Due pagine di intervista sul Corriere della Sera a Checco Zalone, un comico bravo, non c’è dubbio, ma non certo un “mostro” o un “genio”. Però non è questo il punto. Il punto è un altro. Ed è in una risposta, una sola, che demolisce l’intera intervista e lo stesso Zalone.

Alla domanda: lei, Zalone, irride Putin, però sulle armi all’Ucraina cosa pensa? Lo sciagurato rispose: «Abbiamo fatto una scelta, l’Occidente. E dobbiamo adeguarci. Pure la Meloni si è adeguata». «Dobbiamo adeguarci». E i coglioni cascano giù fino alle ginocchia e, da lì, rotolano fino a Capurso, il paese in provincia di Bari di quest’altro campione della politica internazionale e della libertà di pensiero.

Post scriptum. La Signora Coriandoli, alias Maurizio Ferrini, nel programma “Quelli della notte” condotto da Renzo Arbore negli anni ’80 diceva sempre: «Non capisco, ma mi adeguo». Un tormentone non solo comico, ma anche ironico e intelligente. Dedicato agli imbecilli che eseguono, a quelli che fanno ciò che fanno perché così fanno tutti.