanzitutto si deve rilevare che la storia della riunione a cui partecipò la Finocchiaro non è uno scoop di Vulpio, ma è contenuta nel libro di Massari. Si deve poi notare che questa vicenda è riportata pure dall’ottimo Felice Lima nel blog ugualepertutti, blog che Vulpio non ha ancora demolito.
Ripeto che manca un link alla deposizione di Imposimato. Senza questo link non si ha certezza tanto più che nel primo link Imposimato smentisce certe affermazioni del giudice Forleo: si tratta magari di altro, ma questa smentita, se vera, complica il quadro dell’affare.
L’articolo del secondo link, a parte certe considerazioni sull’attitudine del dottor Vulpio, fa tutta una serie di considerazioni che penso che debbano essere lette attentamente e ben pesate.
Vulpio e altri, presi nel loro insieme ci portano ad una constatazione di una estrema semplicità: la costituzione italiana ha fallito i suoi scopi perchè, lungi dal rendere impossibile la creazione di una unica società inciuciara formata da una cupola di persone che con accordi trasversali siano in grado di dominare il paese, ha favorito la creazione di questa associazione escludendo nei fatti il popolo sia dall’esercizio del potere che dal controllo di chi esercita il potere. Questi sono i fatti.
A questo punto è il popolo che deve intervenire per metter fine alla telamulino di questa onorata compagnia, ma il popolo quando si scatena può anche sbagliare. Io ho l’impressione che molti critici, pur pieni di buona volontà, arrivati al “che fare?”, inorriditi dalle conseguenze ultime delle loro considerazioni, chiudono il discorso e preferiscono continuare con le critiche che, beninteso, sono innocue per l’onorata compagnia.
Vorrei sottolineare che le informazioni che ci fornisce Vulpio sono benedette come lo sono quelle di molti altri che Vulpio critica aspramente, ma che anche essi ci aiutano a formarci un quadro completo della situazione; ma ora che abbiamo ina idea chiara su dove ci ha portato l’onorata compagnia dobbiamo obbligatoriamente farcela nei pantaloni accettando le conseguenze di questa analisi?
Paolo
Ott 07, 2010 @ 23:47:23
Il tuo post e’ esemplificativo perche’ la destra vincera’ sempre, finche’ non si riuscira’ a creare una base comune, senza dividersi litigare e insultarsi per qualsiasi diavolo di motivo o ripicche personali ( per chiarirsi hanno inventato un centinaio di anni fa’ il telefono … ). In questo post te la sei presa con tutti, ma proprio tutti !! L’accusa poi quale sarebbe ? La censura della notizia ?? E per quale motivo tutti, in una immensa, mostruosa congiura ( compreso anche De Magistris, che ci ha rimesso la carriera in magistratura per fare il suo lavoro onestamente !! ) censurerebbero la notizia ?? In un epoca poi dove grazie alla rete nasconderle e’ praticamente impossibile ?? Infatti l’hai scritta …
Saverio
Ott 08, 2010 @ 11:18:01
Gentile Vulpio
non riesco a capire tutto questo livore.
Perché il Fatto non avrebbe dovuto pubblicare la faccenda? Ne spieghi i motivi chiaramente, perché dal suo post io non riesco a capirli. Lei lancia il sasso ma nasconde la mano. Sei Lei è per la trasparenza, parli chiaro, e se deve fare delle accuse le faccia chiaramente.
Quali interessi nasconderebbero Travaglio, Padellaro e company? Anche perché non mi sembra che il Fatto si sia mai risparmiato con la Finocchiaro, anzi…
Il FQ è al servizio di Francesco Greco? di Bruti Liberati?
Potrebbe magari scrivere una bella letterina al FQ per chiedere spiegazioni, potrebbero pubblicargliela (a vantaggio dell’informazione di tutti), come hanno già fatto pubblicizzando ampiamente il suo ibro sui veleni dell’Ilva a Taranto.
cordialmente
vale
Ott 08, 2010 @ 20:08:06
la dottoressa Forleo paga lo scotto di essere lei si un Magistrato (con la emme maiuscola) veramente libero. Se avesse accettato le candidature , ricordate da Carlo Vulpio, o i giochi di potere a quest’ora sarebbe un’eroina osannata dalla stampa.
carlo
Ott 10, 2010 @ 20:15:21
caro carlo,
leggo con ritardo il tuo post. volendo riassumere con un detto il tuo post si potrebbe dire “finita la festa gabbato il santo”.
