Marco Pannella: “Settori dello Stato, in Lucania, costituiscono una vera e propria associazione per delinquere.”
Inedito e senza precedenti ciò che è accaduto qualche giorno fa in un’aula di giustizia di Catanzaro. Ma nessuno ne parla, sia a destra sia a sinistra. Né sui giornali di destra, né su quelli di sinistra. E naturalmente nemmeno in tv. Forse perché non è più “soltanto” cronaca giudiziaria, ma un fatto politico enorme, che richiede, se non una interpretazione, almeno un ragionamento politico di livello adeguato.
Si è discusso, in quell’aula di “giustizia” di Catanzaro, del processo “Marinagri”, il mega villaggio turistico progettato e in parte costruito nella foce del fiume Agri, sulla costa jonica lucana. Un’operazione da 200 milioni di euro con un contributo pubblico di 26 milioni (fondi europei).
Su questa vicenda, come su altre non meno importanti e clamorose, indagò il pm de Magistris. Questa inchiesta, come le altre, è stata ereditata da altri pm. E, come le altre, è stata “spacchettata” in decine e centinaia di nuovi e diversi fascicoli, non certo per renderla più acuminata e più efficace.
Ma per “Marinagri”, sebbene considerato fuorilegge dalla Corte di Cassazione, è accaduto qualcosa di più, come potete leggere in quest’articolo (Marinagri, la beffa del Dr. Cianfarini e “quella sporca dozzina”).
Come “Tutto il calcio minuto per minuto”, al palazzo di giustizia di Catanzaro è andato in onda “Tutta la giustizia minuto per minuto”.
Nella strana partita di Catanzaro, un pm, che si chiama Capomolla, chiede il rinvio a giudizio degli imputati di Marinagri. Gli imputati si smarcano e chiedono il rito abbreviato. Il gup, che si chiama Reillo, concede il rito abbreviato nel giro di un’ora. Ma ecco che proprio in quel momento il pm Capomolla abbandona il campo e viene sostituto da un altro pm, che si chiama Cianfarini. Questo Cianfarini sbuca dalla panchina all’improvviso e fa il suo ingresso in campo senza nemmeno riscaldarsi. Ciononostante, non perde tempo ed entra subito nel cuore della gara, chiedendo il proscioglimento di tutti gli imputati, richiesta che il gup immantinente accoglie.
Ogni commento, come si dice, è superfluo. Facciamo nostre le parole, le critiche e gli interrogativi mossi, sull’intero “affaire” lucano, da Marco Pannella nel video che vedete all’inizio di questo intervento. E vi proponiamo, per completezza, anche le considerazioni svolte in quest’altro articolo (de Magistris: Toghe Lucane con la “d” minuscola?).
Tutto questo per fare una domanda molto semplice: perché de Magistris non parla di queste cose? Perché dobbiamo sperare che a cercare la verità debbano essere i magistrati di Salerno, da soli?
L’ex pm de Magistris dovrebbe parlarne, crediamo, non certo per amor proprio, ma perché quelle “sue” inchieste non erano solo sue, ma erano di tutti, specialmente di quelle migliaia di persone per bene che a quelle inchieste hanno guardato nutrendo una grande speranza di giustizia.
Da questa domanda, ne scaturisce un’altra.
Perché de Magistris, che pure è ormai un ex magistrato e un politico a tutto tondo, non affronta uno dei “nodi” più delicati della vita politica italiana, e cioè il nodo della magistratura, e di quella “per male” in particolare?
Se lo ha fatto e lo fa Clementina Forleo (e come lei anche altri, bisogna dire), che pur essendo ancora un magistrato, e per questo più “costretta” dal ruolo che ricopre, perché de Magistris – che ora ha le mani libere – non lo fa più?
Cosa è cambiato, da quando queste cose de Magistris le diceva da pm aggredito e condannato dalla propria corporazione e dal Csm?
L’allora pm de Magistris formulò un’ipotesi accusatoria precisa: l’asse delle tangenti e l’assalto ai soldi pubblici che coinvolge tutti trasversalmente – scrisse -, in Calabria e in Basilicata viaggia preferibilmente sul binario Udc-Ds.
Proprio quell’Udc e proprio quei Ds (cioè il Pd) che sono i principali aspiranti azionisti dell’ammucchiata denominata “Santa Alleanza” in funzione anti-Berlusconi (al quale nulla ci accomuna e del quale nulla condividiamo, ma per il quale sentiamo di esprimere solidarietà senza riserve per l’aggressione subìta in piazza Duomo a Milano).
