Caro direttore, il vostro articolo che denunciava la «cricca di Vendola»(La cricca di Vendola assicura agli amici una carriera sprint), è solo uno dei tanti «incroci pericolosi» che vedono protagonista il governatore pugliese.
A me è capitato diverse volte, mio malgrado, di finire al centro di questo incrocio. Due vicende esemplari aiuteranno a capire meglio.
La prima. Per il mio giornale, il Corriere della Sera , scrivo che la giunta Vendola incarica un consorzio guidato dal gruppo Marcegaglia di realizzare in Puglia alcune discariche, tra le quali una a ridosso di un sito neolitico. Non vengo querelato, né smentito. Ma quando sul litorale di Brindisi viene trovata una finta bomba con un messaggio di protesta per un depuratore non realizzato, Vendola coglie al balzo l’occasione e a reti (Rai) unificate pronuncia una «fatwa » gravissima: dice in sostanza che il mandante morale di quella bomba sono io. Lo querelo. Ma passano due anni e mezzo e non succede nulla. Presento un esposto alla procura generale di Bari, chiedendo che, come vuole la legge, il caso venga avocato dal procuratore generale a causa dell’inerzia nell’esercizio dell’azione penale da parte del pm a cui era stato assegnato.
Improvvisamente, quel pm si fa vivo, tira fuori dal cassetto la querela e dice che deve astenersi perché lei (è una signora) è molto amica di Vendola. Il pm è Romana Pirrelli in Carofiglio (pm anch’egli e senatore Pd). La vicenda finisce dunque sulla scrivania del procuratore capo, Emilio Marzano (ora in pensione, di area Ds), il quale chiede l’archiviazione (ma va?) con una motivazione a dir poco fantastica: «È vero che Vendola ha gravemente diffamato Vulpio dice il procuratore – ma Vulpio lo ha provocato». Sì, hai capito bene, pur non avendo ricevuto querele e smentite, il mio diritto di cronaca e di critica garantito dalla Costituzione è diventato «provocazione». La seconda vicenda si svolge nel pieno dell’inchiesta sui disastri della Sanità pugliese. A Vendola non erano piaciute le cose che avevo scritto sull’argomento.Ma poiché erano cose vere non ha potuto querelarmi, né smentirmi. E allora, interrogato dal pm Desireé Digeronimo, mi tira in ballo senza ragione e con un livore senza eguali, e nonostante sappia bene che sono incensurato, mi definisce «noto diffamatore professionale». L’atto giudiziario viene pubblicato da quasi tutti i giornali e finisce su tutti i siti web. Questa volta, oltre a querelarlo, poiché pure lui è un giornalista, lo deferisco anche all’Ordine dei giornalisti della Puglia.
Sì, lo stesso di cui parlate nel vostro articolo, proprio quello presieduto dalla moglie del capo di gabinetto di Vendola.L’Ordine,esaminati gli atti, archivia. Avrebbe fatto lo stesso a parti invertite, se fossi stato io a definire Vendola «noto diffamatore professionale »? Ah, saperlo… In ogni caso, c’è sempre la querela. Di cui si occupa il procuratore aggiunto di Bari, Annamaria Tosto. La quale chiede l’archiviazione con un’altra, meravigliosa motivazione: sostiene, la pm, che le parole di Vendola non possono considerarsi diffamatorie, poiché il sottoscritto ha subito molti procedimenti per diffamazione (che poi non sia mai stato condannato, è per la pm un dettaglio), dando così a Vendola «licenza di uccidere» con tutte le parole che vuole. Adesso, attendo la pronuncia della Camera di consiglio sulla mia opposizione all’archiviazione.
Intanto, tacciono tutti. Dai «paladini » della libertà di stampa e di espressione alle ronde anti-bavaglio, dall’Ordine dei giornalisti nazionale alla Federazione nazionale della stampa, il cui presidente, Roberto Natali, ha recentemente fatto passerella accanto a Vendola, elogiando i giornalisti che ne elogiano le gesta: l’Istituto Luce , al confronto, è il New York Times .