nell’andare dietro ai miei guai che tu conosci ho potuto constatare che i magistrati sono dei tipi strani come strani sono anche i giornalisti. Ci sono alcuni magistrati che si accaniscono per perseguire reati privati di scarso impatto pubblico e di scarsa rilevanza penale. allo stesso modo ci sono giornalisti che saprebbero accanirsi, non mollare una notizia di scarso contenuto pubblico tralasciando una notizia di grande rilevanza pubblica. mi riferisco alla banca delle staminali che avevo “creato” a matera che come sai, per esserti interesato, era una delle prime banche d’europa nel campo delle cellule staminali contenute nel sangue della placenta. orbene senza voler fare il cicero pro domo suo, nel senso che dei miei fatti personali che ho dovuto subire e continuo a subire per essermi opposto al massacro professionale e fisico condotto nei miei riguradi da un gruppo di personaggi che tu conosci bene, saprò andare avanti con le mie forze, sono nato in una famiglia numerosissima dove appena svegliati bisognava lottere con la natura per strppare un’altra giornata di sopravvivenza. tutto questo per dirti che nessuno dopo un iniziale interesamento si è occupato della distruzione della banca delle cellule staminali costituita da oltre 500 unità, unità che potevano salvare oltre 500 bambini affeti da leucemia. Eppure ho cercato senza risultatati di interesare come sai i magistrati di potenza, di catanzaro e di matera senza alcun risultato se non quello di sapere che non vi sono responsabilità nella distruzione di oltre 500 possibilità di salvare oltre cinquecento bambini da una bruttissima malattia. allo stesso tempo nemmeno il più “scalancato” giornalista ha voluto conoscere la continuazione in merito alla verità sulla distruzione: “finita la festa gabbato il santo”. pertanto a costo di essere ulteriormente licenziato mi assumerò l’onere e l’onore di come per distruggere un medico scomodo, una selva di persone per bene, distruggono 500 e oltre possibilità di salvare 500 banbini da morte sicura.
Eleonora
Ott 12, 2010 @ 16:08:02
…..”Per la cronaca, resta l’esito finale: Forleo trasferita e Gamacchio promosso presidente di sezione.”…..
Un mio pensiero; forse la ragione per cui Berlusconi è stato votato e continua ad essere sostenuto da gran parte della popolazione è proprio questo!
Gli altri, quelli che vorrebbero cancellarlo e non ci riescono … tutto sommato sono peggio e più pericolosi!
Bravo Carlo continua nella tua onestà : la speranza, è cambiare in meglio le nostre vite, il nostro Paese, con le idee e soprattutto con i comportamenti che devono essere coerenti con le idee.!!!
La penso così anche io. Grazie per avere il coraggio di dimostrarlo.
Eleonora
giulio
Ott 20, 2010 @ 10:41:41
Non ho trovato niente sul web che confermi quanto scritto da Vulpio e da Massari sulla riunione a cui avrebbe partecipato la Finocchiaro.
Dato che Imposimato smentì a suo tempo quanto dichiarato dalla Forleo mi pare essenziale trovare una fonte sicura che confermi la veridicità delle successive dichiarazioni di Imposimato. Non ho trovato niente sul sito del tribunale di Brescia.
Esistono le dichiarazioni di Veltri edi altri che vanno nel buon senso e esiste pure una intervista di Imposimato alla Stampa che conferma che Imposimato sapeva da buona fonte che queste pressioni ci furono; ma tutto ciò non vale un resoconto del Tribunale.
Qualcuno avrebbe qualche link concernente questa faccenda?
alberto patrizi
Ott 24, 2010 @ 02:15:14
Prima di scrivere sciocchezze su Salvatore Borsellino ti consiglierei di farti visitare
Credo tu sia “leggermente” partito per la tangente negli ultimi tempi
Bene , sappi che Salvatore Borsellino non ha responsabilità del tuo stare male
Posso solo immaginare lo strress ti abbia giocato brutti scehrzi e questo, certamente succede
Ma cio’ che non deve capitare e ‘ permettere ad un giornalista per tanti anni lucido come te di scrivere idiozie
Querelare i magistrati? Se lo fa la sinistra va tutto bene... | IL FAZIOSO
Ott 25, 2010 @ 14:41:33
Querelare i magistrati? Se lo fa la sinistra va tutto bene… | Politica Italiana
Ott 25, 2010 @ 14:50:37
bubba
Ott 25, 2010 @ 19:20:50
Articolo interessante, ma chiaramente fazioso… mi riferisco alla solita lagna dei “silenzi” e dei “2 pesi 2 misure” da parte di Travaglio e altri…
Per comodita’ posto questo [1] che riassume cronologicamente avvenimenti legati alla faccenda Forleo… e di come travaglio e altri “pericolosi manettari” ne abbiano scritto piu’ e piu’ volte…
[1] http://toghe.blogspot.com/search/label/Forleo%3A%20tutti%20gli%20articoli
“Ecco come nell’ufficio della Finocchiaro si decise di “far fuori” Clementina Forleo”
Ott 28, 2010 @ 12:51:13
uqbal
Ott 30, 2010 @ 15:04:50
La finocchiaro querela la forleo…capirai che scoop…
Sono sicuro che ci saranno tonnellate di ragioni oscure e inconfessabili per evitare di dare una notizia di due righe, senza conseguenze e su fatti stranoti.
