Il 7 gennaio scorso, a Memphis, Tennesse, un ragazzo nero di 29 anni, Tyre Nichols, è stato ucciso da cinque maiali in divisa dopo un brutale pestaggio avvenuto per un eccesso di velocità. Il video è agghiacciante. I cinque poliziotti, tutti uomini e tutti neri, di età compresa fra i 24 e i 32 anni, si chiamano Tadarrius Bean, Demetrius Haley, Desmond Mills Jr., Emmitt Martin III e Justin Smith. Sono stati licenziati. Ora speriamo vengano condannati come meritano.
Il 26 gennaio, a Huntington Park, California, un afroamericano di 36 anni con le gambe amputate e in sedia a rotelle, Anthony Lowe, è stato ammazzato a colpi di pistola mentre cercava di scappare trascinandosi sul marciapiede e facendo leva su ciò che gli restava delle proprie gambe. Lowe stringeva in mano un coltello e i due poliziotti hanno detto che temevano che lo lanciasse contro di loro. Il video dimostra quanto siano vili e false le parole dei due poliziotti (questa volta, i maiali sono bianchi).
Non sono episodi o casi isolati. È inutile girarci intorno: questa è la mentalità dei poliziotti americani. Non da oggi, ma oggi in maniera più vile e cruenta di ieri. Bang bang. Questo capiscono. Bang bang. A questo vengono ammaestrati. Bang bang. Del resto, il loro Paese cosa fa, tutti i giorni, ai quattro angoli della Terra? Bang bang. Ma nel contesto della vita quotidiana di un Paese “democratico” il bang bang non è ammesso e non è concepibile. E l’abuso di potere a colpi di pistola, da parte dei tutori della legge e dell’ordine, ci dà il diritto e anche il dovere di definire nazisti questi poliziotti e questi metodi.
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