La domanda che stiamo per porre è cattiva, certo, ma solo una risposta chiara – con nomi, cognomi e indirizzi – avrebbe il diritto e il potere di neutralizzarla (della qual cosa saremmo felici). E la domanda è la seguente: lasciando in pace, anche sul piano giudiziario, gli aspiranti azionisti di riferimento di questa sorta di nuova sacra corona, è possibile che un domani – ritenuto prossimo, o che si cerca di approssimare in ogni modo – quegli stessi aspiranti azionisti usino la propria “golden share” per sostenere un nuovo governo, ma soprattutto un nuovo ministro o un nuovo premier (che non è Di Pietro)?
NANDO
Dic 14, 2009 @ 22:39:11
PERCHE’ DE MAGISTRIS NON PARLA!!!!!!!!!!! MA PERCHE’ FINORA HA DETTO QUALCOSA DELLA VICENDA DI CARLO VULPIO EPURATO DALLA CAMPAGNA ELETTORALE ALLE EUROPEE??HA DETTO QUALCOSA DI UN GIORNALISTA CON LE PALLE(QUELLE VERE!! NON COME QUELLE DI BERLUSCONI)CHE HA SCRITTO IL LIBRO “ROBA NOSTRA” IN CUI SI PARLA E SI DICE,E SI FANNO NOMI E COGNOMI PROPRIO IN RIFERIMENTO ALLE INCHIESTE CHE LUI PORTAVA AVANTI??MA COME E’ POSSIBILE CHE UNA VOLTA ARRIVATO AL PARLAMENTO EUROPEO NON ABBIA SPESO DUE SOLE PAROLE,CHE AVREBBERO AVUTO UN PESO ENORME,PER DIRE QUANTOMENO …..GRAZIE VULPIO!!!DOVE SEI SIG.DE MAGISTRIS???QUANTO SILENZIO ASSORDANTE!!!!!PERCHE’ DE MAGISTRIS NON PARLA??????????
Bubba
Dic 15, 2009 @ 15:18:17
Caro Vulpio,
e a questo il caro De Magistris ha mai risposto? Come mai?:
“[…] l’on. de Magistris – lungi dall’immagine accreditata di Magistrato scomodo per il potere corrotto – da Pm catanzarese ha interferito in processi che altra autorità giudiziaria (Catania) da anni stava svolgendo, a carico di soggetti e magistrati poi condannati per mafia, indagando chi nell’altra sede aveva denunziato, con ipotesi accusatorie così inconsistenti e velleitarie che in breve hanno condotto a totale archiviazione, proscioglimenti e assoluzioni. Non ha esitato, sempre nello stesso procedimento, a mettere il bavaglio alla stampa che del processo catanese dava notizia, ottenendo anche – fatto per quanto mi consta unico in Italia – il sequestro di un giornale e richiedendo la custodia in carcere per chi dava pubblicità con interviste o facendo pubblicare i verbali delle pubbliche udienze, anche su quel giornale, del processo presso il Tribunale di Catania a carico di notabili, tutti poi condannati. E’ anche facile documentare che su tali poco edificanti vicende l’ex PM ha ricevuto “speciali impunità”. Con quale coerenza e credibilità oggi, da parlamentare, Luigi de Magistris parla di libertà di informazione e di indipendenza della magistratura? Certo, come lei dice, abbiamo un Ministro dell’Interno condannato per lesioni ad un agente della Polizia di Stato, ma non potrà non convenire che, coerentemente, affidare l’interlocuzione sui temi della libertà di stampa o sull’indipendenza della magistratura al dottor de Magistris è come affidare l’ospedale Bambin Gesù di Roma o il Gaslini di Genova ad Erode! Anche altri soggetti, che operano nel settore della giustizia o gente comune, certamente sono a conoscenza di queste condotte, poco compatibili con l’immagine di “volti nuovi e puliti” che è stata attribuita mediaticamente all’on. Alfano ed all’on. de Magistris. Costoro che sanno, tuttavia, scelgono di stare in silenzio forse perché pensano che sia inutile o peggio rischioso esporsi, criticando chi è supportato da così ampio e incondizionato consenso, unificato sotto il vessillo della lotta alla mafia. Io, all’opposto, ritengo che non sia giusto tacere e sia doveroso denunziare, anche se poco o forse nulla cambierà. […]
AVV. UGO COLONNA
Messina, 22 luglio 2009”
link: http://www.chiarelettere.gruppi.ilcannocchiale.it/?t=post&pid=2307794
Cosa dice, caro Vulpio?