L’importante è trovare il complotto totale globale e tirarci dentro tutti.
Fabio
Nov 04, 2010 @ 23:49:57
A pubblicare questa notizia (anche se con un mese di ritardo) ci pensa “Il Giornale” di Feltri: http://www.ilgiornale.it/interni/finocchiaro_vs_forleo_anche_sinistra_querela_magistrati/25-10-2010/articolo-id=482386-page=0-comments=1
Vincenzo Postiglione
Gen 10, 2011 @ 14:35:22
Non ho un sito Web. Non so come si faccia per averlo. Ma mi preme, dopo la lettura del tuo “post”(si chiama così tutto quello che ho letto sul caso Forleo-Finocchiaro che sublima l’onestà morale e intellettuale di personaggi perennemente con la puzza al naso come D’Alema e Latorre?) fare un poco di utopiìa Tu hai avuto del coraggio a scrivere il to post. Ma sei l’unica? Perchè se, come dici, in tanti, pure autorevoli, si sono rifiutati di parlarne vul dire certamente che bisogna avere le palle e dentro un grande senso della giustizia e dell’onestà per poterlo fare ma, soprattutto, bisogna non aver pauira che qualcuno ci sbarri la strada facendoci scoprire che siamo soltanto degli illusi autolesionisti. Mi chiedo, però, tristemente, in che cosa dobbiamo sperare. Dove sta la strada giusta che ci riporti a riscoprire un pizzico di dignità. Qui si parla in lungo e in lago, e troppo, evidentemente, tanto da svilirne il significato, di “morale”. Ma quale? quella che vorremmo imporre agli altri? e la nostra? non sappiamo più dove sia finita o forse non ne abbiamo mai avuto veramente conoscenza e coscienza?
Comè sempre bello e facile pretendere dagli altri quello che non saremmo mai in grado di fare noi per primi, vero?
Sai cosa penso di questa politica di merda? che putroppo decide i destini nostri e quelli dei nostri figli e dei figli di questi ultimi? enso che l’errore stia tutrto nel fatto che tutti vogliono “governare per comandare e decidere”, anche quando stanno all’opposizione. L’atteggiamento della sinistra di questi ultimi anni è stato questo. Non ha mai lasciato che si potesse fare qualcosa che non portasse il marchio della sua decisione e del suo intervento o quanto meno del suo parere. Probabilmente dall’altra parte pretenderanno di fare alla stessa maniera, quando sarà il loro turno. E via di questo passo noi non ne verremo mai fuori e non vedremo fate nè riforme, nè avviare mutamenti tali che ci facciano intrvvedere una luce, sia pure lontano 25 o 30 anni da qui.
E allora dove sta la mia “utopiìa”? E’ questa. Immagino il superamento della ORGANIZZAZIONME POLITICA. Niente più ministri, sottosegretari, capi di partiti, partiti stessi. Ma vderei solo Funzionari Pubblici, tanti. tutti scelti per meriti speciali verificati nelll’espletamento del loro lavoro abituale di base, quando si sia visto come ricco di risultati poritivi, ma tutti a prestare il loro servizio per lo stato nelle ore libere, cme una forma di volontariato, senza stpendi e pensioni speciali, senza eccessivi riconoscimenti, con cariche e incarichi annuali o biennali al massimo. Tutti ad operare per il bene della comunità, senza particolari prestigi e senza appannaggi o privilegi, senza i Santoro & Co., senza il cabarettista Fede, senza i Travaglio, senza i Del Pietro e Co., senza quelli che urlano il loro modo di voler ripulire il mondo ai quattro venti, intascando per questo una barca di denaro che farebbe sbiancare in volto il povero cassintegrato di turno o mia figlia che da assistente sociale è dovuta andarsene a Milano per andare a lavorare in un call center o, peggio ancora, il povero laureato che quando gli capita va portando gli elenchi telefonici per le case o addirittura quello che fa le interviste nei supermercati che concedano poi di andare a vendere il caffè dando in comodato d’uso le macchinette relative. E’ utopistico? Lo so. Enzo P.
Merovingio
Set 22, 2011 @ 09:26:26
Wow, stupefacente. Imposimato riesce a concludere un pensiero senza accusare il Mossad!!!
Questo si che è uno scoop
aniello
Gen 28, 2013 @ 22:26:58
La Forleo denunziata da Finocchiaro? Ma mi faccia il piacere? La Finocchiaro è da rottamare e poi lei è impegnata a risolvere i problemi penali del maritino. Forleo devi denunziare tutti perchè tu sei una persona per bene
LA PROCURA DELLE NEBBIE E IL CASO FORLEO (prima parte) | cavallopazzo
Set 03, 2013 @ 17:13:35