da Il Giornale del 23 gennaio 2012
Altro articolo correlato… E Vendola cambia l’assessore
Roberto Cecchi
Gen 23, 2012 @ 20:51:43
Purtroppo la giustizia italiana politicizzata è una cosa veramente vergognosa e nessuno ne parla. C’è una mina grande come una casa sotto il nostro convivere civile e democratico e nessuno si preoccupa di disinnescarla. Quando la giustizia diventa faziosa e di parte, la libertà va in vacanza e la mafia – intesa come sistema di convivere civile basato sui clan, le tribù e le intimidazioni – spadroneggia. Il paradosso è che tanti soloni dell’antimafia sembrano sostenere e incoraggiare la giustizia politicizzata. Non saprei se considerarli semplicemente degli incapaci oppure dei collusi.
mimmo
Gen 23, 2012 @ 21:10:30
La discarica vicino al sito Neolitico a cui fa riferimento nel suo intervento Carlo Vulpio (Corsera 7 luglio 2006) è quella di Grottelline, località del Comune di Spinazzola (Bt). Strana ed ingarbugliata vicenda. Nichi Vendola affida questo immondezzaio all’Ati Tradeco-Cogeam. La prima azienda con sede ad Altamura è del patron dei rifiuti in Puglia, Carlo Dante Columella, legato all’ex assessore alla sanità Alberto Tedesco, l’altra vede socio di maggioranza la famiglia della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Chi scrive di questa storia non ha avuto vita facile. Lo sa bene non solo Carlo Vulpio, ma soprattutto il giornalista direttore di Radio Regio di Altamura, Alessio Di Palo. Il quale il 4 luglio 2006 viene aggredito da due sgherri, il primo Biagio Genco diventerà un caso di lupara bianca, il secondo Vincenzo Laterza collaboratore di giustizia messo in sicurezza dalla DDA di Bari, pm Desireè Digeronimo. Da Nichi Vendola nessuno reazione se non quella correttamente raccontata da Vulpio, dell’interrogatorio in cui il giornalista viene definito dal presidente poeta a cui viene chiesto di chiarire il suo rapporto personale con i Columella: “diffamatore professionale”. Orbene, l’indagine dell’aggressione ad Alessio Di Palo e le rivelazioni del pentito, portano dritto dritto l’antimafia allo scandalo della sanità pugliese e alla richiesta di arresto dell’ex assessore alla sanità Alberto Tedesco, oggi senatore della Repubblica passato dal Pd al gruppo misto. Il senatore oltre a “gestirsi” la sanità si era occupato anche della discarica di Grottelline, dicono i giudici, favorendo anche per un appalto milionario la società VI.Ri. dei Columella. Amici del senatore e sostenitori in voti (50.000) del politico con ricaduta ovviamente al centrosinistra regionale. Questo aveva raccontato Vulpio suscitando le ira di Nichi Vendola, che ovviamente sul comportamento del suo assessore alla sanità, come del ciclo dei rifiuti in Puglia dice di saperne nulla e si compiace che in un primo momento tanto al senatore Tedesco che al suo codazzo, non viene contestata l’associazione a delinquere, arrivata ultimamente. Udito per la seconda volta dalla commissione Antimafia sul ciclo dei rifiuti, dopo la morte del boss di Altamura Bartolo D’Ambrosio, il buon Nichi sembra però dar ragione a Vulpio, perché, come folgorato sulla via di Damasco, cambia la sua posizione intransigente sull’immondezzaio e afferma: “bastava il nome “Grottelline” ovvero una località in cui sono presenti delle grotte, per capire che li la discarica non si poteva fare”. Tanta solerzia nell’archiviare le querele di Vulpio, probabilmente hanno di fatto evitato la possibilità di approfondire questi ed altri argomenti che vedono Nichi Vendola diciamo: “impacciato?”
bartolo
Gen 25, 2012 @ 12:53:36
Caro Vulpio, quando negli anni novanta a seguere si cominciò a rastrellare cittadini inermi accusati da pentiti costruiti a tavolino negli uffici della neonata dia…non ci fu neppure un solo giornalista disposto a denunciare quell’immane tragedia. cosa ci si può aspettare da gente assurta ai vertici delle regioni e dello stato, grazie proprio a quesi rastrellamenti?
gianfranco fiore (@gianfrancofiore)
Gen 26, 2012 @ 15:29:52
Non ritengo Carlo Vulpio un diffamatore professionista ma un giornalista onesto che paga la sua supposta apostasia con l’odio dei suoi ex compagni che avrebbero voluto un inneggiatore e non certo un dileggiatore e un rivelatore delle loro debolezze.Le sue affermazioni sono pesanti in sintesi egli dice che il governatore pugliese é protetto dalla procura.Ritengo opportuno che si rivolga al Guardasigilli.Lo stesso faccia per la FNSI e ci dia poi il resoconto.A proposto per il furto e incendio dell’auto vi sono novità?Io ne ho dato notizia ma non ho avuto alcun cenno neppure di ringraziamento.Cosa pensa della pistola puntata da dei rapinatori al giudice di sorveglianza di Bari Matteo Soave atto intimidatorio o semplice rapina?