Gianni Fiorani
Dic 16, 2009 @ 10:33:18
Mi scuso se vado fuori tema, ma devo porre un quesito al quale non so dare risposta.
Un ministro dell’interno che nega la scorta ad un magistrato sottoposto a continue intimidazioni a causa delle indagini che sta svolgendo è responsabile giuridicamente della sua incolumità?
Confido in una risposta. grazie.
anonim
Dic 16, 2009 @ 16:56:11
caro Carlo..quanto vorrei raccontarti una cosa ma sul blog non posso..se ti arriva la mia mail contattami..ciao.
Luigi de Magistris
Dic 16, 2009 @ 22:55:57
Mi dispiace dover costatare, ancora una volta, che Carlo Vulpio, del quale avevo apprezzato coraggio e libertà di pensiero, dopo la mancata elezione al Parlamento Europeo si sia inserito nella scia della cattiva informazione ed anche della polemica sterile.
Mi dispiace che Vulpio – che pure è giornalista che abbiamo imparato a stimare ed apprezzare e del quale, nonostante il suo livore, ci manca la capacità di analisi e di scrivere controcorrente – non abbia prestato attenzione alla mia azione politica, cadendo in plateali errori, non documentandosi prima di scrivere argomentazioni così prive di fondamento.
In questi mesi, reiterate volte, nei dibattiti pubblici, in rete, in televisione, nei giornali, in radio, al Parlamento Europeo, nelle sedi politiche ed istituzionali, ho posto, con fermezza, il tema degli intrecci perversi tra parte della magistratura ed i poteri, affrontando anche la degenerazione delle correnti ed il ruolo opaco di questo CSM in talune vicende e le condotte immorali ed illegali di certi magistrati. Posso capire che a Vulpio, adesso, non interessi più la mia azione politica, avrei gradito, però, che prima di discettare si fosse informato.
Peccato, avremmo evitato una polemica inutile, sgradevole, nociva, anche perché l’avversario dovrebbe essere comune, ma evidentemente non é così.
Ho anche contribuito a scrivere il programma per la giustizia per IDV per il convegno programmatico di Vasto in cui si affronta, in modo assolutamente innovativo e nella direzione anche da lui credo auspicata, il tema dell´indipendenza interna della magistratura. Ho imparato ad apprezzare, negli anni, i giornalisti che non praticano la scomparsa dei fatti, ma li raccontano e lo fanno in modo autonomo ed indipendente ed anche, se possibile, senza rancore. Prima ancora del pluralismo dell’informazione viene l’indipendenza della stessa. I racconti dei fatti nella loro oggettività.
Riguardo Toghe Lucane la lectio moralis di Vulpio cade, ancora una volta, nel vuoto, disperdendosi in un cattivo modo di raccontare le notizie.
Per il lavoro che ho svolto in Calabria ed in Campania – ed anche per l’inchiesta cd. Toghe Lucane – ho pagato il prezzo più alto che si possa ipotizzare – dopo la perdita della vita -, ossia quello di essere costretto a lasciare il lavoro che ho espletato umilmente e credo in modo degno esclusivamente facendo il mio dovere quale servitore dello Stato.
Sono riuscito a condurre, tra mille ostacoli, le inchieste sino alla fine – prima che me le scippassero – ed ho testimoniato, ritengo con coraggio non comune, presso l’autorità giudiziaria di Salerno tutte le interferenze che ho subito ed i reati commessi ai miei danni. Per aver svolto quelle inchieste, sono stato accusato e denunciato, ho subito procedimenti penali e disciplinari.
Non ho certo rinunciato alla lotta per la verità, anzi la sto portando avanti con grande forza senza perdermi in cervellotiche ricostruzioni auto-celebrative alla ricerca di un pò di ribalta, ma adesso la verità e la giustizia le cerco in modo diverso e, contrariamente a quello che pensa Vulpio, numerose sono le iniziative pubbliche e istituzionali che ho intrapreso in questi giorni con riferimento alle inchieste Poseidone, Why Not e Toghe Lucane.
Vorrei ricordare a Vulpio che pure, nel passato, si è occupato di conflitti di interessi, che bisogna avere anche un serio profilo istituzionale ed una maturità politica apprezzabile per raggiungere i risultati, tenuto anche conto che sono stato titolare di quei procedimenti e, quindi, parte in qualche modo “interessata”. Devo tener presente, nel mio agire politico, che di quella inchiesta sono stato il titolare, che per quella inchiesta sono persona offesa e che per quella indagine sono stato anche indagato.
