Dopo 820 giorni di guerra, Jens Stoltenberg (nomen omen), segretario generale Nato, ha detto che i Paesi della Nato che forniscono armi all’Ucraina devono «eliminare le restrizioni» sull’uso di quelle stesse armi «per poter colpire obiettivi militari legittimi sul territorio russo». In sostanza, lo scemo vuole colpire direttamente Mosca. Non avrei mai pensato di dover dare ragione un giorno a Viktor Orbàn, primo ministro dell’Ungheria, il quale sostiene che «a Bruxelles si sta preparando l’ingresso in guerra dell’Europa». Altro che le sciancate elezioni per il Parlamento europeo (prossimo record di astensionismo).