Fulvio
Gen 27, 2012 @ 11:47:56
@ Gianfranco Fiore
Caro Gianfranco, neppure io ritengo che Carlo Vulpio sia un diffamatore professionista, però mi risultano perlomeno poco chiare le ragioni del suo accanimento nei confronti del Giudice Giuseppe Tommasino, abbondantemente diffamato da lui su questo Blog, ma a tuttora mai riabilitato nonostante l’Assoluzione con formula piena da esso ottenuta, come ampiamente da me dimostrato…
E di tutto ciò da lui manco una sillaba…
Come la mettiamo allora?
Lei è fra quelli che ritiene giusto il “fate come dico io, ma non fate come faccio io”?
Perchè a questa stregua, non mi pare che Vulpio sia candidabile ad alcuna “Beatificazione”…o mi sbaglio?
Cordiali Saluti.
Fulvio.
gianfranco fiore (@gianfrancofiore)
Gen 27, 2012 @ 16:32:08
Sono contrario alle beatificazioni escluso quella di Giovanni Paolo II. Ho solo consigliato solo di far presente una situazione a chi di competenza anche nell’interesse dell’imparzialità della giustizia.
mario
Gen 27, 2012 @ 01:55:53
Caro Carlo,
credo francamente che la “colpa” di quello che ti sta accadendo e che accade anche ai comuni cittadini che a volte si trovano a scontrasi nelle aule giudiziarie con controparti più “forti”, non stia in singole persone anche se queste indossano la toga.
La Pirrelli in Carofiglio, il Marzano, la Tosto – al di là dell’esatto merito della tua vicenda che conosco solo da questo articolo – come tanti magistrati che non hanno il coraggio che come il noto don Abbondio non si possono dare da soli, cosa vuoi che avrebbero fatto di diverso dato il sistema in cui sono inseriti?
Se non si accontenta il più “forte” – ossia quello che per una serie di motivi è gradito alla magistratura associata ed alla politica ad essa consociata – si finisce per essere, nella migliore delle ipotesi isolati, nella peggiore trasferiti o bersagliati da procedimenti disciplinari e, perchè no, anche penali.
Il punto è dunque quello di far sì che il “sistema giustizia” cambi e che le logiche correntizie e politiche grazie alle quali si fa o non si fa carriera a seconda di chi si ossequia o non si ossequia, vengano debellate.
Temo tuttavia che questo non avverrà, perchè le Pirrelli in Carofiglio, i Marzano, le Tosto e via discorrendo fanno comodo al Potere che, come ben sai, ha alla fine un solo colore.
gianfranco fiore (@gianfrancofiore)
Gen 27, 2012 @ 20:35:48
Venerdì 27 Gennaio 2012
Inside Italy
Chi siamo
La vignetta di Vauro su Fiamma Nirenstein
“Caro Vauro, davvero vuoi i soldi da chi ha osato criticarti con la satira?”
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Ritanna Armeni
27 Gennaio 2012
Caro Vauro, ho saputo che un giudice ti ha dato ragione e ora Peppino Caldarola dovrà pagare 25 mila euro per averti criticato. Davvero pretendi questi soldi? Davvero il tuo animo dissacrante, libertario e di sinistra (così ami presentarti in televisione e attraverso il tuo lavoro) si sente appagato e a suo agio di fronte a una sentenza che condanna chi in una tua vignetta ha individuato pericolosi cedimenti all’antisemitismo e ha voluto attaccarli? Voglio pensare a un antisemitismo inconsapevole, altrimenti mi sarebbe difficile anche scriverti questa lettera, ma ti assicuro che disegnare una donna italiana ed ebrea, come Fiamma Nirenstein, con il naso adunco e la stella di Davide, usando cioè i simboli della più bieca iconografia antisemita, qualche sospetto lo suscita.