Tranquillizzo, infine, Vulpio che la lotta per i diritti e per la verità su Toghe Lucane e non solo la perseguo sino in fondo – contrariamente ad altri che si limitano a predicare con le chiacchiere – con efficacia e determinazione e nella speranza di raggiungere obiettivi importanti.
Luigi de Magistris
NANDO
Dic 17, 2009 @ 11:48:19
GENTILMENTE,SIG. DE MAGISTRIS,(IO SONO FRA QUELLI CHE SI E’INDIGNATO PER GLI ATTACCHI VERGOGNOSI CHE LEI HA SUBITO),MI VUOL RICORDARE O FAR NOTARE IN QUALE OCCASIONE PUBBLICA LEI HA FATTO IL NOME DI CARLO VULPIO,VISTO CHE HA DETTO CHE DI VULPIO HA SEMPRE APPREZZATO CORAGGIO E LIBERTA’ DI PENSIERO???LE HO SCRITTO ANCHE UN PAIO DI MAIL IN CUI LE HO CHIESTO PERCHE’ SE “CORREVATE” INSIEME AL PARLAMENTO EUROPEO,IN UN PERCORSO DI GIUSTIZIA,LEGALITA’,VERITA’,LIBERTA’ D’INFORMAZIONE …. POI A UN CERTO PUNTO,VULPIO VIENE “SGAMBETTATO” E NE’ LEI NE’ SONIA ALFANO MI RISULTA VI SIATE PRODIGATI PER,COME DIRE,DARE UNA MANO A VULPIO A RIALZARSI,PERCHE’???VULPIO SI E’ RIALZATO DA SOLO ED E’ ANDATO AVANTI “DA SOLO”DIMOSTRANDO “CORAGGIO E LIBERTA’ DI PENSIERO”.COME GIUDICARE IL SUO COMPORTAMENTO E QUELLO DELLA ALFANO IN MERITO A QUESTI FATTI???LE RIPETO,CHE CIO’ CHE LEI HA SUBITO E’ STATO PER ME,COME PER TUTTI COLORO CHE HANNO SEGUITO LA SUA VICENDA,MOTIVO DI INDIGNAZIONE PROFONDA.LE RIPETO LA MIA SEMPLICE DOMANDA,PERCHE’ NON HA PROFERITO PAROLA,UNA VOLTA ELETTO, SU CIO’ CHE E’ ACCADUTO A VULPIO DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE???PERCHE’ NON RICORDARE A TUTTI CHE,VULPIO LE E’ STATO ACCANTO NEI MOMENTI PIU’ DIFFICILI,SCRIVENDO E RACCONTANDO I FATTI???IO HO LETTO “ROBA NOSTRA” DI VULPIO,LEI SICURAMENTE PURE,E ALLORA???VORREI POTER CAPIRE PERCHE’??? E ANCORA PERCHE’ DEL SUO SILENZIO???GRAZIE!!
NANDO
Dic 17, 2009 @ 12:09:57
OVVIAMENTE,UNA RISPOSTA E’ DOVEROSA,SIA DA PARTE DI DE MAGISTRIS,CHE DI VULPIO,…..CHISSA’ FORSE TUTTI CAPIREMO MEGLIO.UNA NON RISPOSTA SAREBBE VERAMENTE SCONFORTANTE E DEPRIMENTE VISTO IL PERIODO DI ASSENZA DI VERITA’ CHE STIAMO VIVENDO NEL NOSTRO PAESE.C’E’ ASSOLUTAMENTE BISOGNO DI CHIAREZZA COME L’OSSIGENO PER CONTINUARE A VIVERE E A SPERARE CHE IN QUESTO PAESE CI SIANO ANCORA PERSONE ONESTE IN CUI NOI GIOVANI POSSIAMO CONFIDARE
Alessandro Falcone
Dic 16, 2009 @ 23:59:47
Ottima risposta. Null’altro da aggiungere.
rhyno matera
Dic 17, 2009 @ 00:13:30
sono sicuro che l’operato del dott de magistris sia sempre coerente con le sue posizioni e che non si possa criticarlo per quanto ha fatto fino ad ora. per quanto riguarda carlo vulpio lo inviterei ad astenersi dall’infierire nei confronti del dott de magistris il quale a mio avviso sta operando nel bene della collettivita’. voglio solo sperare che le critiche fatte da vulpio non siano strtascichi rancorosi per la non elezione della quale mi dispiaccio essendo stato un suo elettore
gionata
Dic 17, 2009 @ 02:18:41
La polemica tra Vulpio da una parte e De Magistris-Sonia Alfano- Di Pietro dall’altra, è iniziata gia durante la campagna elettorale per le elezioni europee, Vulpio ha dichiarato di essere stato oscurato dai siti dell’IdV e di Beppe Grillo e poi di essere praticamente stato fatto fuori dall’elezione al Parlamento Europeo….