E non solo in Peppino Caldarola ma in molti di noi. Caldarola te lo ha fatto notare con lo stesso spirito dissacrante e in un altro contenitore satirico, il Mambo del Riformista, e questo non solo in un paese libero non dovrebbe essere un reato, ma in questo caso (proprio perché preferisco pensare che non ti sei reso conto di quel che stavi disegnando) è persino doveroso. Si possono fare errori, spesso li fanno anche gli intellettuali più avvertiti e quello dell’antisemitismo è terreno troppo scivoloso perché si faccia finta di niente. A Peppino Caldarola (lo conosco da anni) non piace ignorare le contraddizioni e i problemi, soprattutto quelli che nascono nella sinistra e ha detto con chiarezza quello che pensava. Non ti è piaciuto ed è pienamente legittimo, ma tu invece di litigare, spiegarti, spiegare, magari ripensare, non dico scusarti (quello sarebbe troppo e poi la libertà di critica e satira io la difendo anche quando penso sia profondamente e consapevolmente offensiva) hai preferito ricorrere al tribunale, ai giudici, alle sentenze e adesso ti accingi ad incassare 25 mila euro da un giornalista colpevole ai tuoi occhi di aver usato quella libertà di critica che tu così spregiudicatamente pratichi tutti i giorni.
Non ti sembra tutto questo leggermente miserabile? Non ti sembra miserabile che un dibattito pubblico, magari appassionato, magari anche con elementi di violenza verbale si riduca a questo? Credimi, non ci fai una bella figura. Un principe della satira che si fa dare da un giornalista che lo ha criticato qualche migliaia di euro perché non accetta, a sua volta, una critica satirica. Un uomo libero che è soddisfatto da una sentenza che condanna la libertà di criticare. Un militante della sinistra che di fronte a problemi grandi, grandissimi e tragici come quelli sollevati dalla vicenda che ha coinvolto te e Peppino Caldarola, li risolve con qualche migliaia di euro che passano dalle tasche di uno a quello dell’altro.
Credimi tutto questo non giova a nessuno e non giova soprattutto a te che sembri così fiero quando rifiuti convenzioni e conformismi e ti mostri pronto ad attaccare i potenti. Vorrei darti un suggerimento di sinistra e di buon senso. Cancella tu quella sentenza, non nei libri del tribunale, ma nella tua testa. Non prendere quei soldi che hanno un gran brutto odore e continua tranquillamente a criticare e a farti criticare. Dai tu quel segnale di libertà che i tribunali non hanno saputo dare. In molti, a cominciare da me, credimi, ti apprezzerebbero.
(tratto da Il Foglio)
Oggi sull’Occidentale:
Nuove società con 1 euro di capitale. Ma il nodo resta trovare il credito
Quella grande ammucchiata (sulla cittadinanza) tra grillini, piddini e futuristi
Bossi usa l’armamentario anti-Cav. per difendere il fortino della Lega al Nord
Il Giorno della Memoria. Ecco l’antisemita di oggi
Gaudeamus Europa: la Merkel ha già fatto la riforma delle istituzioni europee
“You Cut”: dall’Occidentale un’iniziativa per far ripartire la politica (e dare qualche idea al Pdl)
“Se il Pdl non torna protagonista della politica rischia di cadere nell’oblio”
Salmond contro Cameron: “Nel 2014 referendum per divorziare da Londra”
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gianfranco fiore (@gianfrancofiore)
Gen 27, 2012 @ 20:37:23
http://www.loccidentale.it/node/113118
gianfranco fiore (@gianfrancofiore)
Gen 27, 2012 @ 20:40:08
Vauro Senesi vince su Peppino Caldarola che ha osato criticarlo,Carlo Vulpio invece no.Come mai?
gianfranco fiore (@gianfrancofiore)
Gen 31, 2012 @ 20:49:49
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/30/giudice-condanna-scrittore-pagare-250mila-euro-diffamazione-pensione/187710/ Ammazzatè che giudice che ch’ai!!!!!!
gianfranco fiore (@gianfrancofiore)
Gen 31, 2012 @ 21:01:17
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=90&id=43158
mimmo
Feb 04, 2012 @ 01:32:58
Interrogazione parlamentare dei Radicali sulle querele archiviate a Carlo Vulpio presentate contro Nichi Vendola e sulla nota vicenda della discarica a Grottelline sito Neolitico del Comune di Spinazzola (Bt)
Roma 31 gennaio 2012
ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. – Al Ministro della giustizia, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell’interno. – Per sapere – premesso che: il commissario straordinario per l’emergenza ambientale in Puglia e presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola aveva firmato nel 2006 un contratto, della durata di 17 anni, con le imprese Tradeco-Cogem per la realizzazione di due discariche a Spinazzola, tra un villaggio neolitico risalente a 7.000 anni fa, una sorgente di acqua minerale nella vicina Poggiorsini e una masseria fortificata che fu dei Templari;
un mese prima, per lo scandalo dell’inquinamento provocato dalla discarica di Canosa di Puglia, tredici persone della stessa Tradeco erano state arrestate con le accuse di associazione a delinquere e traffico illecito di rifiuti; il sito archeologico di Spinazzola, il cui nome è «Grottelline», venne segnalato per la prima volta alla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, e quindi al Ministero per i beni e le attività culturali, nel 1998. Ma soltanto nell’estate del 2005, dopo gli scavi condotti da Renata Grifoni Cremonesi, del dipartimento di scienze archeologiche dell’università di Pisa, è arrivata la consacrazione ufficiale che si tratta di un villaggio del Neolitico antico risalente a 7.000 anni fa, «con frequentazioni lungo tutto l’arco del Neolitico fino all’età del Rame (III millennio a.C.) e all’età del Bronzo (II millennio a.C.)». È insomma la testimonianza del più antico popolamento neolitico di Puglia, nelle cui grotte, oltre a «raffigurazioni e decorazioni architettoniche riconducibili ad ambienti di culto di età medioevale, sono incisi graffiti di età precristiana». E sorge a breve distanza dal Casale di Grottelline, «possedimento dei Templari documentato sin dal 1197»; si tratta di un’area che non è stata ancora vincolata, nonostante il soprintendente, Giuseppe Andreassi, con una lettera del novembre 2005 avesse annunciato «l’avvio dell’iter» ed il commissario prefettizio Mariannina Milano aveva chiesto alla Regione la revoca del contratto di autorizzazione delle discariche sulla base di documenti del comune di Spinazzola che definivano come «estremamente rilevante» l’importanza del sito archeologico; la vicenda viene trattata dal giornalista Carlo Vulpio in un suo articolo pubblicato dal Corriere della Sera dal titolo «Nel villaggio neolitico spuntano due discariche» del 7 luglio 2006 e quando, il giorno successivo, l’8 luglio 2006, sul litorale di Brindisi viene trovata una finta bomba con un messaggio di protesta per un depuratore non realizzato, il presidente della regione Vendola attribuisce la responsabilità morale dell’accaduto al giornalista Carlo Vulpio, il quale presenta un esposto alla procura generale di Bari archiviato dal procuratore capo, Emilio Marzano; l’alto magistrato chiede, e ottiene, l’archiviazione della querela presentata da Vulpio con la seguente motivazione: è pur vero che Vendola ha gravemente diffamato Vulpio, ma Vulpio lo ha provocato. Quasi che il legittimo diritto di critica e di cronaca garantito dalla Costituzione – in riferimento peraltro ad articoli di stampa mai oggetto di querela, smentita o rettifica – possa essere degradato a mera «provocazione»;
allo stesso modo, successivamente, sarà archiviata un’altra querela di Vulpio a Vendola, il quale aveva definito il giornalista – nel corso di un interrogatorio reso dallo stesso Vendola al pubblico ministero di Bari, Digeronimo, che ha avuto ampia diffusione mediatica – «noto diffamatore professionale». Secondo il procuratore aggiunto di Bari, Annamaria Tosto, Vendola poteva legittimamente esprimersi in tal modo poiché il giornalista aveva comunque subito molti procedimenti per diffamazione (pur non essendo mai stato condannato); della vicenda delle discariche di Spinazzola si sono occupati anche altri cronisti, come Cosimo Forina della Gazzetta del Mezzogiorno e Alessio Dipalo, direttore di Radio Regio Stereo, i quali per aver trattato questo e temi simili sono stati minacciati e picchiati selvaggiamente; lo stesso Carlo Vulpio, che ha trattato questa vicenda anche dai microfoni di Radio Regio Stereo di Alessio Dipalo, ha subito il 4 ottobre 2011 un furto alla sua auto che è stata ritrovata quindici giorni dopo completamente carbonizzata, senza che allo stato agli interroganti risultino