Io non so da che parte stia la verità, ma consiglierei a queste persone di sedersi intorno ad un tavolo a discutere e chiarirsi…La NUOVA RESISTENZA come la chiama Salvatore Borsellino ( amico sia di Carlo che di Luigi) non può permettersi divisioni!!!
CRISTIAN
Dic 18, 2009 @ 01:11:48
PAROLE SANTE..
valedimu
Dic 17, 2009 @ 11:52:26
Mi sembra che:
-Carlo abbia ragione nel denunciare – e anche nel provocare una risposta di De Magistris – sulla conclusione, che appare vergognosa, del caso Marinagri e di Toghe Lucane;
-De Magistris abbia d’altro canto ragione quando dice che bisogna avere un serio profilo istituzionale ed una maturità politica apprezzabile per raggiungere i risultati;
-De Magistris abbia torto quando dice che Carlo si disperde in ‘un cattivo modo di raccontare le notizie’: Carlo dà notizie.
Quanto è successo dopo le elezioni europee per l’assegnazione dei seggi di IDV non è stato trsparente e ha penalizzato Vulpio. D’altro canto credo e spero che De Magistris stia perseguendo, con altri metodi, lo scopo che è anche quello di Vulpio.
Quello che vorrei sottolineare qui è che non è detto che, da un punto di vista politico, il metodo Vulpio sia più efficace del metodo De Magistris. Naturalmente però è molto importante non abbassare la guardia, e Carlo è prezioso proprio per questo.
Questo il mio pensiero, probabilmente imperfetto!
Ciao Carlo, a presto
Valeria
annalaura
Dic 17, 2009 @ 16:48:22
Vulpio non si è inserito ora nella scia della cattiva informazione;già quando ha scritto Roba Nostra era disinformato sulla realtà lucana;nel libro ha raccontato notizie note da tempo,non i veri misteri lucani che sono ben altri.Ha mai cercato di capire,ad es., la vera storia di Marinagri,da dove inizia,come mai il “patron” risuscita sempre come l’araba fenice? e questo improvviso dissequestro? e ci sarebbe tanto ancora da dire sui personaggi inquisiti da Woodckok.
alba
Dic 17, 2009 @ 16:55:15
a Gionata:Borsellino non sa nulla della Basilicata,parla solo de relato.
gionata
Dic 19, 2009 @ 02:02:17
alba: Borsellino è amico di entrambi, e dovrebbe dunque, cercare di mettere un po di quiete tra i due…Poi che non sappia nulla della Basilicata non puoi dirlo…
Il triangolo maledetto delle Bermuda/2 « Il Blog di Carlo Vulpio
Dic 21, 2009 @ 12:31:21
angelo storari
Dic 24, 2009 @ 11:15:45
Grillo ha preso un granchio, l’ho sempre detto, De Magistris è una grossa delusione, un flop.
Mi pare che la Alfano non sia molto meglio…
Mila
Gen 20, 2010 @ 00:34:11
Forse non ho capito bene, ma quanto scritto da Vulpio nell’ultimo capoverso, non è solo “cattivo”, è insultante. Si insinua che De Magistris non si vuole pronunciare in vista di un appoggio dell’UDC-Ds (coinvolti nell’affare sporco lucano), per “fare carriera”……..Spero di aver capito male.
bamboccioni alla riscossa » Blog Archive » Guest post: Quel maledetto dopiopesismo
Mar 02, 2010 @ 18:34:53
Quel maledetto doppiopesismo -
Mar 03, 2010 @ 09:55:19
giuseppe tommasino
Apr 10, 2011 @ 15:58:07
ad di là di ogni polemica politica che riscuote il mio massimo disinteresse, come cittadino e contribuente constato le sonore stroncature che le citate indagini condotte da de magistris hanno subito ad opera di magistrati che godono di ottima fama di equilibrio ed indipendenza. è sorta una associazione denominata “vittime di de magistris”, fatto unico nelle storia della magistratura. quanto sono costate quelle indagini? e non solo in termini economici!