avviate indagini per appurare se l’atto sia da considerarsi intimidatorio, in quanto legato – come denunciato da Vulpio ai magistrati di Bari – alla sua attività giornalistica, sia in relazione alla già narrata vicenda delle discariche sia in relazione alle sue denunce sugli scempi ambientali causati dall’installazione di migliaia di pale eoliche e «parchi» fotovoltaici in Puglia; la vicenda della discarica è per gli aspetti relativi all’ubicazione ancora oggetto di indagine da parte della procura della Repubblica di Trani, mentre per quanto riguarda i soggetti (amministrazione comunale di Altamura, Columella, e altre) che a vario titolo ne sono stati protagonisti è di competenza della direzione distrettuale antimafia di Bari, che indaga sulla «mala gestione» nella sanità regionale e sullo smaltimento di rifiuti sanitari ad Altamura – dove ricompaiono gli stessi soggetti di Grottelline e rispetto alla quale notizie di stampa del dicembre 2011 riferivano di un orientamento della procura verso l’archiviazione perché non sarebbero stati compiuti gli illeciti segnalati nelle informative dai carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico; come si legge in un articolo de «il Giornale» del 25 gennaio 2012, a firma di Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica, secondo un’annotazione della Guardia di finanza di gennaio 2011, l’ex pubblico ministero barese Pino Scelsi (già titolare dell’indagine sulle escort a palazzo Grazioli) sarebbe entrato in rotta di collisione con la pubblico ministero Desirée Digeronimo quando questa, nell’ambito delle indagini sulla sanità pugliese, si era imbattuta in 14 conversazioni tra l’allora assessore alla sanità e il suo entourage, con Michele Scelsi, medico e fratello del pubblico ministero barese. Fatto che, nonostante la Digeronimo abbia considerato quelle intercettazioni prive di rilievo penale, avrebbe portato Pino Scelsi a intercettare la collega nel 2009, dopo la lettera aperta che Vendola scrisse contro la stessa pubblico ministero per captarne «verosimilmente i commenti»; nell’articolo si legge inoltre che il pubblico ministero barese Scelsi, interrogando l’assessore della regione Puglia alla sanità Tommaso Fiore, «gli consentiva di ascoltare un’intercettazione ambientale che riguardava la Sanità, un aiuto replicato poco dopo, il 26 giugno, quando il pm «fuori dalla verbalizzazione», riassume all’assessore l’esito di un’altra intercettazione ambientale tra Tarantini, Lea Cosentino (all’epoca a capo della Asl Bari) ed Enrico Intini, «riferendogli che era in corso una perquisizione» a casa della Cosentino. Il 24 luglio, giorno del terzo interrogatorio di Fiore, questi «inviava a Scelsi (a seguito di suggerimento di quest’ultimo) una nota nella quale l’assessorato (…) richiedeva al pm di «poter conoscere circostanze ed elementi» utili a verifiche amministrative interne cosa che gli fu dal pm concessa -: se non ritenga il Ministro di promuovere iniziative ispettive presso la procura di Bari per l’esercizio dei poteri di competenza; per quale motivo non sia stata ancora vincolata l’area per la quale il soprintendente, Giuseppe Andreassi, nel novembre 2005 aveva avviato l’iter e se non si ritenga di provvedere urgentemente in tal senso; se e quali azioni si intendano promuovere a tutela dell’incolumità dei giornalisti che trattano la questione dei rifiuti sanitari, delle discariche (di Spinazzola e non solo) e della installazione di «parchi» eolici e fotovoltaici industriali.
(4-14699)
gianfranco fiore
Feb 07, 2012 @ 13:03:45
A pagima 34 della lettura di domenica 5 febbraio ho letto l’articolo di Carlo Vulpio su Saturnino Gatti e i suoi affreschi.Mi ha fatto molto piacere e mi auguro che possa a presto riscoprire altri tesori d’arte e altri autori.Perchè non scrive delle catacombe ebraiche di Venosa che occorrerrebbe mettere in sicurezza.
marostica
Feb 07, 2012 @ 23:29:19
Come mai, mi chiedo, ma la domanda è retorica, su una vicenda così grave ed emblematica tutti tacciono? Non basta nemmeno una interrogazione parlamentare firmata dalla intera “pattuglia” radicale (eletta nelle liste Pd… ah, già, ma quelli sono “i radicali”…) affinché si parli dello scandaloso cordone sanitario che protegge Vendola? E gli ex amici-alleati di Vulpio, ora tutti culo e camicia (e non c’è nessun doppio senso) con il fallimentare governatore pugliese, non hanno nulla da dire sulla libertà di informazione, sulla onestà intelletuale nel raccontare i fatti (i fatti!), sulla ipocrisia dei giornali che tacciono, e insomma sul come e il perché si possano fare apprezzabili carriere (e quattrini) “in nome” di valori validi solo per gli altri, mai per sé? Volgari e ridicoli. Falsi e bugiardi. Ma sono stati sgamati, la pacchia sta per finire anche per loro.
Fulvio
Feb 09, 2012 @ 12:29:04
@ marostica:
Succede come al suo Silvietto da Arcore, che andrà a Processo (è il quarto attualmente…) per rivelazione di segreto istruttorio sul Caso Unipol-Bnl il 16 marzo prossimo, al quale si aggiunge l’imminente iscrizione nel registro degli indagati per il “silenzio” di Tarantini (complice il latitante Lavitola) sul giro delle “animatrici” (escort) delle feste nelle sue abitazioni, da lui ottenuto col “regalo” di 500.000 euro?
Chi può essere più volgare e ridicolo di un vecchietto plurisettantenne che pensa di essere ancora uno “Stallone”?
Che sia finita la pacchia anche per lui?
Tanti Saluti.
Fulvio.
kulpe
Feb 09, 2012 @ 13:40:28
caro fulvio, devo dire che ultimamente ti vedo in tantino appannato. effettivamente l’uscita di scena di berlusconi ha fatto l’effetto del valium su tutto quello che era l’agonismo del confronto politico tra gli opposti schieramenti. a tal proposito ho scritto un articolo (forse è una parola troppo grossa, diciamo quattro righe và) sul mio blog, che condivido con mmyg, caro amico e collega, che ti invito caldamente a visitare e magari, perchè no, a lasciare un commento. le motivazioni che hanno ci hanno indotto a creare il blog sono spiegate all’interno di esso, è molto dilettantesco, abborracciato e forse (anzi sicuramente) un poco scarso, ma comunque ogni voce è bene accetta. ciao
Fulvio
Feb 11, 2012 @ 04:41:45
@ Kulpe
Carissimo!!! Ma qual buon vento!!!
Noto con curioso interesse che sul tuo Blog (che si chiama “Calcydros”… Se non lo sapessi da tempo, come avrei fatto a trovarlo se non me lo scrivi?) dopo il lungo silenzio da maggio/giugno 2011 ad oggi ti è scappata la “manina”, ed ora sei diventato addirittura ridondante di Post… Bene! Darò un’occhiata con estrema attenzione a tutto.
Comunque sia, anche se ho notato che vai a braccetto col tuo “Caro” Renzo C. (“l’emergente Blogger” del “Pacco Quotidiano”, che si è “fregato” alcuni commentatori di questo Blog) e la cosa mi lascia un pò così, sono contento di rivedere un tuo post qui da Vulpio.
Che vuoi farci?
Sarò un “affezionato” di Vulpio, ma qui mi sento a Casa, pur con tutte le contraddizioni…
Sarò pure “un tantino appannato”, ma dopo la defenestrazione del Ducetto di Arcore, di argomenti “Politici” tanto cari a LUI non se n’è più potuto parlare: la “Patonza che deve girare”, le “Cene Galanti” con le “Olgettine”, le varie “Corruzioni”, non ultima proprio quella di Tarantini/Lavitola, la “Crisi inesistente perchè i Ristoranti sono tutti pieni”, il progredire del “Nuovo Miracolo Italiano” ecc…
Mario Monti non è alla sua “Altezza” (in tutti i Sensi…), quindi ora si parla di Crisi (adesso la ammette anche Silvio…Boh, tutta all’improvviso, sta “Crisi”? Prima neanche un pò?), di lavoratori dipendenti che andranno al lavoro col catatere, o in alternativa col pannolone, dato il traguardo “sempre più vicino” della Pensione…
Si è tornati a tentare di “aggiungere” Diritti a Tutti togliendo l’Art. 18… Bè, ma cosa potevamo aspettarci da un Governo di Banchieri?
Che facesse meglio di un Governo di Bugiardi e Corrotti, come quello di Silvio?
Forse quello di Silvio stava con gli “Ultimi”, grazie alla creazione della rientrante “Social Card”, piuttosto che con gli Evasori Fiscali?
Se non altro, un minimo di “giro di vite” lo si vede applicato anche a certi prototipi di “Furbastri”, che finora chissa perchè non li aveva mai beccati nessuno…
Mah, Speranze sempre poche per i “Poveracci”, anche e soprattutto perchè il PD ha finalmente rotto gli indugi: ora si è autocertificato come “Portaborse” del PDL… Complimenti! Avanti così, che va bene!
Ciaociao. Alla prossima.
Fulvio.
kulpe
Feb 11, 2012 @ 13:22:36
carissimo fulvio, l’apparire “appannato” è una cosa che colpisce un po’ tutti, lo stesso blog di carlo vulpio ne è la conferma. dopo “l’orgia mediatica” a cui ci si era abituati in epoca berlusconiana, oggi siamo in regime di “austerity mediatica” anche perchè monti è sostenuto da tutti coloro che contano e che quindi non hanno interesse a fare “caciara mediatica”. e per fortuna che “schettino c’è” altrimenti di che si parlerebbe 😉
il mio blog nasce dall’esigenza di recuperare quel che resta della vecchia community di excite.it, per questo ha avuto una impennata verticale negli ultimi giorni, da quando cioè quel forum è andato a p….e. ma l’arrivo di nuovi amici è sempre molto ma molto gradito. rimango ovviamente “fedele” anche al blog di vulpio che consulto sempre in attesa di nuove notizie/commenti.
trovo il blog di renzo fatto bene, molto particolare e vedo che cresce come utenti commentatori, per questo ogni tanto scrivo qualcosa, anche se in argomento “fatto quotidiano” non sono così esperto, lo consulto come consulto una decina tra quotidiani on line e blog vari e spesso, soprattutto ultimamente, quando cioè l’uscita di scena del cavaliere ha spiazzato loro per primi, noto delle stupidate clamorose come l’ultimo tirmentone del “mordkomplott”. ciao e vediamo di leggerci più spesso
http://calcydros.wordpress.com/
kulpe
Feb 11, 2012 @ 18:35:13
caro fulvio, l’appannamento mi sembra generale, il blog di carlo vulpio ne è un esempio. anche il fatto quotidiano segna il passo, la notizia del complotto al papa, che in altri tempi sarebbe stata liquidata come una bufala, domina da 3 giorni la prima pagina del quotidiano. dopo l’overdose meditica ai tempi di berlusconi, oggi siamo in piena austerity mediatica, monti non tira e poi è sostenuto da tutti coloro che “contano” e che non hanno interesse a scatenare polemiche e polveroni.
il mio blog era nato in previsione del collasso del forum sul quale partecipavo abbastanza attivamente, excite.it, all’inizio era solo una prova ma ora che quel forum è definitivamente collassato stiamo cercando di recuperare in parte quella comunity. ovviamente l’arrivo di nuovi amici non può farci che piacere. naturalmente continuerò a seguire attivamente vulpio e a leggere nuovi articoli e nuovi commenti. ciao e sentiamoci.
http://calcydros.wordpress.com/
gianfranco fiore
Feb 09, 2012 @ 14:45:45
Fulvio anche per te l’antiberlusconismo è il solo modo di fare politica?Almeno consiglia qualcosa da fare a Monti di positivo così perlomeno apriremo un dibattito nuovo e forse Vulpio dirà la sua.Saluti a tutti.
Fulvio
Feb 11, 2012 @ 04:52:15
@ gianfranco fiore
L’unica cosa positiva che Mario Monti potrebbe fare, a mio parere, sarebbe di rassegnare le dimissioni, e permettere ai Cittadini Italiani di tentare di esprimere attraverso regolari Elezioni, con una nuova Legge Elettorale degna di tale nome, la propria Indipendenza dalle Lobby Affaristico/Finanziarie che si stanno impadronendo di mezzo Mondo…
Anche questo è “antiberlusconismo”?
In quanto a Vulpio, ormai qui a casa sua non è altro che un latitante a sua volta… A che pro aprire un nuovo dibattito, se mai interviene?
Cordiali Saluti.
Fulvio
gianfranco fiore
Feb 12, 2012 @ 18:45:09
No ma Mario Monti è già nella storia e farà di tutto per dimostrarsi duro e forte del consenso del capo dello stato e andrà avanti.Mi auguro che Vulpio esca fuori.Saluti a tutti.
Matera. Vulpio e Piccenna: Siamo solo cronisti, non ci associamo per delinquere | Ossigeno Informazione
Lug 22, 2012 @ 12:01:26